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LA QUINTA DELUSIONE:

IL CONCORSO RISERVATO.

 

Durante l'istruttoria del maxi-bis (già avevo iniziato ad occuparmi dell'informatizzazione dei relativi atti), BORSELLINO non si dava pace del mio declassamento e non sopportava che io da commesso dovevo occuparmi di questi delicati compiti senza avere un benché minino riconoscimento sia morale che materiale, per cui ne parlò alla Dott.ssa Liliana Ferraro, a quell'epoca (se non ricordo male) Ispettrice del Ministero di Grazia e Giustizia, la quale ha contribuito notevolmente affinché si celebrasse il maxi-processo: era riuscita a fare arrivare a Palermo uomini, mezzi e fece costruire anche l'Aula Bunker.

Ebbene sia il Dott. Borsellino che la Dott.ssa Ferraro fecero bandire un concorso riservato al personale che si occupava specificatamente dell'informatizzazione del Maxi Processo, nell'illusione che anch'io ne potessi beneficiare, ma, ironia della sorte non potei partecipare perché ero un commesso, ma in compenso - e di questo sono felice - ne usufruì una collega che a quel tempo prestava servizio a tempo determinato e che mi era stata affiancata per darmi una mano.

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