Giampiero Frondini
Curriculum vitae:
Giampiero Frondini inizia la sua attività teatrale nel 1961 entrando nel Piccolo Teatro della Fonte Maggiore di Perugia, dove l'anno successivo crea uno spettacolo di pantomime: "Tirando a morire" che nel 1963 debutta al VI Festival dei Due Mondi di Spoleto con un successo bissato l'anno seguente da: "...E vissero felici e contenti"; i due spettacoli ebbero poi una lunga e fortunata serie di repliche in Festivals internazionali.
Negli anni successivi, tra le altre cose, allestisce spettacoli da Ruzzante: "Moscheta", "Betia", e cura la traduzione in dialetto perugino di "Mistero Buffo" di Dario Fo, unica autorizzata in Italia dallo stesso Fo. Lavora in seguito a due realizzazioni: "Pantomima su una porta aperta", spettacolo di grande impegno civile sul problema dei malati di mente, e "Guerrino detto il Meschino", un irresistibile gioco sul mondo cavalleresco a metà tra parodia e nostalgia.
Segue la stagione dei grandi "Eventi" di simulazione, un originalissimo modo di far teatro, dove il pubblico segue un percorso fantastico. Da ricordare, tra i tanti: "Queen Pauline", "Indiana Jones"; "Un Pò di teatro"; "The last train to St.Ann"; "Ritorno all'Isola del tesoro"; "Missione Annibale".
Negli ultimi anni Frondini, oltre ad aver firmato le regie di gran parte delle produzioni per ragazzi ed adulti della Fontemaggiore, si è impegnato insieme al Gruppo da lui diretto in attività sul tessuto sociale, dalla scuola, all'aggiornamento professionale, alle esperienze effettuate nel carcere femminile e nell'Ospedale Psichiatrico di Perugia. Da sottolineare infatti che un'importante posta attiva nel bilancio complessivo dell'attività di Frondini è l'aver creato un gruppo teatrale professionista - il più antico della Regione - di rilevanti dimensioni economiche ed organizzative, riconosciuto dal Dipartimento dello Spettacolo come uno dei pochi Centri di Produzione per Teatro Ragazzi in Italia.
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