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Indice della presentazione:

La visione di fondo;

Note a margine;

I pilastri del metodo Feuerstein;

Le specificità del metodo;

Gli obiettivi del metodo;

I destinatari del P.A.S.;

Gli strumenti del P.A.S.;

Il P.A.S. in Italia e nel mondo;

Le sperimentazioni.

Appendici: 

Indicazioni bibliografiche;

Mini-guida 

alle risorse in rete.

 

 

LA VISIONE DI FONDO  vai all'indice della presentazione

Il metodo Feuerstein si pone come obiettivo il potenziamento delle abilità cognitive dell'individuo - di qualunque individuo - in base alla convinzione che esiste sempre uno scarto tra le potenzialità di un individuo e l’effettiva realizzazione di tali potenzialità.

In altri termini, vi è sempre un’area, una zona di ulteriore sviluppo sulla quale è possibile lavorare.

Pertanto, il metodo Feuerstein viene applicato in ambiti - e a livelli - estremamente diversificati: si va dal recupero di gravi ritardi mentali alla formazione dei dirigenti di azienda.

Nel caso di individui con disabilità mentali, o difficoltà di apprendimento, il metodo si propone di far crescere le capacità di questi individui verso livelli più alti, piuttosto che ripiegarle su ciò essi sono già in grado di fare.

Il metodo Feuerstein rifiuta pertanto quella pedagogia puramente relazionale (molto diffusa), che, davanti alle difficoltà, sceglie (per così dire) la via più semplice: sacrificare la dimensione cognitiva ed enfatizzare oltre misura la dimensione del vissuto, della socializzazione.

Una simile pedagogia disconosce l’importanza vitale rivestita dai processi cognitivi, ai fini della strutturazione della personalità dell’individuo e del raggiungimento di una soddisfacente qualità di vita.

L’approccio di Feuerstein muove, al contrario, dalla convinzione che, in assenza di strumenti verbali e concettuali, non sia possibile l’elaborazione del vissuto (elaborazione necessaria affinché il vissuto stesso sia veramente fatto proprio dall’individuo, e possa divenire fattore di crescita). Analogamente, non risulta possibile entrare in relazione con gli altri in qualità di individui autonomi.

Il metodo Feuerstein è poi anche fortemente critico nei confronti di una pedagogia esclusivamente contenutistica, che si avvale di strumentazioni e tecniche connesse unicamente ai contenuti da trasmettere, o da assumere.

 

NOTE A MARGINE  vai all'indice della presentazione

  1. In base a quanto sopra detto, il metodo Feuerstein appare animato da una notevole tensione etica: esso rifiuta quelle forme di "tolleranza" che divengono un comodo alibi per l’emarginazione.

Uno dei testi più importanti di Feuerstein: Non accettarmi come sono. Un approccio nuovo alla sindrome di Down, risulta molto significativo in questo senso, fin dal suo titolo, volutamente provocatorio. Un titolo simile può infatti dare l’impressione che si vogliano negare valori forti, quali appunto la tolleranza, la solidarietà, ma in realtà esso esprime piuttosto la volontà di battersi contro quell’ingiustizia che consiste nella semplice accettazione (di comodo) della disabilità mentale. Che è un’ingiustizia verso l’individuo (affetto da sindrome di Down o comunque in difficoltà) e verso la qualità della sua vita futura.

 

  1. L’impostazione di Feuerstein presenta una notevole affinità con quella di Vygotskij, analogamente caratterizzata dall’interesse e dalla curiosità per quello che l’individuo può conoscere e apprendere, piuttosto che per ciò che ha già conosciuto e appreso.

Vygotskij parla di "zona di sviluppo prossimale", per riferirsi a quelle funzioni dell’individuo non ancora mature (presenti dunque allo stato embrionale), che solo in un’adeguata situazione di apprendimento e interazione sociale possono maturare: l’apprendimento può risvegliare una varietà di processi evolutivi interni.

Pertanto, sia per Feuerstein che per Vygotskij, ciò che conta è la capacità dell’individuo di modificarsi (in tutte le dimensioni della sua personalità, a partire da quella cognitiva) traendo vantaggio dalle opportunità di apprendimento offerte dall’ambiente.

 

I PILASTRI DEL METODO FEUERSTEIN  vai all'indice della presentazione

Il primo pilastro del metodo è la teoria della Modificabilità Cognitiva Strutturale.

