L’ordinamento dello stato

Il Messico è una Repubblica federale presidenziale, composta da 29 Stati, ciascuno con un proprio governatore ed una propria Assemblea, da un Distretto federale e da 2 Territori, troppo scarsamente popolati per poter essere Stati federali. Il Congresso, articolato in due Camere, esercita il potere legislativo. Al Presidente della Repubblica, che è anche Capo del Governo, spetta il potere esecutivo. Nel 1993, insieme a Canada e Stati Uniti, il Messico ha dato vita al NAFTA, l'associazione per il libero commercio del Nordamerica.



Popolazione e città

La geografia umana del Messico ha le sue prime basi nell'organizzazione territoriale creata dagli antichi Atzechi. Questi avevano la loro capitale a Tenochtitlan, in quella che è oggi la capitale del paese; e così strade e centri che ruotano intorno alla capitale sì sono modellati sull'antico tessuto della civiltà precolombiana. Di elevata altitudine e quindi a clima temperato, questa regione è rimasta come in passato la parte più popolosa del paese. Ma profonde trasformazioni si sono avute con la conquista spagnola e ciò in funzione delle varie forme di sfruttamento. Tra queste s'impose subito l'allevamento del bestiame, in rapporto al quale sorsero le prime grandi haciendas su terre vastissime assegnate agli encomenderos, i latifondisti spagnoli. Ancora più determinante fu lo sfruttamento minerario che arricchì il paese in modo prodigioso, facendo nascere nuove e belle città. Già alla fine del secolo XVII esistevano in Messico 35 vivaci città cui facevano capo vari centri minori. Si ebbe nel contempo la formazione dell'uomo ispano-messicano, nato da un meticciamento sempre più profondo ed esteso, benché si conservassero ampie zone, specialmente nel nord, di intatta popolazione india. Nell'epoca coloniale, la prosperità economica contribuì a far aumentare soprattutto la popolazione bianca e meticcia, mentre gli indios si riducevano, sterminati dalle epidemie. Il Messico, grande circa 6 volte l'Italia ha oggi una popolazione di oltre 82 milioni di abitanti (42 abitanti/kmq). Questa popolazione è in rapido accrescimento a causa dell'elevata natalità specie nelle campagne. La sua distribuzione sul territorio è squilibrata: la densità è maggiore nella regione dell'Anáhuac (50 abitanti/kmq) a causa del forte urbanesimo e minore nel sud (5-10 abitanti/kmq) per la scarsa valorizzazione delle terre. Questa popolazione che fino a mezzo secolo fa era considerata in grandissima parte rurale, oggi è urbanizzata per circa il 67 per cento. I contadini vivono nei pueblos, villaggi che mantengono un aspetto pittoresco ma anche povero. Il resto della popolazione vive nelle città che si addensano soprattutto nell'Altopiano Centrale, grazie al clima temperato e alla maggiore concentrazione di attività produttive. Un particolare cenno merita la capitale, Città di Messico (il cui agglomerato urbano detiene il primato dell'America Latina), che ospita da sola circa un quinto dell'intera popolazione messicana. Sulla capitale vedi : “Città del Messico, la metropoli più popolosa del mondo”.

Guadalajara (2 245 000 abitanti) è la seconda città messicana per importanza economica. Il suo apparato industriale è assai diversificato. Particolare rilevanza hanno le distillerie di tequila, la bevanda nazionale.

Monterrey (1 917 000 abitanti), quasi ai confini con gli Stati Uniti, è importante centro siderurgico.

Puebla de Zaragoza (836 000 abitanti) è posta a 2 162 m di altitudine ed è celebre per la sua architettura di tipo coloniale.

Veracruz (306 000 abitanti) è il maggior porto dei Messico.

Di notevole interesse culturale sono Teotihuacan, Azcapotzalco, Chichén ltza, per i resti delle civiltà precolombiane.

Esercitano un forte richiamo turistico anche i centri balneari, come Acapulco o Cancun.