"Omaggio a Michelangelo"Acquerello 60x80

                                            

 

Franco Iraci

 
 
 
 
Nato a Gela dove vive e lavora 
Pittore acquerellista, scultore, grafico, disegnatore,
Ha esposto a Gela, Caltagirone, Butera, Vittoria, Lipari, Niscemi, Aragona, S. Agata di Militello,Mascalucia, Modica, Licata, Roma, Firenze, Malta, Albignasego, Miami,Rep. Di San Marino, Bologna,  Foggia.
Sue opere si trovano in collezioni pubbliche e private in Italia e all’estero.                                                    Il suo nome è citato nei più prestigiosi cataloghi e libri d'arte
Tra i numerosi premi e riconoscimenti conseguiti, ne citiamo alcuni:
- First International Art Biennale di Malta, (48 nazioni partecipanti) 4° class.
- Premio Internazionale Roma-Fiat, Roma, 3° class.
-  Mostra Nazionale Biennale dell’Acquerello, Albignasego, 2° class.
- Premio Internazionale “I Crociati dell’Arte”, Brintisi, .
-Premio “Calice d’Oro”, Firenze,
- X° Gran Premio Internaz. di pittura, grafica, scultura, sala mostre Antoniano Bologna, 1° class. Premio giuria.
-"Oscar Europa”, Bologna,
- Accademia Internazionale d’Arte moderna, trofeo int. “Medusa Aurea”, Roma, 2° class.
- 26° Maggio artistico Catanese
Recentemente, nella Rep. Di S. Marino, glie stato conferito il PREMIO NOBEL dell’ARTE che la commissione incaricata ha cosi motivato: “Sospeso tra figure e meditazione coloristica l’artista riesce a cogliere momenti di profonda attualità, sempre sganciato dalle cronache ma in intimo colloquio con un processo figurativo che racconta le nuvole del pensiero, velando d’animo ogni sua composizione”.
 
“Ho sempre ammirato chi con scrupolo e serenità svolge il suo lavoro, e Franco Iraci nelle sue opere a pastello, acquerello e disegno, si muove con metodo, scrupolo e con una maestria decisamente apprezzabile che lo fa distinguere. Le sue scelte raggiungono un risultato estetico non indifferente, per il quale egli si avvale del suo giovane ma già enorme mestiere, che merita di essere apprezzato, in quanto non è poco in un’epoca di presuntuoso dilettantismo. Ho cercato in questa forse troppo breve presentazione, di dare una visione meno tecnica e quanto più umana del personaggio Iraci, lasciando i suoi acquerelli ed i suoi disegni al giudizio del pubblico, il quale certo non ha bisogno d’incoraggiamenti per valutare le sue opere e trarne le giuste considerazioni”.                (Maes. Antonio Occhipinti)
 
 
“La trasformazione lirica della natura, quell’incessante ricerca sul motivo “vero” per estrarne un’immagine commossa, trepida, hanno le radici nella pittura di Franco Iraci. Giovane artista, educato nella scuola dell’acquerello tratta temi figurativi e paesaggistici. L’aspirazione costante a una interpretazione sentimentale della natura, colora anche il gusto prettamente realistico, che grazie a grande abilità tecnica Iraci riesce a produrre. L’artista vive un naturalismo sentimentale nella figura, solenne ed emergente nel paesaggio. Il temperamento del pittore si muove cosciente, entro una complessività robusta, resa tenace prima del disegno, poi nelle sicure stesure cromatiche. Il rapporto con la natura segue l’itinerario di una lunga elaborazione, ma si sente che egli cerca le radici delle cose, non solo il centro di una personale impressione.                                          (Prof. Antonio Catalano)
 
 
“L’artista Franco Iraci muove indubbiamente dalla realtà che, senza ricevere offesa nella sua naturalezza, viene resa in modo tale da offrire all’osservatore l’intuizione che ha generato la stessa opera, l’arcano da decifrare, la possibilità della conoscenza del reale. In tal modo una situazione, un paesaggio, una figura umana è il risultante di una robusta architettura, i cui pilastri portanti sembrano essere l’ispirazione dell’artista e la sua stessa volontà di mantenere integre le forme…” (Giacomo Baccano)