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Il gommone nuovo: quando il sogno diventa realtà....

Da Rocco le speranze, i ragionamenti, i ripensamenti, i dubbi, le esperienze di una ricerca nel mercato dell'usato, con la giusta attenzione al "vile" denaro.

Tutto era cominciato verso le fine dell'estate 2000. Non che il mio vecchio e fido Callegari Ocean 46 C di 4,6 m circa, motorizzato Johnson 737 da 40 CV, acquistato usato 3 anni addietro non facesse più il suo dovere o mi tradisse. Volevo semplicemente di più.

Non erano poche le perplessità e i dubbi che mi assalivano mentre questa idea/progetto, giorno dopo giorno, assumeva sempre più la forma di un embrione ben definito in qualche angolo remoto della mia mente: acquistare un gommone di categoria superiore.

La misura, la motorizzazione, la marca, il budget, la famiglia,... quante variabili, quante trappole in agguato !

E' perciò che mi ero subito deciso ad avviare una fitta corrispondenza internautica con Gabriele, un vecchio gommonauta che oramai considero quasi come un vecchio amico, pur avendolo solo incontrato di fatto tramite le pagine web del suo poliedrico sito dedicato ai malati dei battelli pneumatici.

Due i suoi preziosi consigli "base" per la ricetta finale:

1) Stabilire l'utilizzo.
2) Stabilire un budget ben definito sul quale lavorare.

Utilizzo

Sull'utilizzo pareva proprio non avessi dubbi: le mie circa 100 ore di mare annue collezionate nell'ultimo triennio nell'arco delle quattro stagioni sembravano lasciar tranquilla la mia coscienza. Ma poi, inevitabilmente, finivo anche un po' inspiegabilmente col sentirmi egoista e pensavo." però.....tutti quei soldi per un battello che alla fine utilizzerò solo io...mi sembrano eccessivi....alla fine sarò costretto ad accontentare le più sfrenate voglie di mia moglie per bilanciare questo mio gesto". Insomma, già si figurava una sorta di apocalisse economica in famiglia.
Ma l'età di mio figlio Stefano, proiettato oltre il terzo anno di età, con buoni segnali di propensione marinara, mi lasciavano spazio per un altra ipotesi affascinante: progettare uscite insieme alla famiglia per la futura estate del 2001, rinunciando a quei tediosi pomeriggi in piscina. La cosa era fattibile con un battello dotato non solo di spazi interni più ampi, ma anche di un comfort di navigazione sensibilmente superiore, più morbido ed asciutto, che avrebbe rassicurato decisamente di più i miei due affettuosi ospiti, invogliandoli a seguirmi.

Ecco, avevo dissipato il mio primo, piccolo-grande dubbio, cioè coniugare quello che inizialmente era l'utilizzo subacqueo esclusivamente mio, con quello familiare, al di là da venire, ma oramai prossimo, che avrebbe giustificato sicuramente ancor più la spesa non proprio insignificante che mi apprestavo ad affrontare.

Quantum

Ora dovevo passare a sciogliere l'altro nodo: ossia, quanto spendere? Molti pensano che i gommoni siano economici, niente di più errato.

Confesso e premetto che, dopo un mini sondaggio sugli usati per le misure che mi prefiggevo e che ritenevo il minimo successivo step alla mia misura attuale, ossia i 5,60 - 5,80 metri, nonostante avessi fissato un tetto max di 20 milioni, alla fine mi sono ritrovato poi ad averlo ampiamente sforato di un 40%, dopo essermi però reso conto che all'atto pratico i miei desideri, unitamente ai costi gestionali che ipotizzavo e ad altre utili valutazioni a 360 °, non conciliavano con il mio obiettivo finale o, comunque sia, mi avrebbero portato ad un acquisto di cui avrei potuto facilmente pentirmi con molta amarezza per tanti motivi.

Quindi è bene sempre, TASCHE PERMETTENDO, rendere il budget finale MOLTO FLESSIBILE, immaginando anche i cosiddetti COSTI FUTURI INVISIBILI E LE PERDITE DERIVANTI DA UNA EVENTUALE FUTURA RIVENDITA.

Mentre il discorso costi gestionali per ormeggio-rimessaggio-assicurazione è di esaurimento piuttosto facile, soprattutto quando si tratta di passaggi a misure abbastanza contenute, poiché si tratta di differenze praticamente irrisorie, totalmente diverso è quello dei consumi e dell'eventuale rivendita tra qualche anno, anche perché questi elementi ci appaiono lontani, come se non ci dovessero toccare da vicino e pertanto facilmente sono sottovalutati. Bisogna quindi soffermarsi più di un attimo su questi fattori variabili.

