1° CORSO RESIDENZIALE PER GIOVANI NEUROLOGI

"LE AMIOTROFIE DISTALI"

Direttore: Prof. Nicolò Rizzuto, Università di Verona

Orvieto (Terni), Tenuta di Corbara, 28 giugno - 1° luglio 2000

 

RELAZIONE CONCLUSIVA

 

Si è tenuto dal 28 Giugno al 1° Luglio 2000, in località Corbara di Orvieto, in provincia di Terni, il 1° Corso Residenziale che la Fondazione Agarini aveva da tempo programmato e formalmente deciso in occasione del Comitato Scientifico tenutosi a Roma nell’Ottobre 1999, a favore di giovani neurologi, specializzandi e dottorandi, provenienti dalle maggiori Scuole italiane di Specializzazione in Scienze Neurologiche.

La Fondazione Agarini ha realizzato in tal modo il primo di una serie di Corsi Residenziali caratterizzati appunto da una particolare e significativa modalità pedagogico-scientifica fondata sulla riunione, per inviti, da tenersi ogni anno, a Terni o in una località del Ternano, e in modo residenziale, di un gruppo di docenti italiani e della Johns Hopkins University di Baltimora e di giovani discenti neurologi al fine di un apprendimento, al tempo stesso teorico e pratico, di un argomento appartenente alle neuroscienze, ma con risvolti attinenti alla neurogenetica e alla neurorigenerazione. L’interesse dei Corsi si incentra su argomenti di particolare attualità e rilevanza clinica, ma affrontati con tutto il supporto delle relative scienze di base mediante lezioni teoriche ed esercitazioni pratiche. La caratteristica residenziale garantisce ulteriormente una sicura validità pedagogica e favorisce un clima di contatto e di scambio tra docenti e discenti.

 

Il 1° di tali Corsi - il cui coordinamento generale è tenuto per la Fondazione Agarini, dal Prof. David Zerbi – è stato affidato e diretto dal Prof. Nicolò Rizzuto, Direttore della Clinica Neurologica e del Dipartimento di Neuroscienze dell’Università di Verona. L’argomento è stato individuato in una particolare e complessa patologia di confine neuro-muscolare, con notevole rilevanza genetica: le "Amiotrofie Distali".

 

 

I contenuti programmatici del Corso sono stati a lungo discussi e preparati dal coordinatore assieme al gruppo ristretto dei docenti facenti capo alla Clinica Neurologica dell’Università di Verona (il Prof. Rizzuto con i Dottori Cavallaro e Fabrizi, che hanno efficacemente supportato l’organizzazione scientifica). Sono stati quindi invitati a sostenere specifici aspetti del’ argomento in discussione i Professori Ralph Kuncl e David Cornblath della Johns Hopkins University di Baltimora; il Prof. G.Luigi Mancardi, Direttore della Cattedra di Neurolgia dell’Università di Genova; il Dr. Franco Taroni, del Laboratorio di Genetica dell’Istituto Nazionale Neurologico "Carlo Besta" di Milano; il Prof. Hans Goebel dell’Istituto di Neurologia di Mainz (Germania) e i Dottori Tiziana Cavallaro, Gianmaria Fabrizi, Giuliano Tomelleri, Sandra Galiazzo e Laura Bertolasi della Clinica Neurologica di Verona per le parti teorico-pratiche anatomopatologiche, genetiche e neurofisiologiche.

 

Gli argomenti trattati sono stati tutti di grande attualità e tutti i docenti hanno rispettato il principio metodologico di proporre ai discenti le conoscenze attuali e più aggiornate sugli specifici temi e le prospettive relative alle future acquisizioni.

 

Di grande rilievo e di particolare interesse per la Fondazione Agarini, sono state le prime due relazioni (Kuncl e Rizzuto) che hanno bene delineato le prospettive della neurorigenerazione. Molto buona la puntualizzazione di Taroni sulla genetica delle amiotrofie distali; perfette per il livello scientifico, ma anche per la loro fruibilità clinica, le relazioni di Tomelleri, Mancardi, Cornblath, Rizzuto e Goebel. La parte pratica (Bertolasi, Cavallaro, Fabrizi, Galiazzo e Tomelleri,) ha offerto ai giovani neurologi in formazione la simulazione di numerosi casi clinici, affrontati con le tecniche di laboratorio fondamentali, metodologicamente prospettate secondo i criteri del loro migliore utilizzo clinico.

