In
seguito fu introdotto nel giugno1948, presso i laboratori della società
telefonica Bell dai fisici Walter Houser
Brattain, John Bardeen
e William
Brabford Shockley
il primo transistor, che per questa realizzazione, nel 1956 ricevettero il
premio Nobel per la fisica.
Shockley
fu il promotore e il direttore dell'intero programma di ricerca sui
materiali semiconduttori; i suoi associati, Brattain e Bardeen,
inventarono un particolare tipo di transistor.
Attraverso
processi chimici erano riusciti a isolare il germanio (poi sarà la volta
del silicio), una sostanza che, resa impura da altri atomi che ne
modificano le proprietà semiconduttrici, poteva permettere al computer
una velocità di reazione di un centomillesimo di secondo.
Rispetto
alle valvole termoioniche il transistor aveva diversi vantaggi : essendo
più piccolo di dimensione diventa
va meno ingombrante; consumava di meno e quindi un minore speco di
risorse e di denaro; era notevolmente più veloce e perciò le valvole
avevano un tempo limitato di sopravvivenza; nono solo, ma mentre la vita
medie di una valvola era di 10.000 ore, quella di un transistor e di circa
un milione di ore.
Praticamente
si era aperta la porta alla miniaturizzazione dell'elettronica, che troverà
un ulteriore sviluppo con i microcircuiti integrati.
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