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D O C U M E N T I | |||||
DOCUMENTO CONCLUSIVO COORDINAMENTO DONNE VIAREGGIO 27/28 NOVEMBRE 2002
Le Donne della Fisac e la Contrattazione Negli ultimi 10 anni la contrattazione nazionale e quella integrativa dei settori è stata orientata a costruire pari opportunità tra donne e uomini attraverso normative tese alla conciliazione dei tempi di vita e di lavoro ( che sono state poi rafforzate con la Legge 53/2000), attraverso listituzione delle Commissioni di pari opportunità, attraverso una contrattazione degli inquadramenti che ha intrecciato organizzazione del lavoro e figure professionali, attraverso normative sulla flessibilità di orario tese ad intrecciare esigenze delle lavoratrici e dei lavoratori ed esigenze aziendali, attraverso un migliore e diverso riconoscimento del part time.
Una realtà in continuo mutamento Oggi la realtà delle aziende appare fortemente modificata: nel settore bancario e in quello assicurativo le riorganizzazioni dei gruppi stanno modificando ulteriormente la realtà che conosciamo, anche se non riteniamo che si possa parlare di un settore complessivamente in crisi. Peraltro il sindacato ha già fatto la sua parte, mentre le imprese hanno puntato quasi esclusivamente sul contenimento dei costi. Anche a seguito delle ristrutturazioni bancarie, il futuro del comparto esattoriale è fortemente problematico e incerto. Il modello, per quanto riguarda le aziende di credito, è diversificato. Proprio per questo è necessario analizzare e capire i processi in corso, aggiornando lanalisi che facemmo alla vigilia dellultimo contratto collettivo. La comprensione della realtà è elemento essenziale per affrontare con una nostra proposta questa nuova fase di riorganizzazione ed è necessario affermare nella contrattazione di primo e secondo livello, nonché negli accordi che governano i processi di ristrutturazione il punto di vista delle donne.
Nel settore assicurativo una parte dei processi di ristrutturazione sono già avvenuti. Oggi, insieme alla definizione e al consolidamento di questa prima fase, se ne è aperta una seconda, determinata da movimenti azionari del Mercato ( Sai Fondiaria, Toro in vendita etc.) che preannunciano la formazione di nuovi Gruppi. Per entrambe le situazioni c'è la necessità di confermare le regole già esistenti di gestione contrattuale e sindacale e al contempo di definire nuove regole, richieste già presenti in piattaforma sindacale. La posizione delle Aziende e dellAnia è al contrario quella di indebolire le regole esistenti, mettendo in discussione un equilibrio faticosamente conquistato e difeso dal sindacato.
Finanza ed EticaOccorre inoltre, aprire una riflessione molto approfondita sui temi delletica in rapporto alla finanza e più in generale alle possibili conseguenze nei nostri settori. Le aziende affermano continuamente la centralità delle risorse umane mettendo però in atto, molto spesso comportamenti schizofrenici. Allora, in primo luogo, la questione etica va affrontata sia dal punto di vista del valore e del riconoscimento del lavoro e dei lavori. Poi, sul versante della responsabilità sociale delle aziende, sia dal punto di vista degli indirizzi commerciali prevalenti nella scelta dei prodotti da proporre al cliente, sia sulle modalità e sul grado di trasparenza nella trasmissione del messaggio aziendale, verso lutenza e verso i lavoratori, sia in rapporto alle conseguenze sui sistemi incentivanti. Infine cosa significa parlare di bilancio e di finanza sociale? Può un sindacato generale non affrontare questi temi, incalzando le imprese anche su tutte quelle poste di bilancio che nascondono spesso questioni che con letica hanno poco a che fare? ( per es. traffico darmi).
Alcune linee di tendenzaCi sono alcuni fenomeni che occorre comprendere ed approfondire:
Il tetto di cristallo è ancora inviolato.
