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B A N C A R I | |||||
Documento del Comitato Direttivo della FISAC CGIL Abruzzo sui comparti della categoria
Negli ultimi anni il sistema creditizio è stato oggetto di una rapida e radicale trasformazione che ha mutato sostanzialmente il modo di fare banca e ha modificato professionalità e organizzazione inquadramentale.
Non sempre, purtroppo, gli strumenti contrattuali vigenti hanno permesso di governare al meglio le ricadute che queste trasformazioni hanno avuto sui Lavoratori.
In particolare la complessità delle norme ne ha reso, quanto meno, disagevole una reale applicazione.
Pressante è pertanto la richiesta di una riscrittura dellintero impianto normativo nel senso di una estrema chiarezza e senza possibilità di suscitare ambiguità, equivoci o addirittura contraddittorietà.
Si chiedono, in sostanza, norme chiare e soprattutto esigibili.
Lesigibilità dei diritti contrattuali dovrà essere laltro elemento caratterizzante e irrinunciabile del nuovo CCNL.
In qualsiasi momento i Lavoratori devono essere in grado di conoscere i propri diritti e sapere come pretendere che siano rispettati.
In considerazione poi di come sia andata avanti progressivamente negli anni, e si vada ulteriormente aggravando, una erosione dei diritti fruibili dai Lavoratori, è avvertita lesigenza di aprire una battaglia per la difesa e lallargamento dei diritti sindacali.
E' da respingere, perciò, il paradosso per cui ABI e banche enfatizzano il ruolo del sindacato nei processi di ristrutturazione e riorganizzazione del sistema, erodendo contemporaneamente la sua possibilità reale di coinvolgere gli operatori sindacali di base e, loro tramite, i diretti interessati ai processi stessi.
Nellultimo rinnovo contrattuale la categoria si è fatta carico, per quanto le competeva, del risanamento, sviluppo e rilancio del settore (blocco di due anni di retribuzione, esternalizzazioni, nuovo area contrattuale, flessibilità retributive, dorario e di mercato del lavoro, riforma delle retribuzioni, ecc.)
Non è pensabile oggi tornare a chiedere sacrifici salariali ai Lavoratori che invece dovranno vedere realizzato un reale recupero salariale, non certamente legato al ridicolo tasso di inflazione programmata.
Anche nel settore Esattoriale negli ultimi anni cè stato un notevole cambiamento dovuto alla riforma del Sistema che ha introdotto il concetto di federalismo fiscale, liberalizzando di fatto, la possibilità di affidamento, da parte degli Enti Locali, della riscossione dei loro tributi anche ad altre società diverse dai Concessionari.
Da qui la grave crisi che ha investito lintero settore e che ha visto il suo apice nella nota questione meridionale dellETR.
La riduzione dei compensi, il mancato introito delle parti di lavorazione più remunerative, come quelle dei versamenti diretti, rischia di far precipitare ulteriormente le cose se non verrà firmato il fondo di solidarietà, previsto nellultimo CCNL, ma che da un anno è bloccato presso i vari Ministeri.
Lespandersi delle società a carattere privato, che tendono sempre più a diminuire il costo del lavoro e puntare sempre più sui profitti nel campo della fiscalità locale, la volontà dellattuale Governo di smantellare il sistema, rendono sempre più incerto il futuro di 12.000 lavoratori.
E quindi inaccettabile oggi, vista lattenzione sindacale che merita il settore, il forte attacco di Ascotributi nel richiedere, in sede di stipula dellarticolato del nuovo CCNL, un accordo per la sensibile riduzione delle agibilità sindacali, ponendolo propedeutico allaccordo sul biennio economico.
Per il comparto assicurativo, la grande partecipazione dei lavoratori delle assicurazioni allo sciopero di quattro ore è una chiara risposta allAnia e al suo tentativo di mettere in discussione lassetto contrattuale del settore, riducendo i diritti dei lavoratori, ridimensionando la contrattazione aziendale, opponendo un netto rifiuto alla richiesta di recupero del potere di acquisto delle retribuzioni.
LAnia è chiamata a rispondere alla sfida del sindacato sulla qualità della gestione dei servizi assicurativi, nellinteresse dei cittadini. Farebbe sicuramente bene ad accelerare il confronto con il sindacato, uscendo dallisolamento in cui si è cacciata, a causa della sua miope politica, da un lato acriticamente schiacciata sul governo e dallaltra tesa a difendere la rendita di posizione delle aziende.
Pescara, 16 ottobre 2002
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