Biotecnologie? Ribellarsi è naturale! Seminario al Leoncavallo in preparazione di TeBio



Avete paura che un pomodoro transgenico a cui è stato aggiunto un gene di salmone risalga il fiume della vostra città e vi mangi la canna da pesca?
Temete che un controllore dell’ATM geneticamente modificato vi agguanti con una proboscide e vi divori perché vi ha trovato sprovvisti di regolare biglietto?
Vi chiedete ogni mattina se il latte che bevete a colazione provenga veramente da una semplice mucca o se piuttosto sia stato munto da anni di ricerche di laboratorio e milioni di dollari di investimenti?

BENVENUTI NEL SECOLO BIOTECH!
Il secolo delle multinazionali, della new economy e dell’agrobusiness. Il secolo della privatizzazione della terra, dell’acqua, delle foreste; delle conoscenze che per secoli sono state socializzate e hanno garantito gratuitamente la vita dei popoli, e che oggi sono impacchettate e vendute sul mercato globale.
Oggi il 70% del commercio mondiale, l’80% degli investimenti stranieri, il 30% dell’economia mondiale sono controllati da quattro multinazionali, che impongono il potere del Nord sul Sud del mondo.
Attraverso trattati internazionali, stipulati dai governi sotto la pressione della Banca Mondiale, del FMI, dell’OMC, e degli altri organismi sovranazionali non controllabili democraticamente, i signori della terra abbattono le frontiere proclamando la libera circolazione del denaro, ed erigono fortezze per gli individui (come l’Europa di Shengen, e la rete elettrificata che divide gli Usa dal Messico), degradando le donne e gli uomini in viaggio da sempre, i migranti, allo stato di non-persone escluse da ogni diritto.
In questo quadro, le biotecnologie si inseriscono come strumento perfetto della politica neoliberista: nel settore agricolo, le manipolazioni genetiche dei semi, operate dalle multinazionali agrochimiche, consentono di aumentare la resistenza e la produttività delle coltivazioni, con l’uso di appositi pesticidi prodotti dalle stesse multinazionali. Ciò significa che i contadini più poveri, per reggere alla concorrenza, sono costretti a comprare tutti gli anni semi e pesticidi, magari ipotecando le loro poche terre e perdendo conoscenze tradizionali e patrimoni naturali compatibili con l'equilibrio ambientale. Anche la nascita di specie sempre nuove per l'evoluzione naturale del patrimonio genetico (la biodiversità) sta morendo per la standardizzazione in laboratorio del DNA.
Di pochi giorni fa è la notizia che è stata effettuata la mappatura completa del codice genetico umano da parte di un laboratorio scientifico americano PRIVATO. Nel migliore dei casi questo andrà ad alimentare la già subdola “guerra dei brevetti”, ma cosa succederà nel peggiore?

OGM: RIBELLARSI E’ NATURALE
Le conseguenze dell’inquinamento da parte degli organismi geneticamente modificati (OGM) sugli ecosistemi naturali della terra non sono ancora stati accertati, così come non si sa che effetti provocherà sugli esseri umani il consumo di alimenti a base di OGM. Non può bastare una semplice invisibile etichetta per spiegare ai consumatori cosa significano le manipolazioni genetiche e le ripercussioni che queste hanno sulla gestione dell’economia mondiale.

Per imparare a sopravvivere e incominciare a combattere nella giungla transgenica quotidiana; In vista della fiera-mercato sulle biotecnologie TEBIO (Genova,  24-26 maggio) che sarà “ trampolino di lancio europeo per il biotech su scala industriale”;

L’Associazione Ya Basta!, il C.S. Leoncavallo, il Collettivo degli Studenti di Sociologia, la R.A.S.C. vi invitano a partecipare a:
SEMINARIO SULLE BIOTECNOLOGIE

- Giovedì 4/5, ore 21.30
OGM: Dal laboratorio al campo al piatto. Cosa sono gli OGM; quali sono le leggi che permettono le manipolazioni genetiche; come costruire una “sicurezza alimentare” che tuteli il consumatore.
Relatori: Yuri Castelfranchi, giornalista scientifico Giorgio Diaferia, VAS (Verdi Ambiente e Società)

- Giovedì 11/5, ore 21.30
BIOTECHBUSINESS: Come le multinazionali si spartiscono il DNA della terra Intrecci tra politiche economiche delle multinazionali e biotecnologie; gli effetti dell’agrobusiness sul Sud del mondo.
Relatori: Marina Ponti, MANITESE Simonetta Lorigliola, CTM Un rappresentante di Assobiotec  (associazione delle aziende che utilizzano le biotecnologie)

- Giovedì 18/5, ore 21.30
LE AZIONI: Disobbedisci, boicotta e progetta. Dalle azioni di boicottaggio quotidiano verso prodotti alimentari che contengono OGM, alla “cremazione” dei campi di riso transgenico da parte dei movimenti contadini indiani; una nuova Seattle a Genova?
Relatori: Greenpeace Italia Prof. Nanjunda Swami, Presidente dell’associazione dei contadini sello stato del Karnataka (KRSS)
Associazione Ya Basta! Centro Sociale Leocavallo
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al Centro Sociale Leoncavallo
Via Watteau,7 – MILANO,
t. 026705185,
yabasta@tin.it  csleo@tiscalinet.it

e-mail del 21 aprile 2000 da:
Leoncavallo
csleo@tin.it
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