Intervista
Beppe Grillo "Io, l'anti G8. Uno schow allo stadio con padre Zanotelli e Bocelli"
Il comico prepara una manifestazione per contestare il vertice.

di Mirco Mazzoli

 



"Banane scatenate" è il titolo del convegno organizzato per oggi da CTM-Altromercato, Centro Nuovo Modello di Sviluppo e Altreconomia.

La conferenza ruota sull'iniziativa di commercializzare banane prodotte nel rispetto del diritto dei lavoratori e quindi al di fuori del mertato controllato dalle multinazionali.

Al convegno è stato invitato anche Beppe Grillo. Il popolare comico ha raccolto l'appello degli organizzatori ma non ha potuto partecipare in questa intervista spiega perchè manifesterà contro i GB in programma il prossimo luglio a Genova.

- Beppe Grillo, oggi a Genova, l'Italia battezza le banane eque e solidali. La città che si prepara al G8 sembra sempre più sensibile alle ragioni di giustizia di chi vi si oppone.
"Già Sta venendo fuori in modo sempre più netto una nuova coscienza di giustizia, particolarmente nei giovani, a Genova e in tutta Italia. Delle banane solidali non so dire un granché, ma è evidente che questa importazione di frutti pagati il giusto preoccupa davvero le multinazionali Non per niente al Convegno pare siano presenti i loro legali. Quanto al G8, sto ( organizzando per giugno un incontro - spettacolo con padre Alex
ZanotellL Ci siamo incontrati nel  corso del suo passaggio in città il 5 ottobre. mi ha promesso che tornerà per l'occasione Sul bordo della mia piscina abbiamo parlato di  molte cose. Lui ha detto: "Dobbiamo fare qualcosa". "Intanto facciamoci un bagno", gli ho risposto".

- A cosa sta pensando, In concreto?
"Ad un grande palco diviso come  il mondo oggi, un 20 per cento destinato ai ricrhi ,colmo di tutti i nostri lussi, computer e telefonini e in mezzo io, un 8O per cento piena di rifiuti con al centro Alex. Poi due maxi schermi: sul mio le immagini delle brutture occidentali, su suo le ricchezze umane dell'Africa. Spero di poter fare tutto questo lo stadio Ferraris. Forse verrà Bocelli a cantare con noi".

Lei parla di economia, di giustizia, ma intanto accoglie ospiti in piscina...
"Vero. Io sono esponente dei ricchi, gente come Zanotelli del mondo povero. Cambiare non vuoi dire  impoverire me per arricchire lui ma ridistribuire la ricchezza di tutti. È un problema di giustizia e  di corretta politica".

E' cambiato qualcosa dopo tanti armi di discorsi di questo tipo?
"Sì e no. È ancora presto per sapere se sopravviveremo ai pochi gruppi economici superpotenti che si spartiscono quello che chiamano "il libero mercato" e sarà dura convertire le grandi catene di distribuzione delle merci. Tornando alle banane: per cambiare regime bisognerebbe consegnarle casa per casa, come l'olio Carli La gente è pigra, non va oltre ciò che trova sugli scaffali del supermercato. Ma, come ho già detto, molti altri stanno maturando una nuova coscienza, anche grazie al lavoro dell'equo e solidale".

- In questa parte matura, pero, non manca una frangia violenta, che rivendica diritti spaccando vetrine...
"Lo trova strano? Viviamo in una società che non comunica più e non lascia più comunicare. A chi vuole protestare non rimane che lanciare sassi. È il principio dell'Intifada. La nostra grande rovina è che ci hanno asfaltato le strade e non possiamo metterci a tirare paracarri. In certi casi preferisco la violenza all'ingiustizia: è solo l'unica forma di espressione che è rimasta ai più La violenza fa parte dell'uomo e quindi sta dentro anche al movimento di protesta di questi anni".

Parlava prima di corretta politica.
"E essenziale ricondurre la politica in termini di bene pubblico. Ma si guardi attorno: parlano di "marketing sociale", vogliono creare uno stato aziendale che vive su spot di tipo commerciale! Agghiacciante. Il futuro di questa politica, il nostro futuro è in mano ai creativi, sono loro che ci convinceranno che l'importante è "essere puliti dentro e fare tanta tin tin". Sarà un palcoscenico straordinario da calcare, almeno per il mio
lavoro. Per la società, ho i miei dubbi".

e-mail del 28 ottobre 2000
inviataci da Antonio Bruno, vice Presidente del Consiglio Comunale di Genova
Altro Polo - Sinistra Verde
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