L'Astronomia

I Maya erano esperti astronomi, in grado di osservare i pianeti e le stelle con incredibile precisione, pur non possedendo né telescopi né strumenti moderni. I templi maya sono molto alti, per avere dalla sommità una visuale dei punti più lontano dell'orizzonte.
Con semplici strumenti, gli antichi maya prevedevano le eclissi, il sorgere e il tramonto del sole e dimostravano approfondite conoscenze astronomiche sui cicli della luna e sulle stelle. Per i maya, questi elementi celesti rappresentavano delle divinità. La stella polare era molto importante per i maya; data la regolarità degli allineamenti di molte strutture maya, è probabile che la stella polare ed altri corpi celesti fossero usati come guida per l'orientamento degli edifici. I Maya avevano il loro zodiaco, composto da tredici caste; i primi tre segni pare che fossero: lo scorpione, la tartaruga ed il serpente a sonagli.

OSSERVATORI MAYA

I Maya erano molto attenti al moto degli astri, costruirono infatti le loro città seguendo particolari allineamenti. Molte città erano orientate verso la levata o il tramonto del Sole ai solstizi, inoltre l'orientazione teneva conto della latitudine del luogo, cosicché non tutte le città hanno la stessa disposizione assoluta, ma relativa alla propria posizione geografica. Inoltre i Maya utilizzavano gli assi delle loro città e quelli dei palazzi più importanti per determinare con l'anticipo di uno o due dei loro mesi il passaggio del Sole allo zenit. Tale momento era di particolare importanza poichè coincideva con l'inizio della stagione delle piogge, la più importante dell'annata agricola. Numerosi sono i templi che presentano punti di osservazione fondamentali per la vita dei Maya.
Uno di questi si trova nell'antica città di Uaxactum, nel Guatemala; vi è un complesso templare in cui dalla cima della gradinata di una piramide era possibile osservare la levata del Sole nei solstizi e negli equinozi. Infatti al solstizio estivo il Sole appariva al mattino sullo spigolo nord di un piccolo tempio posto di fronte alla piramide; agli equinozi sorgeva dietro la porta di un'altra costruzione sacra ed al solstizio invernale sorgeva invece dietro lo spigolo sud di un terzo tempio. Il monumento più noto come osservatorio è il Caracol (chiocciola) della città di Chichen Itza.

E' una torre cilindrica posta su base quadrata, all'interno una scala a chiocciola porta al piano superiore dove si trovano tre finestre dalle quali venivano effettuate le osservazioni astronomiche. Probabilmente c'erano molte più aperture che purtroppo sono andate distrutte. Il Caracol presenta numerosi allineamenti, tra essi c'è quello della gradinata d'accesso che punta sul tramonto del Sole al solstizio estivo.Sulla gradinata della piattaforma superiore c'è una nicchia nella quale due piccole colonne (una bianca ed una rossa) inquadravano una persona che, guardando di fronte, poteva vedere il tramonto di Venere quando, ogni 8 anni, raggiungeva la sua massima declinazione negativa. Si potevano fare allineamenti anche dalle finestre in cima alla torre: sulla prima si poteva osservare il tramonto del Sole agli equinozi; la seconda puntava sul tramonto di Venere quando aveva la massima declinazione negativa e la terza sulla levata di Achernar, la stella principale della costellazione dell'Eridano. Lo studio del moto di Venere era molto importante, come si può rilevare dalle tavole del Codice di Dresda che trattano in modo accurato delle previsioni sulle apparizioni di questo pianeta. E' interessante inoltre notare che i templi Maya avevano tutti 365 scalini, uno per ogni giorno dell'anno, ad evidenziare ancor di più come questo popolo fosse ben attento al tempo.

 

L'Arte

Gli antichi Maya svilupparono una straordinaria tradizione artistica. Gli artisti avevano un ruolo importante all'interno della società.. Potremmo definire l'arte Maya cerimoniale - religiosa; ogni prodotto artistico evocava soggetti legati alla mitologia e ad alcune cerimonie a noi ancora sconosciute.

L'Architettura

Le piramidi Maya, a differenza di quelle egizie, non fungevano da sepolture, ma sostenevano una struttura sopraelevata, con funzione di tempio, dove i sacerdoti celebravano il culto.

La gente comune viveva ai margini della città e nei villaggi; la distanza di una casa dalla piazza dipendeva probabilmente dalla posizione sociale di chi vi abitava. Gli edifici destinati ai normali cittadini avevano una struttura di pali che sostenevano un tetto di paglia; le pareti erano costruite con tronchi ricoperti da uno spesso strato di "adobe" (fango misto a paglia ed altro legname).