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26/10/2002


 

News


TEATRO AMATORIALE: IL COMMENTO

OLTRE IL CONFINE

di Fausto Mariani

Cosa ha significato per me andare a Belluno per vedere questa rappresentazione teatrale?

E, soprattutto, visto che ci sono andato, cosa ho provato?

Beh, cari visitatori, lo spettacolo "Oltre il confine" è straordinario, emozionante. Uno dei più importanti e significativi che ho visto.

E la sorpresa è come un gruppo di giovani, amatoriale e quindi di non professionisti, che nella vita fanno tutt'altro, dall'impiegato di banca, alla maestra elementare al barista siano riusciti a costruire intorno alla loro amicizia un cosa così coinvolgente in un opera teatrale in un solo atto, a partire da un film, come "Train de Vie" che fino a pochi mesi fa' non conoscevo e che di per se' è un capolavoro assoluto.

 

 

E' questa rappresentazione che ci fa' riflettere, così come nel film, sulla ideologia, sul comunismo, sul nazismo, sul senso della vita, su chi è Dio, sul sé e perché noi uomini esistiamo.

Il suo significato va ben al di là della storia immaginaria
che viene presentata.

E' Schlomo, il folle, interpretato dalla bravissima Chiara, che, intervenendo nel momento della discussione fra il Mordechai (Igor) e Yossele (Emanuele), che era stato folgorato dalla ideologia comunista e materialista, nel momento in cui i due stanno litigando sull'esistenza di Dio, dice:

<<Non mi picchiate, sono il pazzo! Dio esiste, Dio non esiste, che importanza ha! Fermatevi! Vi siete mai chiesti se l'uomo esiste?>>

E poi:

<<Dio creò l'uomo a sua immagine, è bello...Schlomo a immagine di Dio...ma chi l'ha scritta questa frase nella Torà? L'uomo! Non Dio! L'uomo! L'ha scritta senza modestia, paragonandosi a Dio...Dio forse ha creato l'uomo, ma l'uomo...l'uomo, il figlio di Dio, ha creato Dio...solo per inventare sé stesso...>>

E ancora

<<Rabbino, noi non amiamo e preghiamo Dio, ma lo supplichiamo, lo supplichiamo perché ci aiuti a tirare avanti...Cosa ci importa di Dio per come è? Ci preoccupiamo solo di noi stessi...allora la questione non è solo sapere se Dio esiste, ma se noi esistiamo!>>

Allora, come conclude Sura (Michela), questa è davvero una bella preghiera.

 

 

Non puo' e non deve ne' un film, ne' uno spettacolo teatrale, ne' un sito dare risposte certe a questa fondamentale domanda. Ognuno ha le sue idee e le cose in cui crede.

Ognuno ha il dovere di farsi questa domanda, per poi dare, qui e ora, la sua migliore risposta.

E' in fondo stato, fin dall'inizio, il "comun sentire" che ha ispirato i giovani delle Pubbliche Bugie nel loro faticoso ma davvero importante lavoro per tirare fuori dal copione di un film, quello che ho visto a Belluno, lo stesso comune sentire che mi ha condotto a ideare questo sito.

E' un comune sentire che si e' svolto in posti molto diversi, il loro indubbiamente piu' impegnativo e piu' importante a Belluno e provincia, il mio qui in provincia di Rieti e che per una sera si e' riunito in una atmosfera davvero coinvolgente.

Davvero grandiosa e ben pensata la trovata di iniziare lo spettacolo dalla platea, con gli attori che da soli o a coppia appaiono quasi magicamente tra gli spettatori.
E la stesse cosa accade anche durante lo spettacolo. E' una trovata che fa vivere meglio l'emozione agli spettatori e fa 'sentire' agli attori il 'livello di commozione' del pubblico.

E' l'invito a riflettere, e a darsi coraggio. Viviamo tempi sempre più difficili, tempi di guerra.

Per dire no alla guerra, passata e futura, chiediamoci se e perché l'uomo esiste, chiediamoci cosa deve fare l'uomo per migliorarsi, per evitare di continuare a vivere questi anni orribili di terrorismo e di rappresaglie.

Chiediamoci come fare per far capire a tutti che la soluzione non sono certo le bombe e la violenza.

A ciascuno la propria risposta, ma che ognuno si faccia almeno questa domanda!

 

 

 

Da oggi questo sito ospita il link, le notizie e il programma di questo spettacolo, con l'augurio che fra i tanti visitatori di questo sito, il cui grande successo era inatteso ve ne siano alcuni fra gestori di teatri, organizzazioni pro-loco, associazioni culturali e religiose che decidano di contattare le Pubbliche Bugie per far crescere ancora il meritato successo di questo spettacolo.

Bravi ragazzi, continuate così.



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