I primi arbitri ufficiali fanno la loro comparsa a
partire dalla stagione 1909. Fino ad allora gli incontri erano diretti da un
dirigente della squadra di casa.
Dopo i primi tornei nacque, però, l'esigenza di di far
dirigere gli incontri ad ufficiali super-partes. Nacquero così le giacchette
nere. Tale termine è dovuto al tipico vestito di colore scuro che veniva
indossato dall'arbitro. Inizialmente si trattava di vere e proprie giacche
con tanto di cravatta: non dimentichiamo che il foot-ball era uno sport per
gentleman... Nei primi anni del secolo non esisteva, tuttavia, una grande
differenza tra arbitri, calciatori e dirigenti. Accadeva, infatti, spesso
che i calciatori smessa la divisa di gioco si trasformassero in direttori di
gara, ma anche i dirigenti svolgevano tali funzioni.
Tanti sono i nomi dei direttori di gara divenuti famosi
per un verso o per l'altro. Tra tutti non si possono non citare il
siracusano Concetto Lo Bello e il viareggino Pierluigi Collina.
Il primo era arbitro di polso, spesso protagonista in
campo e fuori. Fece parecchio discutere, quando, durante una delle prime
moviole ammise un errore che aveva favorito la Juventus.
Collina, invece, ha trasformato la professione
dell'arbitro: da semplice comparsa nel mondo del calcio a primo attore.
Pluripremiato (per sei volte consecutive nominato miglior arbitro del mondo
dalla federazione di statistica del calcio), spesso protagonista di spot
pubblicitari ed ospite televisivo e da tutti riconosciuto come garante del
regolamento su tutti i terreni di gioco.
Altri arbitri hanno però lasciato un ricordo indelebile
nella memoria dei tifosi italiani: l'inglese Aston, il messicano Brizio
Carter e l'ecuadoregno Byron Moreno.
Aston fu il principale protagonista della rissa con il
Cile ai mondiali del 1962. L'Italia si giocava il passaggio del turno con i
padroni di casa, ma il clima a Santiago era rovente. I cileni non avevano
gradito gli articoli della stampa italiana che aveva definito il Cile come
un paese arretrato e di straccioni. Il match era la migliore occasione per
la vendetta. Gli animi dei giocatori erano surriscaldati e le entrate ruvide
dei difensori di casa fecero il resto. Il primo a farne le spese fu Ferrini,
poi toccò a David. Come intermezzo il pugno non visto (!) del cileno Lionel
Sanchez.
Brizio Carter non può essere rimosso dalla memoria per
l'incredibile espulsione comminata ai danni di Gainfranco Zola ai mondiali
del 1994. Entrato da pochi minuti, nel tentativo di ribaltare il risultato
che vedeva l'Italia sotto di una rete nei confronti della Nigeria, fu
cacciato dall'arbitro per aver subito un fallo! Lo sceneggiato messo in atto
dal difensore nigeriano fece il resto e, tra le lacrime, Zola fu costretto a
lasciare i compagni in dieci.
Nel 2002 Moreno è diventato l'emblema degli arbitraggi di
parte. Il rigore a favore dei coreani dopo pochi minuti, il solito goal
regolare annullato, l'incredibile espulsione di Totti, reo di aver simulato
un rigore nettissimo, contribuirono ad accrescere in tutto il mondo la fama
di quest'arbitro che anche in Ecuador ne aveva combinate di tutti i colori. |