Editoriale Luglio / agosto

Il Consiglio Comunale di La Maddalena "sfiducia" e "diffida" il Comitato di Gestione del parco ad emettere qualsiasi altro provvedimento non concordato con lo stesso Consiglio.

Finalmente un atto di coraggio ! Qualche giorno, dopo l'ennesima prevaricazione da parte dei "signori" dell'Ente parco (la chiusura della spiaggia rosa a Budelli), il Consiglio Comunale di La Maddalena, unico organo legittimato dal consenso popolare al governo del territorio, ha sfiduciato l'intero Comitato di gestione del Parco dell'arcipelago, ha chiesto la sostituzione del Presidente con il Sindaco pro-tempore di La Maddalena ed ha "diffidato" il comitato stesso ad emettere qualsiasi altro atto <<non concordato con il Consiglio Comunale>>.
Non posso che esprimere la mia soddisfazione per quanto è avvenuto nell'aula consiliare : finalmente,dopo tanto tempo, ho rivisto l'orgoglio degli isolani nostri padri !

Vi invito a leggere i resoconti della stampa regionale che hanno messo la notizia in prima pagina a testimonianza dell'importanza e dell'eccezionalità dell' evento.

Arrivederci a settembre e ........buone vacanze a tutti !

new_animROSSA.gif (1312 byte) Articolo de "L'Unione Sarda"

Clamoroso atto di sfiducia del Consiglio comunale

Diffidato il comitato del parco: «Non assuma alcuna iniziativa»

La tregua è finita: è rottura tra il Consiglio comunale e il comitato provvisorio del parco. Un ordine del giorno proposto dalla maggioranza consiliare e tendente a sfiduciare l'operato dei propri rappresentanti all'interno del Comitato (definiti persone «che male interpretano il loro mandato, sordi nei confronti di qualsiasi sollecitazione e proposta del consesso che li ha indicati»), integrato da alcune aggiunte fatte dalla minoranza, è passata con il voto favorevole di dodici consiglieri e due astensioni (Randaccio e Frau). L'atto di sfiducia è rivoluzionario perché mette in discussione il potere del Comitato di gestione di statuire e far applicare normative all'interno del territorio del comune di La Maddalena.

Il consiglio comunale, convocato per giovedì, aveva al terzo punto dell'ordine del giorno le «determinazioni sul regolamento a mare» emanato dal comitato nei giorni scorsi e che aveva destato innumerevoli critiche da ogni parte. Nell'assemblea civica però quelle determinazioni sono diventate un'arma efficacissima in mano all'opposizione per attaccare su tutto il fronte il comportamento dell'Ente e, ovviamente, del suo presidente Ignazio Camarda. La forza persuasiva dell'opposizione deve aver fatto breccia negli altri consiglieri che, come gruppo di maggioranza, hanno presentato ieri un ordine del giorno abbastanza critico nei confronti dei propri rappresentanti eletti. La levata di scudi contro l'operato del Comitato non sarebbe stata certamente pericolosa come lo è adesso se il sindaco fosse stato presente al dibattito. Mario Birardi, invece, era assente per malattia. Oggi quella levata di scudi potrebbe anche preludere ad una fine anticipata dell'amministrazione ulivista: molti lo credono, specie le opposizioni che si fregano le mani assaporando la gioia di una vittoria insperata. Molti altri invece pensano che Birardi capirà «che la sfiducia al Comitato non riguarda assolutamente sfiducia al sindaco - come ha affermato Randaccio - che di quel comitato fa parte come rappresentante legale».

Il consiglio chiede al ministero dell'Ambiente e alla Regione di designare «il sindaco pro tempore alla carica di presidente del Parco» e «diffida il Comitato di gestione ad assumere qualunque iniziativa regolamentare che non sia stata concertata con il Consiglio Comunale, organismo legittimato dall'espressione popolare al dibattito democratico». Parole inequivocabili che, sostiene Franco Del Giudice, significano «riappropriarsi finalmente di una prerogativa sovrana perché occorre sapere se questo regolamento permette al Consiglio di governare ancora o no. Di certo non possiamo abdicare all'autonomia amministrativa».

