I cittadini soccombono se la politica promuove cemento e asfalto

Comunicato di Italia Nostra
ottobre 2000



I nostri amministratori lasceranno scadere un altro 'mai più'. Questa è la conseguenza della mancata difesa del suolo negli ultimi anni ha dichiarato Desideria Pasolini, presidente di Italia Nostra, di fronte alla catastrofe idro-geologica nel nord Italia.

Esprimiamo il più vivo cordoglio per le vittime della catastrofe. Tornano in mente, in queste ore, le centinaia di interventi e articoli di politici e amministratori a favore di nuove e 'indispensabili' grandi opere pubbliche, dal ponte sullo stretto di Messina all'autostrada Tirrenica, appena varata dal Ministro Nesi. Ce ne fosse stato uno a perorare la difesa del territorio, a ricordare le promesse fatte dopo i morti di Sarno e i disastri in Versilia, in Liguria e in Piemonte.

Questa sciagura evidenzia la necessità di ribaltare le priorità d'investimento nel nostro paese. Basta con il falso sviluppo dell'edilizia, basta con il cemento, l'asfalto: diamo vita a un gigantesco programma di grandi pulizie del territorio. Facciamolo subito, entro la primavera.

Quanto si è speso in Piemonte, dall'ultima alluvione, per contrastare il dissesto del territorio? Noi sottolineiamo solo che 1000 miliardi pubblici sono affluiti con uno schiocco di dita per preparare le Olimpiadi invernali a Torino. Altro cemento e altro asfalto. Mentre gli stanziamenti per la difesa del suolo raccolgono briciole: 1500 miliardi l'anno, al massimo, per tutta l'Italia, comprese le spese del personale dei Servizi Tecnici Nazionali.

 
<<<<<<<torna alla pagina precedente