La
Maddalena, pace fatta tra ente di gestione e Comune
Camarda: c'è una proficua collaborazione Randaccio: ridefiniti i
rispettivi ruoli Vincoli e permessi
Tore Abate
Il comitato di gestione del parco nazionale ha approvato il
regolamento provvisorio dell'area protetta. Durerà per la stagione
balneare, ma si tratta pur sempre di un "risultato" perché,
tra l'altro, giunge dopo un periodo di rapporti travagliati con il
Comune: il consiglio comunale, un paio di settimane fa ha sfiduciato
l'intero comitato, proprio per ragioni legate al regolamento.
«Ora i rapporti sono improntati a una proficua collaborazione - ha
puntualizzato ieri Ignazio Camarda, il presidente del comitato di
gestione -. Il documento finale ricalca la prima e la seconda bozza
elaborate dalla commissione competente. Sono state recepite le
osservazioni del gruppi di maggioranza e di minoranza del consiglio
comunale. Il "corpus" è rimasto invariato».
Scoppia la pace, qundi, tra l'Ente parco e il Comune. «Abbiamo
sfruttato l'occasione per ridefinire i rispettivi ruoli - ha dichirato
il vice sindaco Carlo Randaccio, durante una conferenza stampa convocata
insieme al professor Camarda -. La politica del parco si accorda con le
esigenze dell'amministrazione comunale».
Si tratta di un provvedimento mirato alla salvaguardia ambientale del
patrimonio esclusivo costituito dall'arcipelago delle Bocche, non di un
piano di gestione e di sviluppo socioeconomico imposto a residenti e
turisti. Gli aspetti salienti del regolamento riguardano le aree
terrestri e marine ritenute degne di particolare rispetto. In quelle di
tutela assoluta, per esempio, non sarà consentito il libero accesso se
non accompagnati da guide o personale di sorveglianza. Ogni utente che
soggiornerà nelle strutture ricettive presenti nelle isole, La
Maddalena esclusa, dovrà corrispondere mille lire supplementari per
ogni giorno di permanenza, che verranno incamerate dall'Ente parco.
Altrettanto sarà aggiunto al prezzo del biglietto che i non residenti
pagheranno per raggiungere l'isola da Palau in traghetto..
Nella aree marine di massima tutela sono consentite la navigazione, la
sosta, l'ancoraggio e l'ormeggio esclusivamente dall'alba al tramonto,
ai soli fini della balneazione. Dal 1º marzo al 30 ottobre di ogni anno
sono "off limits" le zone "superprotette" delle
isole di Nibani e Mortorio e lo specchio acqueo che circonda l'isolotto
di Spargiotto. Nella Spiaggia Rosa di Budelli è vietata la balneazione
entro i 70 metri dalla linea dell'arenile. All'interno del Porto della
Madonna, anfiteatro naturale composto dalle isole di Budelli, Razzoli e
Santa Maria, in un'area delimitata da boe e cavi tarozzati, sono
interdette la navigazione, la sosta e l'ancoraggio: è tollerato il
passaggio di barche a remi. Nel restante specchio acqueo possono
transitare e fermarsi i natanti da diporto, da noleggio e da locazione.
Inoltre, nei tratti di mare di Cecca di Morto, dei passi del Topo e
degli Asinelli, per ragioni di sicurezza, non possono transitare le
imbarcazioni che trasportano passeggeri e quelle di lunghezza fuori
tutto superiore ai 12 metri.
Durante la navigazione nell'area marina del parco dovranno essere
rispettati limiti di velocità di 3 nodi entro i 300 metri dalle coste,
di 6 nodi entro mezzo miglio. Gli armatori delle imbarcazioni da
traffico, per operarare all'interno del parco, devono presentare
annualmente all'ente di gestione una copia della licenza di navigazione,
dimostrare di essere residenti ed essere in regola con i pagamenti
dovuti al Parco nell'anno 1999. Le barche da traffico dovranno essere
dotate di una cassa per la raccolta di liquami di bordo, è vietato lo
scarico in mare delle acque non depurate. Il numero delle imbarcazioni e
delle persone che possono raggiugere i vari siti è contingentato. Gli
armatori delle barche da traffico e da noleggio, per il rilascio
dell'autorizzazione, devono pagare all'ente parco importi stabiliti in
base al periodo di armamento e alla portata dell'imbarcazione che vanno
da un minimo di 660mila lire a 2.660mila lire al mese. L'attivita
subacquea per fini turistici e ricreativi è praticabile dietro
autorizzazzione del Parco, soltanto per aderenti a circoli o
associazioni autorizzate nella stagione 1999. Nella fascia marina
situata entro i 300 metri dalla costa, nelle zone in qui la tutela è
meno spinta sono consentite per tutto l'anno le attivita nautiche ai
residenti previo rilascio di contrassegno a titolo gratuito. I non
residenti sono tenuti a pagare un corrispettivo commisurato alla
lunghezza della barca.
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