Ogni individuo è modificabile e l’intelligenza non è un elemento biologico statico, un patrimonio non incrementabile, dato una volta per tutte alla nascita: essa può essere insegnata e quindi anche imparata.

Fare educazione cognitiva e più precisamente metacognitiva (cioè educazione indirizzata alla formazione di quelle abilità mentali superiori che vanno al di là dei processi cognitivi primari - come leggere, calcolare, ricordare - e permettono di divenire consapevoli di ciò che si sta facendo, del perché e del come lo si sta facendo) significa appunto ritenere possibile "insegnare a imparare" e quindi anche "imparare a imparare".

In altre parole, si possono insegnare, e si possono acquisire, le strategie di pensiero necessarie per associare, collegare, integrare, organizzare le informazioni provenienti dall’ambiente, e non vi è alcun limite predefinito alle possibilità di sviluppo delle funzioni cognitive.

Non vi è neppure un limite temporale, ossia un’età critica, al di là della quale non è più possibile compiere determinate acquisizioni (e in questo Feuerstein si differenzia dal suo maestro Piaget).

 

Quanto all'aggettivo "strutturale", esso chiarisce che la modificabilità cognitiva non è circoscritta a singole funzioni mentali del soggetto.

Feuerstein - come Piaget - ritiene che il cambiamento che avviene in una parte possa influenzare il tutto, e mette a punto strategie d'intervento che mirano a realizzare questa possibilità.

Se infatti i singoli strumenti del suo programma sono prevalentemente focalizzati su determinate funzioni mentali, questi vengono però sempre proposti attraverso una mediazione che (consapevole della complessità del campo) mira a sollecitare anche:

  • la flessibilità del soggetto, 

  • la capacità di generalizzare le acquisizioni compiute e di applicarle in ambiti diversi (a cominciare da quelli di più immediata rilevanza per la vita del soggetto stesso). 

Il cambiamento strutturale va ricercato anche perché - in quanto attiva nel soggetto sia processi che questi può richiamare in nuovi contesti e autonomamente gestire, sia una propensione a lasciarsi coinvolgere in ulteriori processi di trasformazione - non è passeggero, ma permane nel tempo: si autoperpetua.

 

Un secondo, non meno importante, pilastro del metodo Feuerstein è l'ipotesi che il linguaggio influisca fortemente sul pensiero: sulla sua formazione, sulla sua qualità, persino sulla sua tipologia.

Il metodo Feuerstein dà infatti grandissima importanza alla verbalizzazione, come mezzo per sviluppare le facoltà mentali superiori e favorire l’insight (ossia la capacità di "vedere dentro" una situazione e dentro se stessi, e dunque la percezione chiara - e la consapevolezza - dei propri processi interni).

Se già un’esperienza comune - come quella di vedere la nostra comprensione di un dato argomento aumentare a seguito di una discussione centrata su quell’argomento - può farci intuire le ragioni di questa impostazione (in quanto fornisce una prova di come la verbalizzazione aiuti il pensiero a formarsi), gli studi di Vygotskij e della psicolinguistica ci permettono di comprenderla più in profondità.

Vygotskij ritiene che il linguaggio plasmi il pensiero, poiché il pensiero non sarebbe altro che il linguaggio interiorizzato: nel bambino, la prima regolazione del comportamento si compie tramite il linguaggio degli altri (i genitori, gli adulti, coloro che dicono al bambino cosa fare e cosa non fare); più tardi è il bambino stesso a dirsi cosa deve fare, dapprima parlandosi a voce alta (ad esempio si dice "no" nel bloccarsi prima di compiere qualche azione proibita), in seguito "parlandosi nella mente", con un linguaggio interiore che dà appunto vita al pensiero.

Quanto alla psicolinguistica, essa studia come una popolazione che parla una certa lingua sia portata con maggiore facilità a certi tipi di ragionamento piuttosto che ad altri.

* Per un approfondimento sui rapporti tra Feuerstein, Piaget e Vygotskij, cliccare qui! *

 

LE SPECIFICITA' DEL METODO  vai all'indice della presentazione

Tra le tante metodologie metacognitive, il metodo Feuerstein si distingue per avere, oltre ad un convincente piano teorico di riferimento (ossia la teoria della Modificabilità Cognitiva Strutturale):

  1. una solida struttura metodologica (l’Esperienza di Apprendimento Mediato);

  2. un completo sistema operativo, che consiste nel Programma di Arricchimento Strumentale (P.A.S.) e nel Piano di Valutazione del Potenziale di Apprendimento (in inglese, Learning Potential Assessment Device: LPAD).