Con varie sfumature quasi tutti i presenti si sono espressi a favore, salvo Severino Gala che, in un ultimo acceso duello verbale con il capogruppo Gianandrea Pedroni, ha accusato i suoi colleghi di maggioranza di tirare un colpo basso al sindaco assente, o Donato Fringuello che ha mestamente ammesso che questa è la fine dell'amministrazione.(francesco nardini l'Unione Sarda 17.7.99)

new22.gif (12646 byte) Articolo de La Nuova Sardegna

Il parco divide la maggioranza Pesa la sfiducia ai membri del comitato di gestione

Dopo una due giorni di dibattito che ha visto le opposizioni sferrare durissimi attacchi ai regolamenti del traffico a mare, la maggioranza dell'Ulivo ha sottoposto all'assemblea civica un ordine del giorno che recepiva tutte le istanze del centrodestra ed anzi, per il suo contenuto, andava anche oltre le più rosee aspettative degli antiparco. Il dibattito cominciava con l'intervento del Capogruppo di Maddalena 2001, Vittiello, il quale dopo aver difeso a spada tratta l'operato del rappresentante del centrodestra nel comitato, Rabuini, elogiato peraltro anche dai banchi della maggioranza come «il solo ad essersi battuto per gli interessi dei maddalenini», chiedeva ai consiglieri un atto di orgoglio «affinché il consiglio si riappropriasse delle proprie competenze».

Toni meno diplomatici quelli di Bardanzellu, che accusava il comitato di gestione di «arroganza e di prevaricazione sugli atti e sulle volontà dei residenti» e chiedeva anche che «tutti gli atti emessi dal comitato fossero invalidati per il mancato rispetto degli accordi Stato-Regione».

A questo punto la maggioranza chiedeva una sospensione dei lavori per un «vertice» per poter esaminare le richieste dell'opposizione e per presentare un ordine del giorno che potesse essere votato all'unanimità.

Alla ripresa dei lavori nel pomeriggio il colpo di scena. L'ordine del giorno proposto a nome della maggioranza dall'assessore Cataldi, non solo recepiva le istanze degli antiparco, ma andava, per il contenuto e per i toni, oltre le più rosee aspettative del centrodestra. Il documento era un vero e proprio atto di accusa nei confronti dell'intero comitato del parco dove i membri di designazione consiliare venivano definiti «persone che mal interpretano il loro mandato e sordi a qualsiasi proposta del consiglio comunale» e ne chiedeva le immediate dimissioni, comprese quelle del presidente Camarda che «deve essere sostituito dal sindaco».

L'ordine del giorno letto da Cataldi e difeso da Pedroni dagli attacchi violenti che provenivano da Gala rendeva l'aria incandescente. Infatti i due consiglieri di maggioranza si accusavano reciprocamente di scorrettezze poiché mentre Gala riteneva che il documento era una sfiducia al sindaco, assente per malattia, Pedroni sosteneva che anche Gala aveva contribuito alla sua stesura e non capiva il suo «cambiamento di rotta». Mentre Serra abbandonava l'aula per non votare il documento, un altro consigliere di maggioranza, Fringuello, ammetteva tristemente che con questo atto «si sanciva la fine di questa amministrazione».

Il documento passava all'unanimità con 12 voti favorevoli e due astenuti, Randaccio e Frau, mentre Gala, Serra e Fringuello hanno abbandonato l'aula. Nei prossimi giorni bisognerà verificare eventuali ripercussioni sulla tenuta della maggioranza anche perché, a parte Rabuini, sembrerebbe che gli altri membri del comitato espressi dalla maggioranza, non abbiano alcuna intenzione di dimettersi. (andrea nieddu La Nuova Sardegna 18.7.99)

next viola.gif (821 byte) vedi altri articoli di stampa

Attenzione

In data 10 giugno è stato pubblicato all'albo pretorio del Parco il "Regolamento del traffico a mare" vi consiglio di leggerlo attentamente ed inviarmi le vostre opinioni. Grazie !

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