Nasce a Palermo il 12 gennaio 1943
dove ha conseguito il diploma di scultura all’accademia di belle arti.
E’ autore di molte personali sia in
Italia che all’estero, Roma palazzo cenci, Firenze il cenacolo, Ravenna studio
42, Palermo palazzo Steri, Venezia studio d’arte due “omaggio a Carla Fracci”,
Catania palazzo della borsa“omaggio ad E.Greco”, Tezze sul Brenta villa
Palladiana, l’Aquila expo first art world, Arona galleria del Sempione, Basel art 12, Manhattan (New York) artxpo Coliseum,
Dallas market center, Los Angeles hall international, Tokyo isukuba expo.
Le sue opere sono presenti sia in collezioni private che in luoghi pubblici.
Tra le più importanti, ”monumento
dedicato ai caduti” Detroit,” Portella Della Ginestra”, San Giuseppe Jato
(Pa),” ritratto” collezione Carla Fracci,”, lotta alla mafia”collezione palazzo
arcivescovile (Pa), “crocifissione” studio privato di S.S.Giovanni Paolo II
(vaticano), “sensualità”
collezione Umberto II
re d’Italia
(Ginevra).
Hanno scritto di lui, Mario
Albertazzi, Giovanni Bonanno, Augusto Marinelli, Rosario Velardi, Paola Prizzi,
Ugo Moretti, Giovanni Cappuzzo.
Domenico Zora è
scultore europeo con forti radici siciliane:che ha coltivato, con affettuosa
frequentazione dei grandi maestri dell’isola, consapevole che un radicamento
nella propria cultura non soltanto non è segno di provincialismo, ma
costituisce invece la premessa indispensabile per poter guardare con larghezza
d’orizzonte oltre i propri confini.
Protagonista da anni del ritorno al
figurativismo, ma tutt’altro che ignaro degli esiti raggiunti dalle avanguardie
in questo scorcio di fine secolo, lo scultore siciliano ha voluto a lungo
confrontarsi con un tema (la donna)ed una sfida (quella con lo spazio)
connaturate all’essenza della scultura, fondendole in un unico percorso di
ricerca.Lo spazio è da lui interpretato quale generatore dinamico
Della realtà: e la figura femminile,
assunta sorgente e approdo insieme delle linee di fuga che della realtà costituiscono
la struttura, della realta’
diviene quasi il principio ordinatore .le movenze della Fracci, modella
e stimolo eccezionale di questa indagine, divengono dunque paradigmatiche di
una forma della rappresentazione del reale.