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Il clavicembalo di Villa Malfitano

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Il clavicembalo nel salotto Luigi XV

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Particolare del clavicembalo

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Particolare del clavicembalo

"Note" sul clavicembalo

due strumenti dello stesso autore a Palermo e a Bruxelles

di Ugo Casiglia

Il clavicembalo di Villa Malfìtano conosciuto fino ad ora solo come "N P", trova adesso precisi raffronti con uno strumento conservato a Bruxelles, per le stesse iniziali e la data 1 771. Ulteriori ricerche hanno identificato il fabbricante dei due clavicembali: Nicholas Peson, artigiano belga cbe operava durante la seconda metà del XVIII secolo, il quale bencbé mantenesse lo stesso meccanismo di trasmissione, adottava delle caratteristiche specifiche tecnico-costruttive e decorative, distinguendosi per la fattura particolarmente precisa e curata.

In attesa del restauro che restituirà voce a quello che probabilmente è l'unico antico clavicembalo esistente a Palermo, le ricerche che inevitabilmente preludono ad un tale lavoro hanno avuto un inatteso e fortunato esito.

Il corpo dello strumento, di piccole dimensioni con i suoi soli 180 cm., fa mostra di belle decorazioni e di un pregevole dipinto nel lato interno del coperchio. Notevoli per bellezza anche le decorazioni floreali che ornano la tavola armonica; che, tra l'altro, ha le iniziali dei costruttore "N P" nell'ornamento che riempie il foro di risonanza. Nessun altro elemento visibile fornisce la data o la firma per esteso dell'autore.

Il cavalletto sul quale lo strumento poggia e di cui ne ricopia la forma è costituito da sei zampe a doppia curva, finemente intagliate e dorate con foglia d'oro.

La tastiera, a manuale unico, ha un'estensione di poco più di quattro ottave con l'ottava bassa corta (SOL/SI - do). I tasti diatonici sono rivestiti d'ebano ed i cromatici d'osso.

Particolannente pregevoli i salterelli fatti in legno di pero e rastremati in larghezza e spessore (il salterello è l'organo dal quale sporge il plettro che pizzica la corda e quindi meccanismo di trasmissione del movimento dei tasto alla corda).

Le possibilità foniche dello strumento sono due registri di corde da 8'.

A John Barnes, restauratore e curatore della Russel Collection of musical Instruments of Edinburgh, si deve lo sviluppo delle ricerche; esiste uno strumento con le stesse iniziali e datato 1771 oggi in possesso di un privato a Bruxelles.

Un accurato esame del materiale fotografico di Barnes conferma con assoluta certezza che i due strumenti sono opera dello stesso artigiano.

Gli strumenti "da penna" hanno trovato molteplici realizzazioni nel corso della storia e nelle diverse aree culturali, adeguandosi di volta in volta al mutamento degli ideali sonori, delle esigenze espressive e dei modi esecutivi.

I due clavicembali "N P" rivelano particolarità tecnico-costruttive franco fiamminghe con interessanti elementi di novità.

Evidenti elementi comuni ai due strumenti sono le spalline sagomate con lo stesso profilo e la tavola frontale estraibile.

Le rosette che ornano i fori di risonanza sono identiche, anche se lo strumento custodito a Villa Malfitano ne possiede una copia in pergamena (era pratica diffusa in Italia sostituire l'originale rosetta metallica tipica degli strumenti d'oltralpe, con una copia o più spesso con un modello totalmente diverso, ma in entrambi i casi realizzata in pergamena o in legno e quindi più leggera dell'originale di stagno o piombo).

I ponticelli hanno evidenti segni che confermano lo stesso metodo di chiodatura; il supporto in tutto simile come pure le decorazioni non lasciano margini di dubbio.

Due strumenti opera dello stesso artigiano probabilmente belga di lingua francese, questa l'ipotesi poi confermata da Paul Raspé, bibliotecario dei Conservatorio Reale di Bruxelles, che ha scoperto un cembalaro operante nella parte meridionale del Belgio nella seconda metà del XVIII sec., chiamato Nicholas Peson e che egli identifica con "N P". Null'altro si conosce di questo abile artigiano, e la scoperta di questo strumento di Palermo sarà di grande interesse per lo studio della cembalaria belga.

Intanto sarà opportuno approfondire la conoscenza dell'archivio di Villa Malfitano che potrebbe confermare le nostre attuali conoscenze o rivelare particolari nuovi.

 

GLOSSARIO

TAVOLA ARMONICA: piano in legno, solitamente in abete situato sotto le corde.

FORO DI RISONANZA: foro posto nella tavola armonica riempito con elemento ornamentale.

ROSETTA: elemento ornamentale posto nel foro della tavola armonica. TASTI DIATONICI: i tasti delle note naturali.

TASTI CROMATICI: i tasti corrispondenti ai diesis e bemolli.

REGISTRO: gruppo di corde con uniformità timbrica.

PONTICELLO: elemento in legno che distanzia le corde trasmettendone la vibrazione alla tavola armonica.

STRUMENTI DA PENNA: cosiddetti in quanto venivano utilizzate penne di volatili per realizzare il plettro che pizzica la corda.