INVITO Incontro a Roma |
Cari amici e compagni, il 4 marzo, a Roma nella sala della Provincia in via IV Novembre 119/A, Palazzo Valentini, dalle 9 alle 14, si terrà il forum degli ambientalisti rosso-verdi, per rilanciare una cultura e una pratica sociale ecologiste antiliberiste. In questi anni, in Italia e in Europa, si è affermato un ambientalismo istituzionalista, governativo, che ha fatto dellideologia dello sviluppo sostenibile la propria guida. Questo ambientalismo ha accettato le regole dellimpresa e commisura le politiche ambientaliste con i parametri del mercato: è limpresa a divenire il soggetto e sono i vincoli di mercato a definire lambito delle possibili scelte della politica ambientale. Questa politica ha fatto fallimento: il traffico, gli inquinamenti dellaria dellacqua dellelettromagnetismo; i disastri del territorio (e le speculazioni e la corruzione intorno a essi anche durante i governi di centrosinistra), la cementificazione e le grandi opere (dal Mose allo Stretto di Messina alle autostrade); lagricoltura sottoposta alle scelte del profitto e agli aiuti comunitari incapace perciò di soddisfare unalimentazione di qualità, minacciata dalle manipolazioni genetiche; una politica dei rifiuti che non li attacca a monte - nella fase di progettazione e produzioni delle merci - e a valle con la raccolta differenziata e il riciclaggio, tutto ciò dimostra che limpresa e il mercato non possono risolvere i problemi dei beni pubblici ambientali, che richiedono una lotta per produzioni alternative alle merci dellimpresa capitalistica. La globalizzazione, da tutti i governi (di centrodestra e di centrosinistra) e dallambientalismo mercato-dipendente, viene accettata come un destino ineluttabile: alle multinazionali e alle tecnocrazie internazionali viene affidato il compito di sanare le ferite ambientali, ma nessun problema è stato avviato a soluzione perché limpresa non vuole accollarsi i costi ambientali, che continuano a essere esternalizzati a carico delle collettività. Seattle, però, ha dimostrato che una coalizione arcobaleno è in movimento per non subire passivamente i processi di globalizzazione, e per rovesciare le politiche liberiste: si deve pensare e agire globalmente per tessere la rete del commercio equo e solidale, per fermare la desertificazione e per un uso non distruttivo delle risorse primarie - dallacqua alle fonti energetiche -, per unagricoltura ecocompatibile, per uneconomia in generale che esalti le risorse e le dimensioni locali. Lambientalismo è una critica pratica della produzione di merci e dello sfruttamento degli esseri umani e della natura e dei valori che ne sono alla base: la competizione e larricchimento, che portano a una logica di dominio e di guerra per controllare i flussi delle materie prime e degli scambi; è una critica della ragione commerciale che ha provocato un allargamento delle differenze sociale nei singoli paesi e tra Sud e Nord del mondo. La pace tra tutti gli esseri viventi e con la natura è il valore fondante dellambientalismo. Questi motivi ci hanno spinto a convocare il forum e a diffondere un documento - sottoscritto da decine di ambientalisti - in cui esponiamo più ampiamente le nostre ragioni e le nostre proposte di azione. Ci rivolgiamo a quanti, nelle associazioni comitati movimenti, sentono lurgenza di riqualificare - come movimento critico e antagonista del mercato - lambientalismo, ridotto a merce di scambio sul mercato politico. A Roma il 4 marzo liberamente potremo discutere e decidere la nostra impostazione culturale e politica e i modi di agire. F. Giovenale, R. Musacchio, G. Nebbia, F. Russo |