granieri

 

frazione di Caltagirone

la masseria Silvestri
         
   

La masseria Silvestri sul sito www.icastelli.it

   

La Masseria Silvestri viene costruita per volere di Antonino Silvestri (acquirente del 40% del feudo Granieri nel 1869). L'anno di costruzione si aggira intorno al 1885. Lo scopo è quello di dar vita ad un imponente opera di trasformazione agraria per la quale è richiesta una gran quantità di personale. La masseria diviene quindi la sede e la base di un primo nucleo insediativo legato strettamente all'attività agricola di trasformazione.

La masseria costituisce dunque l'embrione di quello che sarà, alcuni decenni dopo, il borgo agricolo e rurale di Granieri. 

La masseria ha impianto rettangolare con dimensioni di m 70 x 100 circa. I quattro angoli sono turriti, e tra questi corre un muro di cinta alto circa 4 mt privo di aperture verso la campagna. Le torri sono costruite con pietre irregolari di piccolo taglio, ma con cantonali ed aperture a bugne lavorate e sagomate. Sono a pianta quadrata, con il piano inferiore leggermente scarpato, con segnapiano formato da una coppia di listelli piatti e poco aggettanti che collegano i cantonali. Nei due lati corti si aprono gli archi di accesso al vasto cortile interno, sul quale si affacciano i diversi locali adibiti ad alloggi e magazzini. Dal cortile si accede al palazzo padronale, posto sul lato nord. Il palazzo è a pianta rettangolare a due elevazioni, addossato al muro di cinta sul lato nord. I locali al pianterreno erano adibiti ad uffici e locali di servizio dell'azienda agricola. Il piano superiore era destinato ad abitazione della famiglia Silvestri.

 

 

Nella masseria furono istituiti alcuni dei primi servizi pubblici a servizio sia della popolazione che vi abitava sia di quella che abitava nelle contrade circostanti.

Furono istituiti: scuola elementare, stazione dei carabinieri, rivendita di generi alimentari, cappella per le funzioni religiose.

 

 

Oggi la masseria versa in parte in uno stato di abbandono, presentando gli acciacchi del tempo. Coperture diroccate e mancanti in alcune parti, lesioni diffuse nelle murature, infissi rovinati,  speriamo non siano il preludio a danni ancora più gravi se non si provvede ad interventi di restauro organici che interessino l'intera struttura nella sua globalità.