I nostri No....
No
all’ingresso dei bambini di due anni e mezzo nella scuola
dell’infanzia e di cinque anni e mezzo nella scuola
elementare. Non ci sono motivazioni educative, pedagogiche e
psicologiche relative a questo anticipo.
No
all’eliminazione del tempo pieno ed alla sua sostituzione
facoltativa con offerte esterne alla scuola e inevitabilmente a
pagamento.
No
alla riduzione delle risorse umane e finanziarie che penalizzano
sempre più la scuola pubblica (riduzione degli insegnanti di
sostegno, tagli alle ore di lingua straniera, musica, educazione
motoria, attività espressive, socialità e gioco).
No
all’orientamento scolastico a 12-13 anni, alla canalizzazione
precoce in percorsi formativi solo apparentemente dinamici, ma
che in realtà introducendo i più deboli nello stage aziendale
e a lavori di basso profilo, renderanno profonde e definitive le
differenze sociali e culturali.
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