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POTERE ALLA PAROLA
- RAP: parola in effetto,
coacervo di metafore che esprimono un concetto
assoluto e perfetto
- un colpo diretto
assestato al sistema dal profondo del ghetto
spirituale in cui vogliono relegarci
- ad affogare in quel
mare di chiacchiere impastate solo di quella
morale, si falsa e opportunista
- che usa la censura come
arma di difesa e spara a vista su quanti credimi,
non tanti rifiutano
- ogni forma di controllo
messa in atto dai potenti, dai signori che
controllano l'opinione, da quelli
- che correggono le bozze
del copione chiamato informazione in scena tutti
i giorni sugli schermi
- di un'intera nazione.
Questo e' il veleno che ci vogliono inoculare,
non esiste antidoto e'la morte
- mentale, opponi
resistenza non farti plagiare se non ti vuoi
ridurre in uno stato terminale nella stasi
- comatosa di chi e'
incapace di pensare e preferisce lamentarsi se
qualcosa gli va male...
- Agire, pensare, parlare,
esplorare ogni capanna del villaggio globale,
spalancare le finestre alla
- comunicazione personale,
aprire il canale universale, dare fondo all'arsenale
di parole soffocate
- dalle ragnatele di un'intera
generazione di silenzio, questo e' cio' che penso,
la vita e' la mia scuola
- e do potere alla parola.
- Soggetto predicato
complementi senza troppi complimenti come un
pugno sopra i denti, il silenzio
- e' dei perdenti, muti e
sorridenti, immunodeficienti agli attacchi dei
potenti che spingono la massa
- a colpi di grancassa
nel basso del fosso, sull'orlo del baratro
sigillano il feretro del dialogo con
- chiodi di garofano,
grida represse in un clamore afono e il megafono
catodico raccoglie e amplifica
- chiacchiere diafane
come ali di tafani che ronzano nell'afa del
deserto culturale in mezzo ai ruderi
- di un epoca fatta di
ideali mai raggiunti, vuoi per mancanza di
costanza, vuoi di fortuna, vuoi
- cambiare cambia: questo
e' il momento di passare in vantaggio...
- Questo e' il messaggio
che ti sto' indirizzando il crimine che sto'
perpetrando violando quel tacito
- codice incivile del
silenzio da cui mi differenzio in quanto
presenzio e sentenzio: ritmica la rima
- ossessiva e percussiva
offensiva e persuasiva dirada la nebbia luminosa
come il sole perche' la
- lingua batte se la
mente vuole.
- Scruto l'orizzonte vedo
un punto d'arrivo un traguardo e vado a rotta di
collo inciampo e cado mi
- sbuccio le ginocchia ma
non ci bado tiro il fiato mi rialzo mi tuffo e
guado la palude che ricopre
- quell'eldorado di
ideali che sedimentati come fango ricoprono il
fondo dello stagno in cui mi bagno,
- torbido e malsano si sa
come e' cosi' , torbido e malsano ricettacolo di
stimoli sopiti da un passato
- ormai lontano sospesi
in un limbo di silenzio inumano rotto dal vortice
verbale che penetra sotto la
- pelle e fa male ma e'
giunto il tuo momento non stare a guardare dai,
urla a squarciagola dai potere
- alla parola...
(Frankie Hi-NRG mc)
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