Alla scoperta di Funchal





L'arrivo


Partiamo da Milano il 7 agosto e dopo scalo a Lisbona arriviamo in tarda serata a Madeira. E' già buio. Forse è meglio così: l'aeroporto ha una pista piuttosto corta (ma si sta lavorando a pieno ritmo per allungarla) e l'atterraggio può riservare qualche emozione...

Fuori dall'aeroporto facciamo subito conoscenza con le strade di Madeira: tutte curve, ripide salite e discese improbabili, anguste strettoie, brevissimi rettilinei... il tutto affrontato con la massima nonchalance dai guidatori locali.



Vale la pena di spendere due parole sull'albergo: la Quinta do Perestrelo. Che emozione! Dormiamo nella casa che fu del suocero di Cristoforo Colombo!
Lo sapevate? Cristoforo Colombo sposò una donna del luogo, la figlia di Bartolomeu Perestrelo, Governatore di Porto Santo, isola vicina a Madeira.

Quinta do Perestrelo


Come tutte le quintas, anche la Quinta do Perestrelo ha un fascino particolare, è una costruzione armoniosa, immersa nel verde, che ha conservato l'elegante architettura del passato; peccato però che la vicinanza con un trafficato incrocio stradale e un nuovo cantiere l'abbiano privata della quiete e del silenzio in cui doveva essere immersa un tempo.




Quinta Magnolia



I primi giorni li dedichiamo alla scoperta di Funchal.

Quello che colpisce fin dal primo istante è il tumultuoso sviluppo della città, soprattutto di alberghi e strutture turistiche in genere, che stanno spuntando letteralmente come funghi in ogni angolo libero, su ogni spianata, su ogni terreno incolto, specialmente ai margini della città, dove non c'è l'ostacolo di vecchie costruzioni da demolire o ristrutturare, spesso strappando spazio alle coltivazioni di banani o altri alberi da frutto.


Ma in mezzo al folle germogliare di alberghi a più piani, residence e immensi complessi turistici, ogni tanto si scorge ancora qualche vecchia proprietà, qualche affascinante quinta che sembra difendere disperatamente il proprio spazio vitale. In questa lotta impari c'è un po' della bellezza effimera di Funchal, della sua anima contrastata, che qualche bravo fotografo riuscirebbe sicuramente a tradurre in immagini. Noi ci limitiamo a fotografare qualche angolo ancora intatto, qualche vecchia dimora ricca di fascino e storia, ma sarebbe bastato allargare un po' l'inquadratura per avere tutt'altra visione...



Naturalmente non trascuriamo il centro, con la Cattedrale (Sé) e poco lontano la Piazza del Municipio, la Chiesa di S. Joao Batista e le stradine circostanti su cui si affaccia qualche vecchio palazzo in ristrutturazione, per poi salire fino alla Quinta das Cruzes, dove arriviamo giusto in tempo per visitare il giardino (il primo del nostro mini-tour dei giardini di Madeira), dove tra piante rigogliose e fiori esotici sono conservati alcuni suggestivi monumenti, tra cui due telai di finestre in stile manuelino, risalenti all'inizio del '500.