Scacchi Tour 2003: il perché di un successo clamoroso

( Foto scacchi tour)

Si è conclusa con la tappa all'Unical del 16 aprile 2003 la prima edizione di "Scacchi Tour". E' stato un successo strepitoso ed inaspettato per gli stessi organizzatori. Riportiamo qualche cifra:

- 4 scuole impegnate (SMS Locri, SMS Fuscaldo, Ist. Comprensivo S'Eufemia d'Aspromonte, SMS Praia a Mare);
- 671 ragazzi (giocatori) partecipanti distribuiti fra scuole elementari e medie.

Per avere un'idea delle reali dimensioni di tale manifestazione occorre compiere qualche confronto: gli scacchisti iscritti alla FSI (Federazione Scacchistica Italiana) sono circa 5000; gli scacchisti calabresi iscritti alla FSI non arrivano a cento. Dunque qualche domanda è naturale porsela: perché gli scacchi riscuotono tanto successo tra i giovani e poco tra gli adulti? La FSI è consapevole di ciò? In che modo risponde alle istanze provenienti dal mondo della scuola e dei giovani? Proviamo ad abbozzare qualche risposta e ad avanzare qualche suggerimento. Ma prima un po' di storia...

Marcello Rametta è stato l'ideatore di questa manifestazione. Insegnante di Matematica nella scuola media statale di Fuscaldo, in passato ha organizzato ad Amantea molte edizioni di un torneo di livello europeo per la qualità dei giocatori coinvolti. Amantea era diventata così famosa che l'allora campione del mondo Karpov la scelsa come sede della sua preparazione in vista del match per la difesa del titolo. Nel recente passato Marcello si è dedicato all'insegnamento degli scacchi a scuola, ed è qui che egli ha colto l'entusiasmo dei giovani nei confronti del gioco, ma aveva anche messo a fuoco le difficoltà che una scuola doveva superare per poter inviare i propri alunni ad una manifestazione scacchistica: elevati costi di trasporto, limitatezza dei mezzi di trasporto e conseguente ridotto numero di alunni partecipanti con delusione per gli esclusi, poca disponibilità degli accompagnatori. E nel caso qualcuno a scuola avesse voluto organizzare un torneo allora sarebbero emerse le carenze in termini di materiale scacchistico e competenze tecniche. La risposta, col senno di poi, era dunque semplicissima: andare ad organizzare un torneo dove i ragazzi ne hanno voglia!

Luigi Forlano raccolse immediatamente la sfida di Marcello nello scetticismo dei vertici della Lega Calabra Scacchi. Per essere franchi neanche Marcello e Luigi erano certi del successo, ma essendo pragmatici non hanno voluto fasciarsi la testa prima di rompersela. Luigi insegna Geofisica della Terra Fluida all'Università della Calabria. Nel passato ha organizzato tantissimi tornei dilettantistici e nel 1998 ha dato vita ad un torneo importante a Paola. Negli anni che vanno dal 2000 al 2002 ha ereditato da Francesco Armentano l'organizzazione dei campionati Regionali Under 16 valevoli per l'ammissione ai campionati Italiani. Le tappe organizzate sono state quella di Rende 2000 (insieme a Vincenzo Marrella) con 215 partecipanti; quella di Paola 2001 (insieme ad Umberto Maddelena) con 230 partecipanti; quella di Fuscaldo 2002 (con Marcello Rametta) con 415 giocatori! Ogni anno un record ma a Fuscaldo vi fu il boom. Perché?

Il motivo è che Forlano accettò di gestire due tornei paralleli: uno per dilettanti ed un altro valido per l'ammissione ai campionati italiani. La differenza tra i due tornei consisteva nella maggiore tassa d'iscrizione (6 €) che dovevano pagare i giocatori con aspirazione nazionale da versare alla FSI in cambio di una tessera giovanile. Perché gestire anche un torneo rivolto ai soli dilettanti? Perché da più parti erano arrivate lamentele sugli alti costi che dovevano affrontare i ragazzi: <<Perché - gli dicevano - un ragazzino che ha imparato pochi mesi fa deve pagare alla FSI 6 euro sapendo che non avrà nessuna possibilità di qualificazione? che cosa gli da' in cambio la FSI? Questo tassa è un piccolo furto!>>. Difficile rispondere a queste domande. Per evitare che le lamentele si trasformassero nel rifiuto di partecipazione ai futuri tornei, Forlano e Rametta introdussero l'esperimento di Fuscaldo. In 250 parteciparono al solo torneo dei dilettanti ponendo serissime difficoltà organizzative. L'esperienza fu bella ma traumatizzante al punto che Forlano passò volentieri il testimone ad Armentano per l'organizzazione dell'under 16 nazionale del 2003.

