TRASPORTI

Non vi è dubbio alcuno che l'attuale sistema di trasporti rappresenti, per la Sardegna, uno dei vincoli più gravosi per lo sviluppo della Regione.

I costi dei trasporti, di fatto, pongono fuori mercato gran parte delle produzioni regionali e gravano sull'importazione di materie prime e semilavorati con costi aggiuntivi rispetto al resto della nazione. Occorre pertanto predisporre strategie per neutralizzare i vincoli costituiti da tale "non splendido isolamento" rivedendo tutto il piano regionale dei trasporti; per cui l'Amministrazione Regionale con una prassi inusuale ed inefficiente ha affidato a due organismi diversi l'incarico: Università - trasporto passeggeri; PTM trasporto merci.

Non esiste una programmazione organica e razionale che definisca uno dei più gravi problemi della Sardegna, ovvero la mancanza di continuità territoriale. Per quanto attiene il settore marittimo il progetto di corridoio Sardegna-Continente comprenderà la definizione del ruolo dei porti, il completamento delle infrastrutture separate per merci e passeggeri, sistemi moderni di accesso alle navi, stazioni marittime, infrastrutture per favorire quella che si definisce, in termine tecnico, intermodalità con i mezzi di trasporto terrestri.

Perché tutto ciò non è stato realizzato ?

Perché non sono state definite tariffe conformi alle esigenze di continuità territoriale definendo linee protette ?

II trasporto aereo, che oggi si presenta ad un livello di efficienza superiore a quello portuale, prevede invece interventi urgenti rivolti alla sicurezza ed ai sistemi di assistenza al volo. Nel settore del trasporto marittimo, muovo una critica alla pessima qualità dei servizi offerti dalla compagnia di bandiera che detiene il monopolio per molte rotte; linee sovvenzionate dalla Regione.

Se proviamo a pensare ad un viaggio di piacere, ma anche di lavoro, di studio, etc, possiamo solo ricordare le cabine - loculi maleodoranti, sudicie, prive di servizi; una vergogna per la dignità dei Sardi.

Per quanto riguarda il settore stradale e ferroviario, occorre completare la rete fondamentale con un nuovo assetto di tipo autostradale a cui deve competere la funzione di collegamento tra i principali centri urbani ed i poli di traffico con il Continente; soprattutto un collegamento tra il capoluogo e il Sarrabus e l'Ogliastra oggi fortemente penalizzati ed emarginati ad est e con il tratto turistico costiero Cagliari-Pula ad ovest e Cagliari Villasimius ad est, pericolosi e caotici. Occorre rivedere tutta la politica delle strade ferrate.

Soprattutto la sistemazione della Carlo Felice, propriamente definita "autostrada della morte".


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