Come istruttore ritengo utile, per chiunque lavori in una palestra,
conoscere i primi soccorsi da prestare nell’eventualità che avvenga un
infortunio. Di seguito sono elencati i principali incidenti che possono
accadere durante il lavoro. Ricordate comunque che il
maggior numero di infortuni avviene quando gli utenti di una palestra sono
inesperti e cercano di fare più di
quanto dovrebbero.
generalmente è prodotta da un
oggetto che colpisce con violenza una parte qualsiasi del corpo. Di solito si ha
una perdita di sangue sottocutaneo (ematoma), per cui
sono utili subito degli impacchi di acqua fredda o ghiaccio.
è prodotta da un
movimento brusco che determina lo stiramento è più raramente la lacerazione di
una capsula articolare e dei suoi legamenti. L più comune è la distorsione
dell’articolazione tibio-tarsica per una brusca
torsione del piede in fuori o in dentro. Il soccorso immediato consiste
nell’applicazione di impacchi freddi e immobilizzazione dell’articolazione.
non di rado, in seguito ad
uno sforzo violento, si,manifesta un vivo dolore ad un arto o ad una regione
muscolare, seguito da una macchia bluastra e da una tumefazione. Ciò è dovuto alla rottura di fibre muscolari. Gli strappi non richiedono alcun trattamento particolare, basta fasciare la
parte con bende aderenti e osservare un periodo di riposo.
sono dovuti alla contrazione improvvisa del muscolo.
Bisogna subito cercare di rilassare il muscolo colpito. Nel caso di crampi al
piede si devono flettere le dita dorsalmente spingendole
verso l’alto; nel caso del polpaccio si deve estendere l’arto e tirare con
forza il piede verso l’alto. Se l’infortunato è
colpito da crampi dopo un’abbondante sudorazione, conviene fargli bere acqua e
sali minerali.
consiste nella fuoriuscita dei
capi ossei di un’articolazione, in modo tale da perdere aderenza tra di loro.
Le lussazioni si manifestano esteriormente con una deformazione e talvolta il
gonfiore dell’articolazione; in genere avvengono nella spalla, data l’estrema
mobilità di questa, oppure nel gomito e nell’anca. In
attesa dell’intervento medico è opportuno mettere l’infortunato nella posizione
meno dolorosa e immobilizzare la parte. Non si deve assolutamente tentare di
ridurre la lussazione: i tentativi di persone inesperte, quasi
sempre, complicano la situazione.
si manifesta
improvvisamente con perdita di conoscenza, pallore, debolezza del polso e del
respiro, prostrazione. Può essere determinato da disturbi digestivi, crisi
ipoglicemica o da un dolore acuto. Occorre subito mettere l’infortunato in
posizione orizzontale con le gambe sollevate e la testa piegata da un lato, fargli aspirare sali e slacciargli gli
abiti stretti. Nel caso di ipoglicemia (bassi livelli
di zuccheri nel sangue) fargli masticare dopo che è rinvenuto, un paio di
zollette di zucchero; non dare da bere, soprattutto alcolici.
può accadere che in seguito ad una caduta sui talloni, sul
bacino o sulla testa, il sistema nervoso centrale subisca un trauma. Nei casi
meno gravi l’infortunato accusa per qualche minuto senso di stordimento, ronzio
alle orecchie, turbamenti della vista, perdita di conoscenza più o meno
accentuata. Se invece il trauma è forte appare privo
di sensi, la circolazione e la respirazione subiscono un rallentamento. In attesa del medico, il primo soccorso consisterà nel
mettere l’infortunato in posizione supina, slacciargli gli abiti e applicare
sulla fronte pezze bagnate, tendigli la testa sollevata.
perdita di sangue dal naso.
Bisogna stare seduti col capo in avanti
comprimendo la narice che sanguina. Utili applicazioni fredde sulla nuca e sui
polsi.
consistono in una interruzione di
continuità della cute che può essere accompagnata da lesioni dei tessuti
sottostanti. A seconda della causa che le produce si
dividono in abrasioni, ferite da taglio, da punta, contuse, lacere, lacero-contuse. In ogni ferita si manifesta una perdita di
sangue la cui gravità dipende dalla profondità e dal numero di vasi sanguigni
coinvolti. Il primo soccorso è quello di prevenire l’infezione, evitando di
toccare la ferita con le mani o con oggetti non puliti. Pulire
abbondantemente con acqua, asportando delicatamente eventuali corpi estranei e
facendola sanguinare un po’. Dopo una accurata
disinfezione con acqua ossigenata o mercuro-cromo, si
deve coprire con garza sterile fissandola bene con cerotti.