Contemporaneamente le donne subiscono massicciamente i processi di riorganizzazione allinterno dei Gruppi essendo, per esempio, molto presenti in tutti i settori amministrativi dove è più forte limpatto del cambiamento. E quindi necessario approfondire questi aspetti poiché le ricadute possibili di alcuni fenomeni, come ad esempio la mobilità, possono avere per le donne riflessi maggiormente negativi. Oggi, a proposito dei Call Center, possiamo osservare una presenza femminile molto significativa, ma nei livelli a minore profilo professionale e a maggior precarietà, nonostante siano la componente più stabile temporalmente allinterno di queste attività.
Un futuro con più donne che uomini?Solo alla fine degli anni 70, grazie alla legge di parità, le donne hanno incominciato ad essere maggiormente presenti nel mercato del lavoro. Inoltre, le diverse modalità di assunzione, chiamata diretta ( in maggioranza uomini) nella maggior parte delle aziende e procedure concorsuali solo nelle casse di risparmio e negli enti di diritto pubblico (percentuali più consistenti di donne), hanno determinato una storia delle donne nei settori relativamente più recente. Per queste ragioni le attivazioni del Fondo esuberi e i pensionamenti incentivati hanno riguardato fino ad oggi più uomini che donne a causa di una maggiore anzianità detà e lavorativa del genere maschile. Questo fenomeno potrebbe modificare ulteriormente nei prossimi anni la composizione del personale delle aziende in favore di una maggiore presenza delle donne che oggi si attesta al 34,35%. La nostra attenzione deve essere focalizzata sul fatto che tutto questo avviene, però, in concomitanza ad un aumento della precarietà.
La Piattaforma del CreditoAllinterno di queste prime e parziali considerazioni si colloca la definizione della piattaforma del credito allinterno della quale la materia dei diritti dovrà vivere e sostanziarsi, ponendo la massima attenzione perché alcuni temi che consideriamo centrali nella contrattazione, quali la formazione, gli orari, gli inquadramenti non vengano considerati marginali a fronte di altre emergenze o priorità.
Il Coordinamento donne, allinterno della piattaforma del Credito vuole essere propositivo, oltre che nella direzione indicata ai punti che riguardano la Finanza Etica e il sistema incentivante, anche sui seguenti terreni di intervento:
Nel contratto del credito dovremo rafforzare i diritti sindacali di intervento nella procedure prevista per intrecciare e sostenere maggiormente i legami con i percorsi lavorativi e gli avanzamenti di carriera e con i processi di riorganizzazione.
A tal proposito è necessario costruire e rafforzare le competenze di coloro che trattano con le imprese su questo e su altri terreni così cruciali per evitare sia pericolose sottovalutazioni, sia lassunzione acritica del punto di vista aziendale. Invitiamo dunque lorganizzazione ad assumere questo problema anche in termini di formazione dei propri quadri sindacali in tempi molto ravvicinati.
Per la Fisac-Cgil il livello decentrato ha sempre rappresentato unesperienza ricca, vivace e multiforme; scelta privilegiata nel rapporto con i lavoratori e le lavoratrici, che vede una significativa presenza delle donne che, al contrario, sono scarsamente presenti allinterno delle segreterie aziendali.
Lassemblea delle delegateLassemblea delle delegate, che si terrà a metà marzo, oltre ad approfondire i temi fin qui esposti, dovrà delineare un intervento organizzativo, su cui dare mandato al futuro coordinamento e allEsecutivo che verrà eletto, per promuovere una maggiore presenza delle donne a tutti i livelli. Tale progetto dovrà vedere il rafforzamento delle motivazioni e delle competenze anche attraverso la formazione; una proposta di conciliazione dei tempi di vita e dei tempi di lavoro e la proposta, alla Fisac tutta ed in particolare a coloro che hanno responsabilità di direzione nei territori e nelle aziende, di un patto da condividere per realizzare entro il mandato congressuale, almeno la piena applicazione della norma antidiscriminatoria come previsto dallo Statuto della Cgil.
Viareggio, 28 novembre 2002
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