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LE STRANE SENSAZIONI

 

Questo è il momento più difficile, più doloroso, più angosciante da raccontare, ma cercherò, pur se mille emozioni me lo impediscono, di fare del mio meglio.

L'ho raccontato tante volte, ma le emozioni sono sempre le stesse, sempre uguali, sempre della stessa intensità.

Negli anni ho cercato e tuttora cerco di dare un significato alle sensazioni che ho provato, ma non ci sono mai riuscito.

Navigando in rete ho scoperto che non sono stato l'unico a provare quelle strane sensazioni che si avvertono soltanto quando vivi o vieni colpito fisicamente da qualcosa di molto violento.

E grazie alla rete ho trovato, in parte, alcune parole che più si avvicinano alla descrizione di quelle impressioni da me percepite, ma il risultato è sempre lo stesso: puntualmente inconsapevolmente si sminuisce quell'esperienza che ho vissuto.

Le immagini e/o i colori che hanno caratterizzato quel momento li posso paragonare, anche se in minima parte, soltanto ai Frattali di  Benoit Mandelbrot, il quale riteneva «che in qualche modo i frattali abbiano delle corrispondenze con la struttura della mente umana, è per questo che la gente li trova così familiari. Questa familiarità è ancora un mistero e più si approfondisce l'argomento più il mistero aumenta ».

Subito dopo avere avviato il motore mi sono sentito investito da qualcosa che non so definire, dopo di ciò ho vissuto una inimmaginabile esperienza extracorporea, almeno credo. Mi trovavo in uno spazio-tempo irreale in cui percepivo soltanto una luce intensa.

Questa luce era prima di un rosso intenso e poi di un bianco altrettanto intenso che dissolveva il rosso; poi ebbi la sensazione di un benessere incredibile, una profonda e consapevole estasi di straordinaria beatitudine che va oltre il reale. Purtroppo l'immagine (a dx) non dà l'idea di cosa ho avuto impressione di vedere, ma meglio di così non ho potuto fare.

Ho avuto la sensazione di fluttuare per aria, disteso nel nulla come se volessi andare verso l'alto per tentare di raggiungere questa luce bianca. Era una bellissima sensazione, mi sentivo leggero, leggerissimo. Cos'era quella luce e tutte quelle strane sensazioni? A volte mi chiedo se tutto ciò non fosse la mia anima che si stava staccando dal mio corpo. Non so quanto tempo sia passato, ma avvertivo che l'auto blindata era ferma, non si muoveva e temevo che da un momento all'altro il Consigliere Chinnici mi avrebbe rimproverato.

Ma ero incapace di muovermi, qualcosa me lo ostacolava.

Poi pian piano, ancora intorpidito, cominciai ad aprire gli occhi, dall'occhio destro non riuscivo a vedere bene, perché il sangue che mi zampillava dalla testa me lo impediva e vidi sopra di me l'Alfetta completamente deformata e poi c'erano tutti i vetri blindati lineati dall'esplosione.

 

 

 

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