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LA
BADIA DEI CELESTINI |
Nei
tempi pagani in contrada Porcina vi era il tempio della Dea Flora.
Giunsero i benedettini, distrussero il tempio e vi costruirono il loro
monastero. Nella chiesa lasciarono il seguente distico: QVAM BENE NVNC VBI
FLORA FVIT STAT MISTICA CAMPI QVAE ROSA QVAE FLORE PROTVLIT ALMA DEVM.
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A
partire dal 1231 fu dipendenza di S. Pietro di Ferentillo (Spoleto). Nel
1497, per volere del duca di Atri, passò ai Celestini e nel 1574 fu
dichiarato Nullius. Dopo essere stata elevato a onore di Badia nel 1616 fu
soppresso per effetto delle leggi napoleoniche del 1807.
Sono stati
rinvenuti grossi frammenti di anfore, bellissimi ante fisse in cotto ed
altri importanti reperti, una cisterna in cotto per la conservazione del
frumento ed una per l’acqua. Interessantissimi anche il cunicolo del
periodo medioevale rinvenuto nei sotterranei: da molte testimonianze di
anziani, sembra che il cunicolo prosegua anche all’esterno del monumento
per raggiungere un altro monastero nei pressi di Controguerra.
Di
grande interesse artistico è il chiostro e la torre che si eleva
all’angolo Nord-Est della struttura. La torre è di forma quadrata e
termina con una terrazza chiusa da colonnine in mattoni. Il chiostro è di
forma rettangolare con i lati di 18,25 per 16,5 metri. Il colonnato che è
presente soltanto al piano terra è composto da 22 pilastrini ottagonali
in travertino dell’altezza di circa 2,15 metri e dello spessore di circa
40 centimetri. I quattro bracci delle corsie sono larghi 2,8 metri e sono
coperti da volte a vela. Romanico è lo stile della torre e del chiostro
costruiti dai Benedettini. |
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La
facciata rivolta ad ovest, così come quella a Sud, sono invece opera dei
monaci Celestini; sono interamente in laterizio e decorate con elementi
goticheggianti. Nella parte sinistra della facciata vi è un corpo più
elevato che anticamente costituiva la facciata della chiesa del monastero.
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I
lati del frontone triangolare sono decorati da archetti pensili che a loro
volta racchiudono archetti intrecciati, a piccolissime linee. Al centro
del frontone troviamo una specie di rosone che racchiude una stella a sei
punte con una rosa di mattoncini al centro. Tra la facciata rettangolare e
la parte triangolare superiore vi è una bellissima cornice composta da
una serie di cordonature che corrono orizzontalmente. Al di sotto si
ripete la serie di archetti a tutto tondo, che racchiudono anch’essi
un’altra serie di piccoli e sottili archi intrecciati, due affiancati e
uno sovrapposto. I due affiancati sono ad arco leggermente acuto. Gli
archetti pensili più grandi di quelli centrali si concludono sempre con
una piccola sfera in cotto. Le finestre del piano superiore sono comprese
tra due colonnine rettangolare che corrono verso l’alto fino a
concludersi a punta. Nella parte terminale della facciata troviamo una
serie di semplici cornici di coronamento sotto le quali vi è
un’elaborata serie di archetti pensili trilobati tutti terminanti con
una sfera in cotto. Altre cornici che orizzontali che racchiudono una
serie di piccoli rettangoli decorativi, ad arco appena accennato, le
troviamo al piano terra ed al primo piano. La facciata è interrotta
verticalmente da cinque lesene poligonali, di cui quattro poste ai lati
dei due portali e una verso l’angolo Sud-Ovest.
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