Benares, la città santa

Benares (Varanasi in lingua hindi) è la più antica città santa dell'India e in essa si celebrano più feste religiose di quanti sono i giorni dell’anno. Le sponde dei Gange (su cui si affaccia la città) sono percorse da 6 km di ghat (gradinate) dalle quali scendono nelle acque, per immergervisi, milioni di pellegrini ogni anno. Almeno una volta nella vita ogni indù deve recarsi a Benares per compiere la purificazione nelle acque del Gange. Esso è, infatti, come si dice in una leggenda, il Cielo sceso sulla Terra: fare un bagno nel Gange, significa fare un bagno nel Cielo. Secondo una leggenda gli dei accolsero le preghiere del re Bhagiratha, il quale ottenne che il Gange celeste (la Via Lattea) scendesse sulla Terra inaridita per fecondarla. Il dio Shiva ricevette nella sua fluente capigliatura le onde del Gange che scesero dall' Himalaya e si estesero nella pianura, eliminando ogni impurità e ridando vita alla Terra. Ma, al di là del mito, il Gange, è conosciuto da oltre 2000 anni in Occidente: Alessandro Magno lo ritenne l'estremo confine del mondo; i classici latini lo citarono nelle loro opere e lo stesso Dante lo ricordò nella Divina Commedia. Il centro religioso e il luogo più famoso della città di Benares è il Dasasvamedha Ghat, la grande scalinata che scende verso il fiume. Nei pressi della scalinata sorgono 692 templi, quasi la metà dei 1500 templi che si trovano nella città. Il perimetro della città misura 58 km e i fedeli lo percorrono a piedi in sei tappe, ciascuna della durata di un giorno. Trovare la morte mentre si è impegnati in questa impresa, è considerata una grande fortuna. Nel corso della visita alla città santa, i pellegrini elargiscono anche forti somme di denaro per opere di carità. All’alba si bagnano nelle acque del Gange e alla sera accendono lumini su barchette fatte di foglie e le abbandonano alla corrente, come simbolo delle preghiere innalzate al cielo.



Il Gange nasce a 4.500 m s.m. da una caverna ghiacciata 'La bocca della mucca' situata nel versante meridionale della catena dell'Himalaya e scorre verso sud-ovest impetuoso, incassato tra gole profonde. Prima di Hardwar le sue acque si uniscono a quelle dell'Alaknanda, affluente di sinistra, importante collettore delle acque dei ghiacciai himalayani. Da qui il fiume, che ha ormai raggiunto la pianura, diventa navigabile e compie un'ampia curva, con direzione sud-sud-est, che si concluderà a Benares. Tra Kanpur e Patna riceve i più importanti affluenti, ricchi delle acque dell'Himalaya. Il fiume prosegue quindi in direzione est sino al grandioso delta che occupa una superficie di 45.000 kmq e che si divide in numerosi rami, il più orientale dei quali riceve le acque del Brahmaputra, mentre quello più a ovest bagna Calcutta. A Benares non di rado si possono vedere pellegrini che, con atto di grande fede, bevono senza danni l’acqua del fiume dove altri pellegrini fanno bagni purificatori e in cui versano le ceneri dei morti.