Il territorio

Stato dell'America Latina, il Messico confina a Nord con gli Stati Uniti, a Sud con Belize e Guatemala; è bagnato ad Ovest e Sud-Ovest dall'Oceano Pacifico e si affaccia ad Est sul Golfo del Messico. Il suo territorio, esteso quasi sei volte e mezza quello dell'Italia, è caratterizzato da un'altitudine media elevata (1000 m) e dalla presenza di numerose catene montuose e di imponenti vulcani. Nonostante la vicinanza e l'influenza degli Stati Uniti, il Messico è un tipico Paese latino-americano. La dominazione spagnola ha lasciato un'impronta profonda, senza tuttavia cancellare la cultura degli Amerindi, derivata dalle civiltà precolombiane dei Maya, dei Toltechi e degli Aztechi, fiorite in questa regione. La popolazione, costituita prevalentemente da Meticci e da Amerindi, ha un tasso d'incremento naturale tra i più elevati dei Mondo così da essersi quintuplicata in poco più di cinquant'anni. Il processo di urbanizzazione molto intenso ha determinato una crescita rapida e disordinata delle maggiori città, come la capitale, che è un esempio di esplosione urbana. Paese tra i più importanti dell'America Latina, il Messico è riuscito, nel secondo dopoguerra, a rafforzare notevolmente le proprie strutture produttive e ad attuare, in parte, la riforma agraria e la nazionalizzazione di vari settori. Ciononostante presenta notevoli squilibri socio- economici e situazioni di grande arretratezza e povertà. Il processo di democratizzazione, ostacolato dal permanere di oligarchie economiche, procede tra notevoli difficoltà e frequenti sono gli scontri ed i disordini a sfondo socio- politico. Drammatica è la condizione di vita degli Indios in certe aree, come nello Stato del Chiapas, esteso come la Baviera e controllato da una trentina di famiglie di proprietari terrieri che hanno monopolizzato il potere. Contro la povertà, l'ingiustizia e lo sfruttamento si è scatenata la rivolta armata zapatista.



Il territorio dei Messico, compreso tra gli Stati Uniti a Nord, il Guatemala e il Belize a Sud-Est, è bagnato dalle acque dell'Oceano Pacifico e del Golfo del Messico ed è percorso, in senso Nord-Sud, da catene montuose, le sierre, che racchiudono l'Altopiano Centrale : la Sierra Madre Orientale, la Sierra Madre Occidentale e la Sierra Madre del Sud. La maggior parte del territorio (all'incirca i 4/5) ha un'altitudine superiore a 1000 m s.l.m. Tra il 19 e il 20 parallelo di latitudine Nord si innalza un poderoso apparato di vulcani, tutti di notevole altezza. I più elevati sono l'Orizaba (5700 m) e il Popocatépetl (5 452 m). Fanno parte del territorio messicano anche la Penisola di California, arida e semidesertica, e la Penisola dello Yucatan, una piatta ed arida distesa di suoli calcarei, che si protende tra il Golfo del Messico e il Mar Caribico. 1 fiumi sono piuttosto scarsi; i più importanti sono il Rio Bravo del Norte, che per lungo tratto segna il confine con gli Stati Uniti e sbocca con il Rio Panuco nel Golfo del Messico, e il Colorado, proveniente dall'altopiano omonimo, che si getta nel Golfo di California.



Benché buona parte dei territorio del Messico sia posta nella fascia tropicale, l'altitudine diversa determina una notevole varietà di situazioni climatiche; a tale fattore si aggiunge anche la disposizione del sistema montuoso, che impedisce l'afflusso dei venti umidi provenienti dall'Oceano negli altipiani interni. Steppa e vegetazione xerofila caratterizzano la costa del Pacifico, gli altipiani interni e la Penisola della California; il clima è molto caldo e le piogge raggiungono minimi di 50-60 mm all'anno. Il versante Est della Sierra Madre Orientale è scarso di vegetazione nel troncone settentrionale che presenta un clima di tipo tropicale, con temperature massime di 40 °C; quello meridionale è caratterizzato da forte umidità ed è ricco di rigogliose foreste d'essenze pregiate; qui la piovosità è assai elevata: si raggiungono anche i 3000 mm annui. L'Altopiano Centrale dei Messico, attraversato da Est ad Ovest dall'ampio tavolato della Meseta, ha un clima abbastanza umido (da 500 a 1000 mm di pioggia all'anno); le temperature e le colture variano in rapporto all'altitudine. Fino a 1 000 m di altezza, nelle cosiddette terras calientes (terre calde) si coltivano prodotti tropicali: manghi, canna da zucchero, cotone, caffè, banane. Nelle tierras tempiadas (terre temperate dai 1 000 ai 2 500 m) il clima temperato è favorevole ad una produzione agricola varia e agli insediamenti: è infatti la fascia in cui si addensa la popolazione. Nelle successive tierras frias (terre fredde), oltre i 2 500 m, si hanno temperature sempre più basse ed una vegetazione costituita da conifere e da praterie.