Secondo Feuerstein, le competenze cognitive vengono organizzate dal soggetto sulla base di esperienze di apprendimento, che risultano adeguate se ben "mediate" da un altro essere umano (generalmente un adulto). Questi, interponendosi tra il soggetto e l’ambiente, interpreta la realtà, e così favorisce la trasmissione di determinate modalità di organizzazione delle conoscenze, oltre che quella di determinati significati culturali (non intrinseci allo stimolo).

Feuerstein individua pertanto nella scarsità di esperienze mediate l’origine di processi di pensiero impoveriti, che a loro volta riducono la possibilità del soggetto di apprendere qualcosa da ulteriori esperienze dirette.

E’ però possibile porre rimedio a tale situazione: Feuerstein contesta infatti le valutazioni statiche degli individui, e la predittività a lungo termine dei tradizionali test d’intelligenza.

Egli propone:

  • una valutazione dinamica dell’individuo (l’LPAD), che si basi sul suo potenziale di apprendimento e non su ciò che egli ha già appreso o non appreso (a causa di una serie di fattori, tra i quali il tipo e la qualità delle esperienze mediate a cui è stato esposto). 

Naturalmente, una simile valutazione richiede anche una modificazione del ruolo dell’esaminatore. Questi viene infatti trasformato da osservatore, che deve solo registrare risposte, a soggetto attivamente coinvolto nella modificazione delle funzioni cognitive dell’esaminato.

  • un Programma di Arricchimento Strumentale (il P.A.S.), pensato per compensare le carenze e sviluppare le potenzialità attraverso un’intensiva e intenzionale esperienza di apprendimento mediato (dall’adulto educatore). 

Tale esperienza è centrata sui prerequisiti funzionali dell’intelligenza. Il pieno e stabile possesso di tali prerequisiti è infatti ciò che permette ulteriori, autonomi, apprendimenti dall’esperienza.

 

GLI OBIETTIVI DEL METODO  vai all'indice della presentazione

In sintesi, il metodo Feuerstein si propone di:

  1. Suscitare (o aumentare) - attraverso la formazione di "abitudini" funzionali alla conoscenza e alla comprensione - la motivazione intrinseca all’esecuzione di un compito, alla risoluzione di problemi, all’accettazione di sfide cognitive.

  2. Insegnare il vocabolario, i concetti, le operazioni mentali necessarie alla padronanza di compiti e alla risoluzione di problemi di carattere generale.

  3. Correggere le funzioni cognitive carenti.

  4. Incoraggiare la riflessione metacognitiva sulle funzioni cognitive e i processi mentali.

  5. Sviluppare insight (vedi sopra) sulle cause del successo o dell’insuccesso, in ambito scolastico e professionale, ma anche in situazioni di vita quotidiana.

  6. Fornire agli allievi occasioni per sperimentare e comprendere le loro capacità cognitive.

  7. Far uscire gli allievi dalla passività cognitiva, rendendoli consapevoli delle proprie capacità di produzione ed estrapolazione di informazioni, di formulazione e verifica di ipotesi.

 

I DESTINATARI DEL P.A.S.  vai all'indice della presentazione

Coerentemente con gli obiettivi generali del metodo Feuerstein, possiamo individuare come destinatari privilegiati del Programma di Arricchimento Strumentale:

  • Ragazzi o adulti con sindrome di Down o altri deficit congeniti.

  • Ragazzi o adulti con deficit percettivi o problemi di apprendimento.

  • Studenti con persistenti difficoltà linguistiche e/o logico-matematiche.

  • Studenti che, avendo una storia pregressa di insuccesso scolastico, hanno bisogno di rafforzare sia l’autostima che alcuni prerequisiti necessari all’apprendimento.

  • Ragazzi o adulti socialmente o culturalmente svantaggiati.

  • Ragazzi o adulti che si trovano nella necessità di acquisire nuove competenze, strategie, abitudini di lavoro.

  • Ragazzi o adulti che desiderano raggiungere prestazioni più elevate e migliorare linsight.

 

Il P.A.S. richiede prerequisiti minimi:

  • Essere in grado di interpretare informazioni orali.