Il Corso ha dunque realizzato il percorso programmato "dalle scienze di base all’utilizzo clinico", percorso che rimane il tema generale di questi Corsi Residenziali.

 

Il Programma del Corso, nella sua articolazione giornaliera, è riportato nell’allegato.

 

In particolare, le lezioni teoriche, tenute per solito al mattino, si sono avvantaggiate del numero ristretto dei discenti, del ricco materiale visuale, della possibilità di ampie discussioni e degli scambi di opinioni e quesiti sempre susseguiti in un clima molto familiare, favorito appunto dalla convivialità e dalla residenzialità. Molti docenti sono stati presenti al Corso per tutta la durata dei lavori offrendo una collaborazione di altissimo livello. Sarebbe auspicabile per i corsi futuri la continuità della presenza di tutti i docenti.

 

Le sessioni di esercitazioni pratiche, effettuate per piccoli gruppi ruotanti, nei settori neurogenetico, neurofisiologico e neuropatologico, sono state rese possibili dall’allestimento in loco di minilaboratori dotati delle strumentazioni fondamentali (informatiche, ottico-microscopiche, neurofisiologiche) appositamente trasportate ed utilizzate "praticamente" assieme da docenti e discenti.

Hanno partecipato al Corso 20 Specializzandi provenienti dalle Scuole di Specializzazione delle Università italiane:

Fabrizio Balestrieri (Firenze)

Ezio Bertossi (Padova)

Vanessa Ceschin (Roma)

Maria Vittoria De Angelis (Chieti)

Simone Di Giovanni (Roma)

Antonio Di Sano (Palermo)

Elisa Fallica (Ferrara)

Alessandra Ferraris (Parma)

Giuseppina Giuliacci (Firenze)

Ksenija Gorni (Pavia)

Francesca Gragnani (Roma)

Marina Grandis (Genova)

Davide Manca (Cagliari)

Donatella Murasecco (Perugia)

Sarah Ottaviani (Verona)

Francesca Pastorelli (Bologna)

Myriam Pastorino (Sassari)

Alessandro Pezzini (Brescia)

Michele Terzaghi (Pavia)

Cinzia Tosati (Verona)

 

Una valutazione finale è stata condotta con una inchiesta analitica anonima riguardante sia le caratteristiche generali del Corso (parte teorica, parte pratica, discussioni) sia sull’organizzazione logistica delle lezioni, degli strumenti audio-visivi, degli orari sia degli aspetti alberghieri. I risultati di tale valutazione, riportati in dettaglio su scheda allegata, possono essere riassunti nella nettissima prevalenza di giudizi "eccellenti/positivi" per le caratteristiche generali del Corso e per le parti teoriche; appena più modulati per la parte pratica (forse anche imperfetta sul piano logistico).

Gli aspetti "alberghieri" sono stati valutati "eccellenti/positivi" in 18 schede, con un solo giudizio di mediocrità ed un solo giudizio di insufficienza.

 

Una valutazione altrettanto analitica ed altrettanto anonima è stata condotta sulle singole lezioni di ciascun docente: praticamente tutti hanno ricevuto moltissimi giudizi "eccellenti/positivi" con rare note di mediocrità. Le esercitazioni pratiche hanno avuto una più variegata gamma di giudizi, ma in prevalenza positivi.

 

Numerosi sono stati i suggerimenti e commenti: in sintesi, tra le segnalazioni più frequenti, riportiamo l’opportunità di maggior materiale scritto e bibliografico; un coinvolgimento didattico-scientifico ancora maggiore ed anche per più giorni; esercitazioni ancora più mirate ed attrezzate; maggiori spunti clinico-terapeutici.

 

Sotto il profilo logistico, la bellezza del luogo, lo splendido isolamento sui colli umbri, l’eccellente cucina, il semplice, ma soddisfacente confort alberghiero sono stati da tutti apprezzati, docenti e discenti. I luoghi interni delle lezioni e delle esercitazioni, hanno invece evidenziato alcuni difetti di riservatezza, di accessibilità, di distanza nonché la carenza di un locale separato di studio e di incontro.

 

Milano, 10 ottobre 2000

 

Il coordinatore dei Corsi

David Zerbi