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Psicoanalisi applicata alla Medicina, Pedagogia, Sociologia, Letteratura ed Arte

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Autobiografie dell'inconscio.

Numero 11, anno VI, gennaio 2009

 

 

     EDITORIALE

 

 

 



            

 

 

 

 
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"Vite soffiate. I vinti della psicoanalisi" di Giuseppe Leo

Editore/Publisher: Edizioni Frenis Zero

ISBN: 978-88-903710-0-4

Anno/Year: 2008

Prezzo/Price: € 18,00

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"La Psicoanalisi. Intrecci Paesaggi Confini"

Edited by S. Fizzarotti Selvaggi, G.Leo.

Writings by: Salomon Resnik, Mauro Mancia, Andreas Giannakoulas, Mario Rossi Monti, Santa Fizzarotti Selvaggi, Giuseppe Leo.

Publisher: Schena Editore

ISBN 88-8229-567-2

Price: € 15,00

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  Il titolo “Autobiografie dell’Inconscio” trae ispirazione dall’ultimo libro di Salomon Resnik (“Biographie de l’inconscient”, Dunod, Paris), il quale è tra gli autori di questo numero di Frenis Zero con  “L’inconscio e le sue maschere”, in cui rievoca gli anni passati a Londra a contatto con la Klein, con Bion e con altri illustri analisti della Società Britannica negli anni ’50-’60.

I testi raccolti in questo numero della rivista sono molto eterogenei, innanzitutto in quanto a provenienza: si tratta di articoli, di frammenti di interventi a congressi (come “Un incontro con Giovanni Bollea” in cui l’autore rievoca il suo primo incontro con Serge Lebovici), estratti di opere autobiografiche non più ristampate (come “La mia infanzia” di Wilhelm Reich), autobiografie pubblicate sotto pseudonimo (come “Una vita tutta per sé” di Marion Milner), scritti in cui la scrittura poetica  trasforma un episodio di vita  (come nel caso del contributo di Sergio De Risio) oppure che abbracciano con lo sguardo dello storico della psicoanalisi l’intera parabola della propria vita a contatto con i movimenti tellurici delle istituzioni psicoanalitiche (come negli scritti “Psicoanalisi: principii, partigianeria ed evoluzione personale” di Otto Kernberg e “Amarcord” del recentemente scomparso Leonardo Ancona), o ancora in cui lo psicoanalista narra delle “microstorie” (come fa Silvano Arieti nel “Parnas”) che fanno parte integrante della nostra storia collettiva. Ancora, un’altra tipologia di scritti autobiografici di cui abbiamo voluto fornire un esempio è quella in cui l’analista riflette sulla trasmissione transgenerazionale di traumi collettivi. E’ il caso del genocidio armeno che fa da sfondo al saggio di Janine Altounian “Di cosa sono testimonianza le mani dei sopravvissuti? Dell’annientamento dei viventi, dell’affermazione della vita”, la cui prima parte è stata proposta in un numero precedente di Frenis Zero, e di cui ora proponiamo la seconda parte. Un’altra tipologia è quella della narrazione autobiografica, da parte di uno psicoanalista, delle traversie incontrate nella propria analisi personale: ce ne dà un esempio Rauda Jamis nel suo “Alice nel paese degli psicanalisti” (recentemente pubblicato da “La Lepre Edizioni”) in cui la psicoterapeuta francese rievoca criticamente gli sviluppi della propria relazione con la prima sua analista, chiamata “Drop Psic”. Il filone delle rievocazioni delle analisi personali fatte con Freud  si è notevolmente arricchito negli ultimi anni: vogliamo riproporre  il breve scritto di Abram Kardiner “La mia analisi vista dal 1976” in cui l’analista statunitense ripercorre, in “après coup”, la grandezza ed i limiti della propria esperienza analitica con Freud. Il tema della riflessione “religiosa” sul proprio ruolo di analista appartiene al contributo di Gaetano Benedetti “Il dolore all’origine della colpa, dell’amore e della psicoterapia”: una riflessione intima, ma anche sofferta su quanto l’esperienza del dolore psichico possa nutrire di sé il transfert, il controtransfert e, più in generale, la relazione psicoterapeutica. Infine, abbiamo voluto riproporre un vecchio scritto di Michel David su “Narciso e il diario psicoanalitico”, un contributo sul rapporto tra autobiografia  e narcisismo che ci sembra ancora interessante.

 

 

INDICE N.11, anno VI, gennaio 2009

<<L’inconscio e le sue maschere>> di Salomon Resnik

<<Psicoanalisi: principii, partigianeria ed evoluzione personale>> di Otto F. Kernberg

<<Il dolore all’origine della colpa, dell’amore e della psicoterapia>> di Gaetano Benedetti

La testimonianza di Sergio De Risio

Un incontro con Giovanni Bollea … e con Serge Lebovici

<<Amarcord>> di Leonardo Ancona

<<Il parnas>> di Silvano Arieti

<<Una vita tutta per sé>> di Joanna Fiel (Marion Milner)

<<Di cosa sono testimonianza le mani dei sopravvissuti? Dell’annientamento dei viventi, dell’affermazione della vita>> di Janine Altounian

<<La mia infanzia>> di Wilhelm Reich

<<La mia analisi vista dal 1976>> di Abram Kardiner

 

<<Narciso e il diario psicoanalitico>> di Michel David

<<Alice nel paese degli psicanalisti>> di Rauda Jamis

 

   

RIVISTA DI PSICOANALISI NEURO-EVOLUTIVA

 

Abbiamo voluto dedicare, a partire da questo numero 11, uno spazio della rivista al dialogo della psicoanalisi con le neuroscienze e l’”infant research”. Lo inauguriamo con l’articolo <<Rivisitare “Lutto e melanconia” >> di R.L. Carhart-Harris, H.S. Mayberg, A.L. Malizia e D. Nutt. L’articolo nella sua completezza verrà accolto in un prossimo libro delle Edizioni Frenis Zero che sarà dedicato al rapporto della psicoanalisi con le neuroscienze.

 

 
 
 
 
   

 

 

 

Giuseppe Leo

   

 

 
 

 

 

 

   

 

 

 

 

 

   
   
   
 

 

   
   
 

 

   
   
   
 

 

   
   
   
   
   
 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 
   
 

 

 

 

 

 

 

 

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 


 

 

 

 

 

 

 

 

 

   

 

 

 

 

 

Responsabile Editoriale : Giuseppe Leo

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