  • Essere dotati di abilità visuo-motorie che consentono di adoperare efficacemente carta e matita.

Alcune parti del programma sono accessibili anche ad analfabeti.

 

GLI STRUMENTI DEL P.A.S.  vai all'indice della presentazione

Il P.A.S. consta di 14 strumenti (raggruppati in 3 livelli di difficoltà), aventi carattere operativo. Ciascuno di essi è centrato su precise funzioni cognitive e operazioni mentali.

Gli esercizi proposti da questi strumenti non hanno uno specifico contenuto, in quanto sono un veicolo per stimolare le funzioni cognitive carenti e per sviluppare e potenziare operazioni mentali di tipo cognitivo e metacognitivo.

Normalmente, per ogni anno di lavoro, vengono utilizzati dai tre ai cinque strumenti, secondo il livello di partenza e le specifiche difficoltà e/o necessità dei destinatari dell’intervento (ogni alunno deve avere i suoi strumenti, che possono essere acquistati via via che il programma procede).

La scansione ottimale dell’intervento consiste in due o tre sessioni di lavoro settimanali della durata di un’ora/ un’ora e mezza ciascuna.

La durata del corso completo varia dai due ai tre anni, secondo la risposta alle proposte data dai partecipanti.

Gli interventi possono avere carattere individuale o svolgersi in gruppo.

 

IL P.A.S. IN ITALIA E NEL MONDO  vai all'indice della presentazione

Il P.A.S. è applicato da anni in Israele, in particolare presso il centro di ricerca fondato da Reuven Feuerstein a Gerusalemme (ICELP).

Nel primo dopoguerra, Feuerstein (professore di origine polacca che si mise in salvo nel nuovo Stato di Israele - dove tuttora vive - dopo essere stato internato in un campo di concentramento ed esserne fuggito) si dedicò al recupero di persone con problemi cognitivi connessi alla prigionia nei campi di concentramento.

Successivamente, il suo programma di arricchimento strumentale è stato utilizzato per migliorare le prestazioni scolastiche di bambini che, arrivati in Israele da zone arretrate, stentavano ad apprendere nuove abitudini e ad ambientarsi in un contesto molto sviluppato.

Lo si è poi anche applicato - con risultati di enorme efficacia - per migliorare le performance di individui aventi un vero e proprio ritardo mentale e di individui che, a causa di traumi o malattie, hanno perso alcune funzioni cognitive.

Oggi il metodo Feuerstein è usato in quattordici Paesi del mondo.

Figura come programma standard in molte scuole degli Stati Uniti e in Brasile, Cina, Giappone, Francia, Spagna, Belgio, Svezia, Repubblica sudafricana, Canada e Australia.

Inoltre grandi aziende (come la Pirelli, la Michelin, la Motorola) ne hanno fatto la base dei loro corsi di formazione interna per la qualificazione del personale.

In Italia solo pochissime scuole lo usano, e pochissimi studenti ne sono i fortunati beneficiari, dato che tutto avviene per iniziativa di alcuni docenti che si sono formati e sono diventati applicatori del metodo.

Attualmente, perciò, chi vuole usufruire del metodo Feuerstein lo fa privatamente (a parte le poche eccezioni già menzionate).

 

LE SPERIMENTAZIONI  vai all'indice della presentazione

A partire dal 1998 il nostro Ministero della Pubblica Istruzione ha avviato una sperimentazione, che si è da poco conclusa, su un gruppo di istituti professionali del Lazio, con l’intento di verificare l’utilità del metodo e di inserirlo eventualmente, in futuro, nel curricolo formativo di alunni e docenti.

Studi condotti su campioni di giovani aventi un Q.I. compreso tra 60 e 85 (ritardo mentale lieve) e lacune importanti a livello di risultati scolastici hanno attestato che l’applicazione del metodo Feuerstein per un congruo numero di ore (300) è in grado di produrre modificazioni cognitive strutturali, cioè durature e che si incrementano nel tempo.

Nei gruppi di controllo (gruppi formati da giovani aventi le stesse caratteristiche di età, Q.I. e difficoltà scolastiche), a seguito di 300 ore di arricchimento generale (lettura, scrittura e aritmetica e non P.A.S.), si sono registrati miglioramenti ben più limitati.

 

 

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o degli autori di volta in volta indicati. 

Le citazioni sono ammesse a scopo di studio e ricerca, e devono indicare chiaramente la fonte. 

