Davide contro Golia: lotta contro le scorie radioattive. Una piccola associazione denuncia l'Alitalia per l'utilizzo di uranio radioattivo all'interno dei velivoli.


di Carlo Gubitosa associazione Peacelink



Il 18 gennaio scorso l'"Osservatorio Etico Ambientale", una piccola associazione romana, ha presentato presso la Pretura di Roma una durissima denuncia contro l'Alitalia spa, l'Agusta spa, e i responsabili degli aeroporti Leonardo da Vinci, Ciampino, Urbe e Pratica di Mare.

L'osservatorio ha denunciato l'utilizzo indiscriminato e incontrollato di Uranio impoverito (depleted uranium o Uranio 238) all'interno degli aerei civili, nonostante questo materiale sia notoriamente un elemento tossico e radioattivo in grado di provocare tumori e mutazioni genetiche.

Oltre alle compagnie aeree, sono stati tirati in ballo anche i responsabili di alcuni aeroporti, che (stando a quanto afferma la denuncia) sarebbero colpevoli di negligenza per aver autorizzato il transito degli aerei carichi di materiale radioattivo nonostante fossero perfettamente al corrente della pericolosita' del "ripieno all'Uranio" dei velivoli.

Nella denuncia sono evidenziati anche altri risvolti inquietanti della "Uranio Connection". Ad esempio, le polizze assicurative delle Compagnie di Assicurazione dell'Alitalia, Generali ed Assitalia, escludono dalla loro copertura assicurativa i rischi di contaminazione o avvelenamento legati ad eventuali incendi delle parti in Uranio dei velivoli.

Nonostante l'Alitalia abbia nella propria flotta svariati velivoli contenenti Uranio 238, attualmente non esistono piani di evacuazione o di decontaminazione contro l'irraggiamento da questo tipo di materiale radioattivo. Anche la Agusta, azienda del gruppo Finmeccanica, fabbrica in Italia un elicottero per uso civile che contiene nelle sue pale ben 13 chili di Uranio 238, il modello B412A.

Della faccenda si e' occupata anche la trasmissione "Report" di Rai 3, che nella puntata del 19 dicembre '99 ha intervistato Silvano Manera del Servizio Sicurezza Alitalia e Benedetto Marasa, Direttore dei Servizi Tecnici dell'Ente Nazionale Aviazione civile. Stando alle informazioni e alle dichiarazioni emerse nel corso del programma, e' possibile che i responsabili degli Aeroporti Leonardo da Vinci, Ciampino, Urbe e Pratica di Mare, successivamente denunciati dall'"Osservatorio Etico Ambientale", possano essere perfettamente a conoscenza dell'utilizzo e della pericolosita' dell'Uranio impoverito, permettendo ugualmente all'Alitalia e ad altre compagnie di far circolare i "voli all'uranio" sulle proprie piste.

Nonostante questa denuncia contro l'utilizzo dell'uranio impoverito, tonnellate su tonnellate di scorie radioattive continuano a svolazzare sulle nostre teste in barba alla legge 1860 del 31/12/1962, che regolamenta l'"impiego pacifico dell'energia nucleare", e al Decreto Legislativo n.230 del 17/3/1995 (attuazione delle Direttive Euratom in materia di radiazioni ionizzanti), due norme che prevedono strettissimi controlli sulla produzione, importazione, esportazione, trattamento, impiego, commercio, detenzione, deposito, trasporto, cessazione della detenzione, raccolta e smaltimento di materie radioattive e regolano qualsiasi altra attivita' o situazione correlata che comporti un rischio significativo derivante dalle radiazioni.

Un'altra legge dello stato palesemente violata dalle politiche delle grandi compagnie aeree e' la legge n.704 del 7/8/1982, con cui l'Italia ha ratificato la Convenzione Internazionale sulla protezione fisica dei materiali nucleari. Nel testo della convenzione si indica espressamente che l'Uranio 238 e' da intendersi a tutti gli effetti come un materiale nucleare (art.1), e si stabilisce che l'Uranio impoverito e altri tipi di materiali radioattivi devono essere immagazzinati all'interno di una zona costantemente sorvegliata da guardie e dispositivi elettronici, circondata da una barriera fisica con un numero limitato di punti di accesso adeguatamente controllati (allegato 1). A chi verrebbe mai in mente di sorvegliare le ali di un aereo con guardie e dispositivi elettronici ?

Per gettare altra benzina sul fuoco, il 9 marzo l'"Osservatorio Etico Ambientale" ha presentato una memoria integrativa alla denuncia di gennaio, aggiungendo all'elenco delle leggi che sarebbero state violate da Alitalia e Agusta anche gli articoli 432 e 679 del codice penale, che puniscono rispettivamente gli "Attentati alla sicurezza dei trasporti" e la  "Omessa denuncia di materie esplodenti"

Per informazioni :
Osservatorio Etico Ambientale - Danica Razlag
razlag@usa.net

e-mail del 13 luglio 2000 
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