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L’ultima
volta ci siamo lasciati con una vicenda ( quella del ragazzo di 10 anni) che
dimostrava la grande utilità dell’esame SQUID. Vi
ricorderete che la nostra denuncia riguardava il parere di alcuni, per la verità
pochi, (così detti) thalassomologi, circa l’inutilità della metodica. Noi
crediamo che il proverbio che recita ” Dove c’è vista non ci vuole prova”
non sia stato citato più a proposito: l’esperienza fatta da tante decine, se
non centinaia di thalassemici, e i benefici da questi ottenuti, sia la riprova
della bontà di questo esame. Adesso
i soliti “soloni” della thalassemia non possono più dire che non serve a
nulla, essendo stati smentiti dai fatti. E allora che ti inventano? SEMPLICE:
“ Si serve, ma andate ad Amburgo, perché a Torino non lo sanno usare”.
Questa è la denuncia che ci arriva da tanti PAZIENTI thalassemici, ai quali
viene chiesta una dose di PAZIENZA, veramente ai limiti della sopportazione. A
prescindere dai costi che il viaggio ad Amburgo comporta, ed al costo secco
dell’esame ( 500 marchi tedeschi la prima volta e 400 le successive) e tutto a
carico dei pazienti e i disagi di questi spostamenti, in specie per chi parte,
ad esempio, dalla Sicilia; ma vi sembra deontologicamente corretto, screditare
in questo modo dei colleghi, i quali, quanto meno, hanno avuto il merito di
introdurre in Italia, questa opportunità ? E
volendo poi entrare nel merito delle competenze, credete voi che un nome come
quello di Antonio PIGA, possa essere legato alla idea di incompetenza? Crediamo
veramente che un professionista stimato in tutto il mondo, per la bontà delle
sue ricerche e per la serietà che profonde nella sua attività scientifica,
metterebbe a repentaglio la propria reputazione, se avesse il minimo dubbio
sulle proprie capacità di usare la macchina e su quella dei suoi collaboratori? E’
un fatto intanto che le apparecchiature SQUID del Regina Margherita di Torino,
siano le più moderne del mondo e che quindi non hanno rivali, né ad Amburgo né
altrove. Cosa
rimane da dire? Archiviamo queste manovre tra le tante maldicenze ed aggiungiamo
anche quelle che il presente
articolo farà cadere sul nostro capo : ci sembra strano infatti
che non sia stato ancora detto che siamo gli “Sponsor” morali di
Antonio PIGA. Ai
thalassemici però qualcosina vogliamo
dirla: non vi fate trattare da sudditi, ricordate che siete cittadini, come e
forse anche meglio degli altri. E
quando telefonate alla nostra Fondazione per denunciare certi comportamenti,
fatelo con coraggio, mettendoci nelle condizioni di potervi difendere. Ricordate
che la vita è la vostra e vale la pena viverla con dignità: soprattutto per il
rispetto che dobbiamo a noi stessi. Ciò
non toglie che siano bene accette ed utili anche le denunce anonime o che
tendano a tutelare la propria privacy, servono, quanto meno, a lanciare
l’allarme, come stiamo facendo adesso. Per
il resto: se avete accumuli preoccupanti di ferro e non siete soddisfatti dei
vostri medici: pretendete una consulenza
SQUID. E’ una opportunità del nostro SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE.
Giacomo SIRO BRIGIANO
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