Per qualsiasi altro uso del materiale pubblicato su questo sito si deve contattare GaiaMente.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Gli esercizi del P.A.S. sono caratterizzati da un livello di complessità che è stato raramente offerto alle persone con rendimento ritardato. Piuttosto che esercitare le abilità classiche della memoria, il programma richiede capacità di organizzazione e astrazione, uso del pensiero deduttivo, ricerca attiva di strategie da parte dello studente.

Reuven Feuerstein, 

Non accettarmi come sono

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Bisogna porre maggiore attenzione all'insegnamento delle discipline, alla trasmissione di più unità di informazione, allo sviluppo di maggiori abilità nelle scienze e nella tecnologia... in breve, più attenzione a conoscenze ed abilità? 

O non conviene invece investire per rendere l'individuo più capace di usare le sue capacità di crescita così che possa diventare un discente migliore ed un essere più adattabile?

I processi cognitivi, e non, al contrario, i prodotti cognitivi, dovrebbero diventare il centro del nostro interesse (...).

Insegnanti, educatori e psicologi dovrebbero abbandonare quella credenza tanto radicata in un'intelligenza non modificabile, un tratto che non può cambiare, ed accettare invece il concetto di intelligenza come uno stato che è gradatamente modificabile e che è costantemente influenzato dalle tipologie di mediazione che permettono all'individuo di accedere ai prerequisiti dell'apprendimento.

Reuven Feuerstein, 

Introductory note, in Nuove Metodologie per la formazione, l'integrazione e lo sviluppo della persona (a cura di Mario Di Mauro)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Dovendo partite da un punto (...) partiamo dal sapere che riguarda il funzionamento dell'individuo, uomo o donna. E' il sistema vivente di Maturana, che è però in grande debito, e lo riconosce, con Merlau-Ponty.

L'affermazione è che i sistemi viventi sono sistemi cognitivi e vivere è conoscere (...).

Siccome noi viviamo nel linguaggio, un altro aspetto del sapere riguarda linguaggio e comunicazione (....).

Linguaggio e comunicazione sono messi alla prova dall'apprendimento - e dal suo riflesso nello specchio umano: l'insegnamento - e dalla conoscenza come enigma; come evocazione, attualizzazione, previsione ed esplorazione ipotetica, che incontrano il conflitto (socio-cognitivo e affettivo), e che sono valorizzati da questo.

Tutto questo ha a che vedere con quello che abbiamo chiamato Potenziale Individuale di Apprendimento: una struttura complessa, che contiene i processi si appropriazione dovuti alla capacità, o alla necessità, di uscire dal proprio "centro" e di percorrere, con la mente o con il corpo, una strada verso un altrove.

Le connessioni, le differenze, la ricerca partecipata,

a cura di Maria Grazia Berlini e Andrea Canevaro

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Esperienze

Divergiamo Insieme?

 

 

 

 

torna all'indice  Qualche indicazione bibliografica 

su metodo Feuerstein e dintorni:

* Testi in italiano

R. Feuerstein, 

Y. Rand, J.E. Rynders,

Non accettarmi come sono. Un approccio nuovo alla sindrome di Down,

Sansoni editore, Milano.

 

 M. Di Mauro 

(a cura di),

Nuove Metodologie per la formazione, l'integrazione e lo sviluppo della persona,

Ministero della Pubblica Istruzione – Istituto per la Ricerca, la Formazione e la Documentazione (IRFED), 

Anicia, Roma. 

 

L. Vygotskij,

Storia dello sviluppo delle funzioni psichiche superiori e altri scritti

Giunti Barbera, Firenze. 

_____________

 

O. Albanese 

(a cura di),

Metacognizione ed educazione

Franco Angeli, Milano.

 

M.G. Berlini, A. Canevaro (a cura di),

 Le connessioni, le differenze, la ricerca partecipata,

La nuova Italia, Firenze.

 

G. Bonansea, 

S. Damnotti, A. Picco,

 Oltre l'insuccesso scolastico

S.E.I., Torino.

 

F. D'Amato, R. Florian,

 Il programma Feuerstein

Giunti Lisciani, Teramo.

 

S. Damnotti, 

Come si può insegnare l’intelligenza

Giunti Lisciani, Teramo.

 

J. Kopciowski Camerini, 

 L’apprendimento mediato. Orientamenti teorici ed esperienze pratiche del metodo Feuerstein

La Scuola, Brescia.

