Sinistra Piave - Piano Provinciale Rifiuti

di Guido Zentile e Irene



La Provincia di Treviso e la Regione Veneto, al contrario di quello che è prescritto dalle normative vigenti sullo smaltimento dei rifiuti intendono costruire un impianto del secco bio-stabilizzato, o meglio di una discarica (come minimo decennale, secondo le disposizioni del piano provinciale sullo smaltimento dei rifiuti).

Trattasi di un impianto a "tecnologia avanzata" che separi dal secco tutto ciò che è reciclabile e il rimanente umido (non reciclabile) va imballato su celofan e depositato in una discarica di 50.000 mq. per una profondità di 7 mt. e una sopra elevazione d'altrettanti metri. Una discarica con una capacità di 284 tonnellate per giorno. Più di 50 camion, che attraverseranno la Sinistra Piave: da Miane al comune di Chiarano. Una discarica che avrà il suo completamento con un mega termodistruttore, da costruirsi nel sito adiacente (nel comune di Motta di Livenza). Una discarica che coinvolge ben 44 comuni del Vittoriese, del Coneglianese, parte del Bellunese e naturalmente dell’Opitergino.

Il piano provinciale prevede che la discarica nel 2005, abbia una capienza di due milioni di metri cubi con impianto di incenerimento.

Un impianto simile a quello di Prato (per quanto riguarda la discarica e la separazione del secco), che guarda caso è stato costruito contro il parere delle cittadinanze di quei luoghi e in una vallata isolata. Questo invece è costruito a circa 1500 mt. dal centro del paese di Chiarano, con capannoni industriali (dove si attuerà teoricamente la separazione del secco) a 30 mt. dalla strada e con un minimo di 150 mt. e un massimo di 300 mt. dalle abitazioni. In zona a viti doc, attaccata ad un noceto di 27.500 mq..

Invece l’impianto è simile a quello di Brescia per quanto riguarda l’incenerimento.

Un impianto costruito su un’area di 170.000 mq. circa (ex-base Nato, ove erano stati depositati le testate nucleari difettose dei famosi missili Cruis).

E tutto questo sembra possa essere realizzato grazie ai contributi dei fondi strutturali della Comunità Europea (Gal n.5-Leader II) elusivamente ottenuti dal CIT (Consorzio di Igiene Territoriale) per un progetto riguardante la realizzazione di una campagna scolastica di sensibilizzazione e educazione ambientale. Nonché per l’esecuzione di un progetto per l’utilizzo agronomico del compost proveniente dalla frazione organica dei rifiuti urbani.

La costruzione dell’impianto sta in un disegno ancor più grande, architettato dal Piano Regionale sullo smaltimento dei rifiuti che include anche un potenziamento degli altri inceneritori del Veneto (Fusina, Rovigo, Schio, Verona) con terze linee e discariche da disseminare in tutto il territorio, oltre alla costruzione degli inceneritori di Vicenza e Motta di Livenza. Discariche ed inceneritori che non sono necessarie in quanto già il Veneto importa RSU e assimilabili industriali, che servono per rendere remunerative le discariche e gli inceneritori esistenti.

E’ nato un comitato contro la discarica che ha coinvolto non solo i cittadini del comune di Chiarano bensì quelli degli altri 14 comuni della zona Opitergino-Mottense. Questo comitato insieme all’amministrazione si stanno opponendo con tutta la loro forza contro questa mossa speculativa che non aiuterebbe certo l’ambiente, bensì chi non vuole trovare una soluzione e scarica il "barile" al solito modo, sui cittadini. Il PRC che con alcuni compagni aderisce a tale comitato non a livello politico, ma come cittadini interessati alla tutela dell’ambiente non vuole che tale mega impianto "innovativo" sia fatto nei comuni di Chiarano e Motta di Livenza come non deve essere costruito in nessun altro posto.

Il problema dei rifiuti va risolto all’origine, non certo in questo modo il quale è di comodo solo a qualcuno che non vuole trovare una soluzione e che vuole speculare sopra la vita, il benessere dei cittadini e dell’ambiente.

Guido e Irene

PS: se qualcuno ci può inviare qualche notizia sull’impianto di Prato, del tipo se è entrato in funzione e quali problemi da alla popolazione; l’aiuto sarebbe gradito.

e-mail del 15 marzo 2000
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