Il fattore UTILIZZO / CONSUMI

Le mie 100 ore di mare non erano moltissime, ma neanche poche. Oramai la pescatella in quel di Ischia, mia meta preferita, veniva a costarmi, tra oilio e benzina verde, quasi 60,000 lire, insomma una cifretta.
Erano d'uopo, quindi, alcune delle attualissime considerazioni che leggevo in giro, con l'oramai esistenziale ed amletico dilemma....2 o 4 T ??
E lì iniziarono le prime delusioni....un 75 CV 2 T, motorizzazione minima ideale per quelle misure, dai costi per l'usato molto molto contenuti, mi prospettava consumi sui 25 lt ora circa. In altre parole la mia pescatella sarebbe potuta venirmi a costare anche il doppio dell'attuale.....
Insomma, scherzando scherzando, nei soli prossimi 3 anni avrei speso ben oltre 6 milioni di carburante rispetto alla motorizzazione attuale.
Iniziarono cosi' i raffronti con le ipotesi di consumo dei 4 T.
I costi d'acquisto dell'usato 2 T, piuttosto bassi, mi invogliavano a non scartare del tutto questa soluzione..... pur con le mie 100 ore annue, facciamole diventare anche 150, ma quando avrei speso in carburante l'ipotetica differenza sul costo d'acquisto di un 4 T nuovo? Presi come esempio il consumo molto contenuto del Suzuki 70 CV 4 T, con i suoi 15 milioni ed una rete di assistenza che non mi dava molto affidamento...
Iniziavo a girare come una trottola, fra equazioni matematiche, medie ponderate, ipotesi, giochi d'azzardo e concludevo anche barando con me stesso, pur di concludere un ragionamento che mi portasse a vedere alla boa il mio nuovo battello..

A questo si aggiungeva poi il fatto che la motorizzazione da 70 CV 4 T su un battello da 5,60 magari del peso generoso (350 - 400 Kg), non mi convinceva troppo. Nella migliore delle ipotesi, con carena performante etc., avrei quasi sicuramente perso il beneficio dei consumi contenuti a regimi non proprio considerati di "crociera", obbligandomi così ad andature ridotte, simili a quelle del mio battello attuale.
Sì perché pensavo, oltre ad abbreviare i tempi di percorrenza medi, anche a raggiungere mete sino ad allora inaccessibili.

L'ipotesi battello usato con motore 70 CV 4T nuovo

L'ipotesi sulla quale iniziai dapprima a lavorare fu quindi battello usato con motore 70 CV 4T nuovo. Ero convinto di farcela, dicevo fra me e me: con 5 milioni lo troverò solo un battello usato, col montaggio e tutto, potrò sforare di poco il tetto fissatomi et voilà,....ma non avevo fatto i conti con le difficoltà del mercato nel reperire il SOLO battello usato, con tutte le incognite poi della spinta motore e dei consumi ad essa collegate.
Alla fine riuscii a trovare un paio di bidoni, mentre altre occasioni reperite o non erano conservate alla meglio, prospettandomi quindi notevoli costi aggiunti imprevisti o volavano via in un battibaleno oppure ancora si trovavano a 800 Km da me...insomma, un macello.

Il tutto usato, formula 2 T

Poi iniziai a valutare il tutto usato, formula 2 T. Trovai cosi' un Nuova Jolly 5,6O, motorizzato Suzuki 75 2T, di 4 anni, pluriaccessoriato, in ottime condizioni, a 19 milioni, ma c'era qualcosa, una vocina di dentro, che non mi convinceva.
Il costo esoso della singola uscita continuava inesorabile a tuonare nella mia coscienza e poi, pensavo, fra 4-5 anni, se vorrò rivendermelo, varrà un fico secco, ipotizzando la probabile e sempre più completa affermazione dei 4T e dei megagommoni da 7 m.
Insomma il rebus si ingrandiva.

Giorno che passava, invece di sentirmi le idee più chiare, pareva che me le stessi offuscando ancor più.
La rivista ed il sito, unitamente a pareri di gente che aveva avuto più esperienza di me erano diventati un po' la mia Bibbia, me ne facevo scorpacciate giornaliere e la sera andavo a letto con forti mal di testa e di cattivo umore, rischiando quasi di tracollare sull'orlo del possibile divorzio....

Lo sforiamo questo tetto?

Iniziai pian piano a rendermi conto che se volevo rimanere intatto il budget fissato all'inizio avrei dovuto capitolare e cedere alla scelta del 2T e con essa dire addio ai costi contenuti per singola uscita.
Iniziavo anche a vedere che quel presunto "risparmio", tra futuri costi carburante e svalutazione a venire sul valore dell'usato fra 4 anni, depistavano i miei giudizi.
Era d'obbligo a quel punto innalzare il budget per raggiungere quegli obiettivi che mi ero prefissato, poiché in effetti era come prendersi in giro e dato che potevo e che comunque alla fin fine NON sarebbero stati comunque soldi buttati al vento, mi decisi ad infliggermi questa ulteriore punizione-piacere.

Un giorno, rileggendo con attenzione "La voglia matta" sul sito di Gabriele, mi decisi. Non aveva più senso barare, non avrei mai raggiunto l'obiettivo prefisso, non solo, ma cosa più grave ed al tempo stesso consolante, che, tra costi gestionali e valore di eventuale rivendita dell'usato, sostanzialmente tra 4-5 anni mi sarei ritrovato ad aver di fatto ingrandito comunque il budget iniziale con l'aggravante da non trascurare di ritrovarmi alla fine tra le mani un giocattolo con poche quote di mercato per una eventuale rivendita
usata.