 

N. Laniado, 

Come insegnare l’intelligenza ai vostri bambini

Red edizioni, Novara.

 

A. Oliverio, 

L’arte di imparare,

Rizzoli, Milano.

 

P. Vanini, 

Il  metodo Feuerstein: una strada per lo sviluppo del pensiero,

 IRRSAE – ER  Editcomp.

 

 

* Testi in lingua

R. Feuerstein, 

P.S. Klein, 

A.J. Tannenbaum,

 Mediated Learning Experience (MLE): Theoretical,

Psychosocial and Learning Implications,

 Freund, London.

 

R. Feuerstein, 

Y. Rand,

M. Hoffman,

R. Miller, 

Instrumental Enrichment: 

an Intervention 

Program for Cognitive Modifiability,

University Park Press, Baltimore.

 

R. Feuerstein, 

Y. Rand, M.R. Jensen, 

S. Kaniel,  D. Tzuriel,

The Dynamic Assessment of Structural Cognitive Modifiability: 

the Learning Potential Assessment Device - a Paradigm, a Theory and an Applied System

in 

C. Lidz, 

Dynamic Assessment: an Interactional Approach to Evaluating Learning Potential

Guilford, New York. 

 

A. Kozulin,

 B. Presseisen,

Mediated Learning Experience and Psychological

Tools: Vygotsky's and Feuerstein’s Perspectives,

in 

A Study of Student Learning, Educational

Psychologist, 

Vol.30 (2), 

San Francisco CA.

 

D. Sasson, 

From Structural Change to a Positive Self Image

in

M. Martinez, 

J. Lebeer, G. Garbo, 

Is Intelligence Modifiable?

Bruño, Madrid.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

    Mini-guida alle 

risorse in rete:

Dal 2000, l'ICELP - International Center for the Enhancement of Learning Potential, ossia il centro fondato e diretto da Reuven Feuerstein a Gerusalemme, 

è anche on-line:

http://www.icelp.org.

Questo sito permette di tenersi aggiornati sulle 

proposte teorico-pratiche

 elaborate dal Centro 

e di entrare in contatto 

con i ricercatori che 

vi lavorano.

 

Al di fuori di Israele, 

in numerosi Paesi, esistono 

Centri autorizzati 

alla formazione di applicatori 

e di formatori.

 

Segnaliamo qui i siti di alcuni di questi Centri, attivi in Italia:

(con sede a Milano)

ASTRI - Associazione Studio e Terapie Riabilitative Italiana,

Fondazione Mariani,

(con sede a Rimini)

CAM - Centro per l'Apprendimento Mediato, 

(con sede a Torino 

e Treviso)

 Mediation A.R.R.C.A - Associazione non a fini di lucro per l'Educabilità Cognitiva e l'Apprendimento Mediato. 

Questo sito è più 

ricco degli altri; 

alla pagina "links

si trovano sintetiche presentazioni di 

altri siti 

- soprattutto stranieri - che offrono risorse per

l'insegnamento, l'apprendimento e lo sviluppo cognitivo.



Per segnalarci ulteriori siti interessanti, attinenti questo campo, inviare un messaggio di posta elettronica, contenente indirizzo del sito 

e recensione

 (di massimo 10 righe)

 all' indirizzo: gaiamente@tiscali.it  scrivendo nella casella "oggetto":

Risorse in rete.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Avviso ai naviganti:

in questa pagina 

si sono usate parole

 che ricorrono 

molto frequentemente

 in ambito cognitivo, 

e in particolar modo

 nell'applicazione del

 metodo Feuerstein;

 parole come:

 intelligenza,

pensiero,

astrazione,

concetto,

conoscenza, 

funzioni cognitive,

 operazioni mentali,

metodo.

Per chi desiderasse

 scandagliarne 

il significato,

 consigliamo una visita

 al glossario espanso

 (nella sezione 

"Un momento, 

c'è di più") .

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Esempi di esercizi tratti dai primi cinque strumenti del P.A.S. si possono consultare nel sito della bdp.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Cliccare su questo link

per leggere le riflessioni inviateci da uno dei pochi docenti che qui in Italia applicano il P.A.S.. 

Riflessioni relative al senso che può assumere (nel contesto di un più ampio progetto educativo) 

la scelta di introdurre il P.A.S. in ambito scolastico.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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