RISORSE NATURALI ED ECONOMIA - L'AGRICOLTURA


Il Brasile è uno degli Stati più ricchi di risorse naturali del mondo, ma la maggior parte della sua popolazione vive in condizioni di povertà e di miseria. Gli squilibri sociali e le differenze di reddito tra i vari strati della popolazione sono evidenti e rappresentano uno dei problemi più gravi di questo Paese. Altri problemi sono causati dalle dimensioni stesse del territorio brasiliano: distanze enormi separano i centri, la popolazione non è distribuita omogeneamente, zone molto ampie sono ancora ignote ed il loro sfruttamento è al centro di controversie e dibattiti internazionali.Il Brasile è l'emblema dei contrasti : enormi problemi convivono con forti spinte progressiste. Nel settore agricolo la situazione è la medesima di quella sociale e politica: problemi agrari e produzioni in rapido aumento. si distribuiscono sul medesimo territorio. Il 40% della superficie agricola è in mano a pochi proprietari latifondisti, i quali non solo la sottoutilizzano, ma sottopagano.i coloni che la lavorano. 1 piccoli proprietari non godono di una situazione migliore: gli arretrati mezzi agricoli di cui dispongono e le ridotte dimensioni delle aziende non consentono loro di instaurare colture produttive ed economicamente remunerative. In questo stato di cose non solo i salari dei lavoratori sono sempre bassi e insufficienti, ma anche i terreni offrono scarsi rendimenti, accentuando il divario tra agricoltura e allevamento. La complessità del problema fondiario non è mai stata sottovalutata dal governo brasiliano: il golpe del 1964 per il controllo del Paese da parte dei militari affondava le radici proprio in queste vicende economiche.



Eppure molto rimane ancora da fare: le misure economiche, (ad esempio l'espropriazione delle terre), che per legge dovrebbero essere applicate, non vengono quasi mai attuate. I poveri sono il ceto sociale su cui maggiormente grava non solo il peso fiscale, ma anche la confusa azione governativa. Se infatti lo Stato obbliga le aziende ad aumentare i salari ed a fornire maggiori garanzie sociali, queste misure si concretizzano in licenziamenti in massa di operai che, senza lavoro, vanno ad affollare le periferie delle città. Il Brasile può risollevarsi da questa situazione negativa poiché dispone, a differenza di altri Paesi del Terzo Mondo, di molte risorse e, soprattutto, di ampi spazi disordinatamente sfruttati o addirittura ancora ignorati. Mentre il territorio di Nord- Est, con la ricca regione costiera, è l'area della canna da zucchero e delle palme da cocco, del tabacco, del cotone e del cacao, quello di Nord- Ovest è il regno del riso, mentre la zona meridionale è occupata dalle grandi praterie. Se la zona di Sud- Est è il "triangolo industriale" del Paese (San Paolo, Rio de Janeiro, Belo Horizonte), nel Nord del Brasile si nasconde il tesoro della Nazione. La foresta amazzonica, infatti, con il suo legname e le riserve del sottosuolo costituisce, forse, il Paese dell'avvenire. Forse, poiché le potenzialità di questa terra sono, a tutt'oggi, sfruttate malamente dai Brasiliani (e indirettamente dalle multinazionali) che stanno degradando (irrimediabilmente?) questa ricchezza naturale.