Gagea busambarensis (Tineo) Parl.

 


Gagea busambarensis (Tineo) Parl. (G. saxatilis Auct. FI. Ital. non Koch; G. sax. subsp. australis A. Terr., incl. G. nebrodensis [Tod.]Nym.) - Cipollaccio della Busambra
G bulb - Pianta alta 3-7 cm. Bulbi piccoli, generalm. avvolti da fibre ascendenti sottili; scapo breve, gracile. Fg. radicali 2-5, più lunghe dello scapo, generalm. scomparse alla fior.; fg. cauline alterne, ricurve (mai completam. riflesse), alla base larghe fino a 3 mm, le sup. abbreviate. Fi. 1-2; peduncoli pubescenti; perigonio con lacinie di 2 × 13-17 mm (8-10 volte più lunghe che larghe, però le interne più larghe che le esterne), strettam. ialine sul bordo; antere ovali; stami lunghi 1/3-1/2 della lacinia corrispondente.
Prati aridi e rocciosi. (1000 - 1900 m). - Fi. III-V - Endem.
Monti della Cal.,
Sic., Sard., Cors. ed Elba: RR.

Variab. - In aspetto tipico è nota solam. per la Busambra, Madonie (Pizzo delle Case) e Pollino: in Sard. e Cors. si presenta con antere quasi sferiche e tepali ottusi: var. corsica (Jordan) Rouy. Sull'Is. d'Elba (M. Capanne) è stata indicata come G. bohemica, ma probabilm. va qui riferita: pare viva anche in Basil. (Castelgrande?). G. bohemica (Zauschn.) Schultes si distingue per la mancanza di fibre sul bulbo e le lacinie del perigonio ± 4 volte più lunghe che larghe (4 × 15-17 mm): è specie pannonica che raggiunge i dintorni di Vienna, ma non si avvicina ai confini del nostro territorio. G. saxatilis (M. et K.) Schultes si distingue per le lacinie del perigonio lunghe 13 mm al massimo, largam. ialine sul margine, le fibre generalm. mancanti attorno ai bulbi, gli stami lunghi 2/3 della lacinia corrispondente: diffusa nell'Europa Occid. in Spagna, Francia e Germania fino alla valle dell'Oder, sfiora il nostro confine nel Vallese e Delfinato e forse potrebbe comparire sulle nostre Alpi Occid.. - Bibl.: Marcenò C. e Colombo P., Atti Accad. Sc. Lett. Arti Palermo sei. 4, 38: 1-9 (1979).