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CREDITO   COOPERATIVO

FISAC/CGIL
FEDERAZIONE NAZIONALE

Testo integrale della nota prot. nr.1889/00 diramata dalla
Commissione Amministratrice del
Fondo Pensione Nazionale
per il personale della Banche di Credito Cooperativo, Casse Rurali ed Artigiane

 

La Commissione Amministratrice del Fondo nell'ultima seduta del 5 ottobre ha preso in esame la circolare del Sinadi datata 20.09.2000, inviata ai propri iscritti, e divulgata a tutti gli aderenti al Fondo Pensione Nazionale.

In tale documento, si vuol tentare di dare del Fondo un'immagine del tutto distorta e priva di ogni fondamento, ingenerando tra gli iscritti allarmismi ingiustificati.

La Commissione Amministratrice del Fondo, al solo ed esclusivo scopo di rassicurare gli iscritti (con i quali peraltro ha sempre avuto un rapporto trasparente circa la correttezza del proprio operato), intende con la presente ricondurre i fatti nella loro reale dimensione. Nel respingere con fermezza quanto affermato nel documento in esame e riservandosi approfondimenti ed eventuali azioni in altre sedi, viene precisato quanto segue:

1., La norma relativa alla perdita dei requisiti di iscrizione è stata sottoscritta da tutte le parti istitutive (per Statuto le modifiche, ad eccezione di quelle previste dal 3° co. dell'art. 3 dello Statuto, devono essere apportate solo con accordi collettivi nazionali, quindi con l'adesione di tutte le parti compreso anche il Sinadi) ed è stata approvata dalla Commissione di Vigilanza sui Fondi Pensione e quindi efficace. Come risulta dal tenore della norma, la finalità della modifica (si ripete apportata da tutte le parti istitutive) è stata quella di consentire il mantenimento dell'iscrizione al Fondo ai dipendenti delle aziende che dovessero recedere dall'adesione alla Federcasse, richiedendo alle predette aziende il pagamento dì una maggiorazione dei contributi, che essendo destinati alle spese di gestione, sono a vantaggio di tutti gli iscritti.

2. Il trasferimento della posizione previdenziale individuale (tutelato dalla legge e dallo Statuto) non va confuso (strumentalmente) con la posizione assunta da una Bcc in ordine ai trasferimenti. Il caso riguarda appunto l'adesione collettiva da parte di dipendenti di una Bcc ad un Fondo Pensione aperto a seguito di un accordo raggiunto con alcuni rappresentanti dei lavoratori.

Per gli opportuni provvedimenti, la vicenda citata è stata portata all'esame della Commissione di Vigilanza,. che a tutt'oggi non ha fatto ancora conoscere il proprio parere. Preso atto di ciò, la Commissione Amministratrice del Fondo ha deliberato che detti trasferimenti potranno essere effettuati previa riproposizione individuale della domanda. Peraltro, le richieste individuali pervenute a questo Fondo, che sono risultate conformi alla norma di Statuto, sono state tutte evase e sono documentabili.

3. In relazione a quanto detto circa la banca depositaria,. va precisato che l'art. 6 bis del D.Lgs. 124/93 non si applica ai "vecchi fondi" cioè ai fondi istituiti alla data del 15 novembre 1992 (quale è quello delle Bcc -Cra), per i quali è, invece, previsto solo un obbligo di adeguamento alla nuova normativa da realizzarsi nel termine di dieci anni dalla data di entrata in vigore del D.Lgs 124 (quindi entro il 28 aprile 2003).

4. Circa la delibera presa dalla Commissione Amministratrice in ordine alla sottoscrizione di quote di Securfondo, ribadiamo quanto già dichiarato nel giudizio pendente presso il Tribunale di Roma, e cioè che l'investimento proposto e deliberato all'unanimità nella seduta dell'11 novembre '99 è stato rinviato alla successiva riunione per la determinazione del quantum. Difatti nella seduta del 22 novembre si è deliberato sull'entità (esattamente 30 miliardi) col voto favorevole di sei consiglieri, uno contrario e due astenuti. Diversamente da quanto affermato dal Sinadi, il voto contrario non è stato espresso dal rappresentante di questo Sindacato.

5. In ordine all'operazione di Securfondo, si precisa che si è trattato della sottoscrizione di quote di fondo immobiliare e non già di acquisto diretto di immobili. Tali quote saranno pertanto gestite contabilmente alla stregua degli altri prodotti finanziari. E' prossima la quotazione sul mercato e ciò consentirà la negoziazione del titolo. Il valore della quota al 30.06.2000 è stato pari a 2566,03 (euro) rispetto al valore nominale di collocamento pari a 2500 (euro).

6. Per quanto riguarda gli utili di bilancio che vengono liquidati, a coloro che hanno risolto il rapporto di lavoro, con ritardo rispetto al termine di approvazione del rendiconto, la Commissione Amministratrice ha preso atto di tali disguidi, intervenendo presso la Società di servizi che cura gli aspetti operativi del Fondo.

7. Il regime di prorogatio in cui hanno operato gli Organi amministrativi e quelli di controllo del Fondo, è stato stabilito con specifici accordi intervenuti tra le fonti istitutive (Sinadi compreso). Per altro la data per cui dovevano essere tenute le elezioni della Commissione Amministratrice è stata deliberata dall'apposito Comitato Elettorale Centrale all'interno del quale era rappresentato anche il Sinadi. Infine per quanto attiene il sistema elettorale, si ribadisce che le variazioni statutarie acquistano efficacia solo dopo l'approvazione della Commissione di Vigilanza. Pertanto le elezioni si dovevano e sono state tenute con le regole in quel momento vigenti.

8. Per gli ultimi due argomenti, è sufficiente far notare che i pensionati del Fondo, quelli cioè che attualmente percepiscono la rendita finanziaria (non attuariale) sono 25 e rappresentano solo lo 0,12% dell'intera popolazione del Fondo costituita da circa 20.000 iscritti. Per le anticipazioni, infine, la Commissione Amministratrice ha già provveduto ad adeguare la norma statutaria alle disposizioni di legge ed ha trasmesso il nuovo testo alla Commissione di Vigilanza per l'approvazione, necessaria per rendere la norma efficace.

9. La redditività del Fondo, considerata la componente esclusivamente obbligazionaria del portafoglio, è stata superiore a quella di mercato che ha dato un risultato pari allo 0,3%. Una serie di iniziative, inoltre, sono state intraprese con il Gestore per poter offrire agli iscritti profili di rischio/rendimento differenziati per rispondere maggiormente alle scelte individuali.

La Commissione Amministratrice del Fondo, ritenendo di aver data una giusta e corretta informazione sui fatti verificatisi, invita tutte le Aziende, gli Enti in indirizzo e gli iscritti al Fondo perchè la presente possa avere la più ampia diffusione e consentire ad ognuno di trarre le dovute conclusioni.

Nel rimanere, come sempre, a disposizione per ogni ulteriore chiarimento, si inviano cordiali saluti.

Roma, 3 novembre 2000

La Commissione Amministratrice - Il Presidente f.to FABBRI


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