è la presenza di una "ragnatela" di canali idrici collegati al fiume Lambro ma che da tempo hanno conosciuto la siccità. L'edificio centrale è in intonaco giallo (chiaramente frutto di rimaneggiamenti, dato che il tutto era in origine in mattoni) ed è costituito da un colonnato sormontato da una cuspide a decorazione raggiata. Le ali laterali sono ad arcate riempite, mentre sul retro c'è la chiusa del mulino, posta sotto le arcate in un curioso effetto a "galleria". Sulla sinistra vi è una antica torretta in mattoni che, nonostante sia mezza diroccata, conserva un suggestivo aspetto di antica testimonianza; la sua cima è a merli e spalti ormai diruti, mentre il suo lato sinistro è caratterizzato da una bella finestra a bifora, sotto la quale lo spigolo del muro mostra i resti di forse una decorazione di sasso. Restaurata nel 1974 e dotata di docce, ha subito in questi anni danni gravi ed atti vandalici (scritte sui muri ...). Ospita per una buona parte la cooperativa di lavoro "Il Salterio" e, nella rimanente porzione, dalla primavera del '98 è attiva una associazione micologica.
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