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L'Altopiano del Cansiglio

Cansiglio
Veduta panoramica dell'Altopiano del Cansiglio- Foto Coop. Itinera

Altopiano del Cansiglio

Altopiano delle Prealpi Carniche, il Cansiglio con le pendici esterne sovrasta a sud e a est la pianura veneto-friulana, mentre a nord è delimitato dalla regione dell'Alpago e a nord est dal gruppo montuoso del Cavallo (2255 m s.l.m.); ad ovest la Val Lapisina lo separa dal Col Visentin.

Dalla caratteristica forma a catino, la sua parte centrale è costituita da tre grandi depressioni, attualmente a pascolo, dove si raggiunge la quota più bassa (898 m s.l.m.).

Le rocce, in prevalenza sedimentarie, per la loro natura calcarea sono fortemente segnate dal fenomeno del carsismo che, con doline, campi carreggiati, inghiottitoi, caratterizza il paesaggio. Gli ambienti umidi, lame e torbiere, sono di notevole interesse scientifico e per la loro fragilità sono tutelati. Questi piccoli ambienti ospitano specie vegetali rare e numerosi anfibi.

Il visitatore che arriva per la prima volta nel cuore dell'altopiano, rimane colpito dalla bellezza della faggeta che varia in splendidi colori con il mutare delle stagioni. Il patrimonio floristico dell'altopiano è tale da aver suscitato l'interesse dei botanici fin dalla prima metà del settecento.

Il Cansiglio offre rifugio a molti animali; tra i mammiferi i più facili da avvistare sono il capriolo ed il cervo. Vivono qui anche molti animali dalle abitudini crepuscolari e notturne come la martora, la faina, il tasso, la donnola.

Notevole la varietà di avifauna non solo stazionaria (picchio nero, gheppio, civetta capogrosso, astore, averla) ma anche di passo (aironi, germani, cicogne): gli ambienti umidi, per quanto piccoli, sono infatti un buon punto di sosta per le specie migratorie.

Le testimonianze della presenza antropica sull'altopiano sono rilevanti: le sue risorse infatti hanno attirato l'interesse non solo della Repubblica di Venezia, dei Cimbri e delle popolazioni contermini, ma, in epoca preistorica, anche di cacciatori e raccoglitori che già 12.000 anni or sono frequentavano abitualmente l'area.

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