Rametta invece non si rassegnò, e, come detto, mettendo insieme le esperienze fatte fino a quel punto inventò "Scacchi Tour" alla ricerca di ragazzi appassionati del gioco ma sfortunati perché senza circolo nella propria città. Subito ai due si aggiunse Flavio D'Alessandro, Arbitro Nazionale FSI, unico in Calabria con questo grado, pioniere nell'introduzione degli scacchi a scuola in Calabria insieme alla ex moglie Anna Mazza.

Ma non bastano tre volenterosi a spiegare il successo di Scacchi Tour. Ecco i veri protagonisti, i dirigenti scolastici delle scuole ospitanti, i professori La Rosa (Locri), Ferrari (Fuscaldo), Attinà (S. Eufemia d'Aspromonte), Pirillo (Praia a Mare). Presso le loro scuole un affiatato team di insegnanti da anni tiene vivo l'interesse dei giovani per gli scacchi. Grazie a costoro che operano nel completo anonimato, in alcune scuole i nostri giovani trovano una sana e pulita occasione di divertimento e socializzazione. Senza contare gli aspetti pedagocici del giuoco in sé, il quale, se preso seriamente, costringe il ragazzo desideroso di primeggiare alla concentrazione, all'analisi oggettiva della realtà, all'assunzione delle proprie responsabilità ed al rispetto dell'avversario. Si tratta di atteggiamenti mentali che potranno essere spesi con successo in ogni altra attività della vita quotidiana. Le statistiche ci mostrano che un bravo scacchista è quasi sempre un bravo studente, soprattutto nelle materie scientifiche. Ed è per questo che gli scacchi hanno facilmente fatto breccia nel mondo della scuola.

Ogni manifestazione scacchistica che si rispetti deve essere dotata di premi. Ad ogni tappa gli organizzatori hanno distribuito coppe e medaglie per tutti i partecipanti. Ma la finale di Rende, a cui hanno partecipato i milgiori di ciascuna tappa, è stata impreziosita da un premio offerto dal Comune di Cutro: due soggiorni gratuiti per i primi due classificati al prossimo torneo internazionale di Cutro del 23 aprile. E' quest'ultima oramai una tappa importantissima nel panorama scacchistico nazionale e l'amministrazione comunale di Cutro la cura da anni con passione e sacrifici.

Per il prossimo anno il trio D'Alessandro, Forlano e Rametta, promette una manifestazione ancora più interessante e l'estensione alla Basilicata. Infine Scacchi tour farà parte del circuito nazionale "Challenge Italia Giovani", curata dal milanese Walter Ravagnati, ed i ragazzi calabresi parteciperanno all'assegnazione di premi anche a livello nazionale ed avranno un punteggio Elo che li accompagnerà in ogni gara. Tramite questo punteggio, che si modificherà di partita in partita, ciascun giocatore può rendersi conto dei propri miglioramenti.

Come aiutare questi ragazzi a continuare sulla strada intrappresa quando non saranno più under 16? Questa è una domanda a cui il prossimo vertice della FSI, da eleggere il 18 maggio a Milano, dovrà farsi carico. Al momento il tutto avviene nella più completa indifferenza della FSI. Il tutto è affidato a scacchisti, da nord a sud, che pur essendo affiliati alla FSI devono operare al di fuori di essa se vogliono avere successo! Allo stato attuale sembra che alla federazione italiana interessi solo rilasciare tessere a 6 € l'una senza offrire alcunché. E' proprio questa tessera, secondo Rametta e Forlano, che ostacola la capillare diffusione del gioco.

Ma tessere a parte, è importante che i ragazzi abbiano anche un luogo di incontro al di fuori degli orari scolastici: il circolo. I costi di mantenimento di un circolo, affitto, tasse FSI ecc... non possono essere sostenute da ragazzini disoccupati. Ed è a questo punto che dovrebbero intervenire gli Enti pubblici facendosi carico delle spese iniziali di avviamento peraltro dell'ordine delle centinaia di euro e quindi non impossibili. Ma esistono amministratori intelligenti ed illuminati in Calabria? Cutro dovrà continuare ad essere un esempio inimitabile? Non ci rimane che sperare. Molti dei ragazzi coinvolti in Scacchi Tour hanno parenti che ricoprono importanti incarichi nelle amministrazioni comunali e provinciali. Chissà se alcuni di questi sapranno raccogliere il guanto della sfida lanciato da Scacchi Tour. Se ne avvantaggerà non solo lo scacchismo regionale, ma l'intera società calabrese.