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[ Pasquale Mascia ...

 

  (1968) si è diplomato presso la scuola civica di fotografia di Milano. Ha all'attivo una personale (Calabrolucane & Cusanolabile, Cusano Milanino, 1997, con una presentazione di Giovanni Chiaramonte) e diverse collettive. Unisce all'amore per la fotografia quello per il cinema, e al rapporto tra le due discipline nella Hollywood classica ha dedicato la propria tesi di laurea. (I.U.L.M Milano, 2000)

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provvisorietà e rivelazione

Gli spazi metropolitani dal mutamento continuo - quelli sottoposti a radicali trasformazioni architettoniche - quali nuove e mutevoli estensioni fisiche e mentali della città sono soggetto privilegiato della Fotografia: l'atto del fotografo ritaglia nella provvisorietà degli elementi, infinitesimi di un tempo vorticoso, tessere di un'inebriante mescolanza di codici. Il processo fotografico ha in sé, poi, una precisa connotazione epifanica: l'immagine viene rivelata chimicamente e rivela allo sguardo rapporti tra gli oggetti di cui solo la tensione della "messa in quadro" può essere latrice. In un processo che solo apparentemente documenta, ma che in realtà trasfigura, il bianco e nero - nella riduzione/esaltazione dei colori del reale verso una gamma di grigi - concede potenza alle immagini. Il fotografo, che sceglie di godere e soffrire allo stesso tempo di questo sguardo, esercita un atto di interpretazione fondamentale, che riscatta le "brutture" e la "desolazione" degli scenari urbani nell'emozione di un eloquio continuamente rinnovato, ma anche nel senso di perdita inevitabile che li distingue. I profondi mutamenti nel paesaggio della Bicocca lanciano messaggi nel rimando continuo delle forme, nella giustapposizione - fino alla perdita del senso primo per un significato più enigmatico - dei cartelloni pubblicitari come delle semplici indicazioni stradali. Le linee degli edifici si sovrappongono in un contrasto che è anche percorso storico dei luoghi, o lasciano avanzare prepotentemente gli elementi temporanei relegando a quinta scenica le forme stabili del territorio. E si percorrono le vie come sentieri di un paesaggio fantastico.