Diritti umani a Cuba
Epifani scrive a Castro

Il segretario generale della Cgil, Guglielmo Epifani, ha scritto una lettera al Presidente della Repubblica Cubana Fidel Castro per chiedere la liberazione immediata dei giornalisti, dirigenti sindacali ed attivisti politici, arrestati nelle ultime settimane.
Si tratta - è scritto nella lettera "di evidenti violazioni dei diritti umani, in particolare del diritto di associarsi e di manifestare liberamente. La Cgil, reiterando la sua forte condanna all'embargo americano, considera che ciò non può rappresentare una giustificazione per l'escalation di repressione contro cittadini cubani che intendono promuovere cambiamenti democratici, in modi del tutto pacifici. La Cgil- conclude la lettera - chiede la liberazione immediata di tutte le persone detenute e di garantire la libertà di espressione a tutti i settori di opposizione, come avviene in tutti i Paesi democratici".

Il testo della lettera

Signor Presidente
La CGIL che rappresenta più di cinque milioni di lavoratori/trici è stata informata della condanna dai 6 ai 28 anni di 75 cubani, attivisti dei diritti umani, giornalisti e dirigenti sindacali indipendenti, avvenuta durante le ultime settimane.
Questi fatti rappresentano una evidente violazione dei diritti umani di questi cittadini, in particolare del diritto alla libertà di espressione e di associazione.
La CGIL considera che la violazione di questi diritti sia motivo di grave disturbo per la società dei popoli nel suo insieme.
La CGIL mentre ritorna a condannare l'embargo USA considera che quest'ultimo non può rappresentare una giustificazione alla scalata repressiva contro quei settori che all'interno di Cuba vogliono avviare un cambiamento democratico attraverso mezzi pacifici.
La CGIL chiede la liberazione immediata di tutte queste persone e Le chiede di mettere in atto misure che garantiscano la possibilità a tutti i settori dell'opposizione, come in tutti i regimi democratici, di manifestarsi liberamente.

Attentamente

Gugliemo Epifani