L'occupazione
è il problema più grave per i giovani in Italia.
l
dati recenti dimostrano che la disoccupazione giovanile raggiunge livelli
dall'agenzia
statistica europea, i giovani senza lavoro sono attualmente il 32, 1%: non c'è
Paese con un dato più
allarmante in tutta l'Unione Europea. La situazione è persino più grave nelle regioni del Centro-Sud, in cui il livello di
disoccupazione aumenta paurosamente.
Non è più il momento di santificare la concertazione, le rivendicazioni corporative: il 'nuovo' patto sociale proposto dalla
Sinistra ha già fallito: serve subito un'alternativa valida, che tenga anche conto delle particolarità della disoccupazione nel
Meridione. Se da un lato lo Stato favorisce il lavoro nero attraverso la propria burocrazia ed una pressione fiscale
insostenibile, dall'altro cerca di occupare i giovani con lavori socialmente in-utili e diffondendo la malattia assistenzialista. Mai
come
ora è necessario parlare di libertà nel lavoro.
Sono diverse le soluzioni da adottare, ma non si può fare nulla senza la volontà di cambiare, di rompere il sistema corporativo
della contrattazione, di uscire dal meccanismo perverso che, per garantire i privilegi di pochi lavoratori, esclude i giovani dal
mercato del lavoro. Non è più il tempo del monopolio sindacale sulla società: i risultati di quel sistema sono oggi sulle spalle di
tanti
ragazzi e ragazze senza un lavoro, e con poche prospettive.
Il Coordinamento Provinciale avverte poi la forte esigenza di formare la nuova classe dirigente del futuro, pronta ad affrontare
con competenza e preparazione i molteplici problemi che la Politica pone.
Per questo è tra i nostri principali obiettivi quello dell'attivazione di un corso di formazione politica oltre che di comunicazione
verbale.