Per concessionari

Avevo sentito tanti e tanti di quei pareri che mi sembrava di non riuscire a ragionare più con la mia testa.
Mi prefissi comunque di andar girando da vari concessionari, per rendermi conto meglio delle varie proposte sull'usato, acquisendo così sia una maggiore familiarità con le caratteristiche dei più svariati battelli, sia facendomi stilare dei preventivi per il tutto nuovo con gli accessori, onde toccare con mano quello che significava andare "alla boa" in questo modo.
Ne scaturì un iniezione improvvisa quanto benefica di sfiducia nei confronti del settore nautico dal punto di vista commerciale.
Le parole carine che ascoltavo nei brevi sondaggi telefonici dovevano poi scontrarsi nel 99,9% dei casi con crude e cocenti delusioni nella realtà.
Benefica perché ebbi se non altro modo di ascoltare gli elogi sui vari battelli e poi i difetti di quelli delle case concorrenti, con infine espressioni di ammirazione per quelli che erano poi considerati fra i nomi concorrenti comunque più rispettati sul mercato.
Stavo globalizzando, seppur mentalmente, e mettendo sul piatto della bilancia i vari aspetti, cercando poi a finale di proiettarli sull'uso che ne avrei fatto io e sui miei gusti personali.
Spazi interni, carene marinare, navigazione asciutta, qualità della vetroresina, solidità, neopreni, etc. etc.

4 T usato: allora non è impossibile!

Nel frattempo, l'acquisto di Salvatore, mio amico pescasub, mi fece riaccendere le speranze di un miracolo sull'usato: era riuscito a prendersi un Novamarine RH 580 di 4 anni con un Honda 90 Four 4 T di appena 2 al prezzo incredibile di 22 milioni, carrello incluso!
Trovare un 4 T usato ad un prezzo ragionevole non era allora un'utopia, ma semplicemente difficile. Tanto difficile che per un soffio non ricaddi nella trappola del ripiego sul 2 T. Avevo infatti saputo di un tizio che si vendeva un Marshall M100 RT di solo 1 anno con uno Yamaha 115 2 T di solo un anno, ancora in garanzia! ed ero riuscito a strappargli dopo un paio di tira e molla, l'interessante cifra di 21 milioni, anche se pero' tra telo che non aveva, rimessaggio e bazzecole varie, sarei arrivato a 25...stavo però, a quel punto, per sottovalutare, nello specifico, il peso dei consumi futuri diciamo anche "contenuti" del 115 CV.
A questo punto presi a rileggere i vari annunci a tutta birra, notando con soddisfazione un incremento sia per i Ficht usati che per i 4T. Fissai il tetto definitivo massimo: 30 milioni e basta!

L'evento inaspettato

Proprio da un concessionario, una figura decisamente più professionale di molte altre incrociate, sin dal tono delle prime telefonate: teoricamente era proprio lui ! Joker Clubman 19 da 5,60, 2 anni con Yamaha 100 4 T di 1 anno, ancora ben 2 di garanzia, buona rete di assistenza + relativo carrello Ellebi di 2 anni (non proprio idoneo al traino, ma a questo punto ...).

C'è sempre qualcuno in giro dalle buone disponibilità economiche che vuol fare il salto di categoria e che deve quindi realizzare sull'usato per concretizzare i suoi nuovi sogni.
Dopo averlo visto da vicino, sono riuscito sinanche ad ottimizzarlo con quegli accessori mancanti, proprio come lo desideravo io e per la stessa cifra propostami, ossia 28 milioni.
Modifica al telo notte che era troppo abbondante di misura ma di ottima qualità e fattura, batteria nuova con staccabatteria "serio" da 1000 Ah, bussola alta velocità ad incastro, dotazioni di sicurezza nuove, antivegetativa grigia aggrappante, tagliando al motore e tendalino parasole nuovo per proteggerci dalle scottature, proprio come recitava la pubblicità.

Insomma non mi pareva vero, ma finalmente avevo realizzato il mio piccolo sogno e guarda caso il 23 dicembre.....
Era proprio lui, il battello che mi avrebbe accompagnato nelle mie settimanali avventure di pescasubacquea e che mi avrebbe riparato d'inverno da quel teso e pungente grecale con la sua comoda console, evitando poi quei brutti colpi alla mia povera schiena e a quella del mio amico sciatalgico, Carmine, offrendoci quella tanto agognata navigazione sicuramente più morbida, asciutta e sicura del vecchio e pur glorioso Callegari, anche in quei momenti di repentino cambiamento delle condizioni meteomarine.
Ma non era solo ciò: era anche la consapevolezza di poter finalmente coinvolgere a testa alta la mia famiglia ed offrire uno svago sicuro al piccolo Stefano che forse, più di me, avrebbe gioito alla sua prima avventura e alle sue prime emozioni marinare.

Rocco Cimmino

someday, somewhere, somehow, we will meet again.
(Un giorno, da qualche parte e in qualche modo, ci incontreremo di nuovo)

Cronaca del ritiro del nuovo-usato Joker Clubman 19 con Yamaha 100 4 T.Judgment day