Robertia taraxacoides (Loisel.) DC.

 


Robertia taraxacoides (Loisel.) DC. (= Seriola taraxacoides Loisel.; Hypochoeris taraxac. Hoffm. non Ball; Hypochoeris robertia Fiori) - Costolina appenninica
H ros - Pianta alta 8-15 cm (!). Rd. ingrossata; scapi numerosi, ascendenti, glabri o±pubescenti, semplici. Fg. Iineari-spatolate (3-5 x 30-60 mm) pennatosette con segm. acuti, il terminale ovato; fg. cauline 1-2, brevi. Capolino unico; involucro cilindrico con I serie di squame di 10 mm; fi. gialli 14 mm; acheni 6-9 mm con becco breve e pappo di 6 mm.
Ghiaie, pascoli sassosi. (800 - 2500 m). - Fi. V-VIII- Endem.
App. dal Lig.-Piem. all'Abr.,
Etna: C; A. Apuane, App. Merid. fino al Pollino, Elba, Sard. e Cors: R.

Nota - Questa è una delle poche specie endemiche, la cui area si estende in maniera abbastanza omogenea su quasi tutto il terr. italiano (Alpi escluse): si tratta di pianta orofila, quindi 1'areale non è continuo. Affine al gen. Hypochoeris L. essa occupa per le squame uniseriate, il pappo formato da un'unica serie di setole piumose, la riduzione del becco dell'achenio ed i f. sempre monocefali, una posizione isolata, e può venire considerata un genere indipendente. Ha ecologia assai ampia, pur essendo strettam. legata a substrati sassosi pionieri: la incontriamo su calcare nelle A. Apuane, sui Sibillini, Terminillo, Velino e sul Pollino, sulla sabbia lavica silicea dell'Etna e sui serpentini dell'App. Emiliano.
Segnalata sulle alte montagne algerine a Lalla Khedidja, cfr. Quézel P. et Santa S., Nouv. Fl. Algér. 2: 1058 (1963).