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Più
noto col nome comune di “serpente del grano”, è un ofide originario
dell’America settentrionale. E’
uno dei serpenti più facilmente reperibili nei pet shop, ha la forma tipica dei
colubridi, con un corpo agile e snello, e, di norma, non oltrepassa i 150 cm di
lunghezza. La colorazione base varia dal beige al rosso mattone, con macchie
rossastre a contorni scuri, più o meno marcati. E’ stato il primo serpente ad
essere “addomesticato”: nelle università americane, esemplari di questo
colubride erano allevati e riprodotte fin dagli anni ’50 per studiare la
genetica dell’albinismo: grazie a questi studi, oggi abbiamo una vasta scelta
di disegno e di colore, e, ogni anno, nascono nuove mutazioni, più o meno
appariscenti. Le varianti di colore classiche sono: amelanica (esemplari in cui il pigmento nero, la melanina, è
assente, rimpiazzato dal bianco e dal rosso) ed aneritristica (in cui il pigmento rosso (eritrina) è assente, ed
abbiamo esemplari bianconeri o bianco-giallo-neri). La combinazione di due di
questi individui, da vita ad uno dei serpenti più spettacolari, l’elaphe “snow”,
in cui sia il pigmento nero che quello rosso sono assenti, e si hanno bellissimi
serpenti a sfondo bianco perla, su cui si riconosce, in bianco-rosa, il disegno
tipico della specie. Altre varianti degne di nota sono: l’elaphe “oketee”,
dai colori molto carichi, l’elaphe “ghost”, con una ridotta percentuale di
melanina, l’elaphe “blood red”, in cui il pigmento rosso è iperattivo,
fino a creare individui completamente rosso carico. Variazioni degne di nota nel
disegno presenta l’elaphe “striped”, nella quale, grazie al lavoro di
selezione di un erpetologo inglese, M. Nolan, le macchie dorsali tipiche della
specie sono rimpiazzate da strisce che corrono dalla testa alla coda. I
sessi si distinguono dalla forma della coda, lunga e stretta nel maschio più
corta e larga nella femmina. In
natura frequenta ambienti diversi tra loro, dai boschi, alle campagne,
spingendosi fino nelle abitazioni abbandonate, nei fienili, nei campi coltivati,
in cerca di qualche preda. Ha
abitudini prevalentemente notturne o crepuscolari ed è un ottimo arrampicatore. Si
nutre di piccoli roditori, uccelli ed occasionalmente di piccoli sauri, ma in
terrario si adatta perfettamente ad una dieta a base di topi scongelati. E’
uno dei serpenti più belli ed è facile da allevare: adatto ai neofiti, grazie
alla sua indole decisamente docile, necessita di un terrario di 80x40x40 cm per
un esemplare di medie dimensioni, arredato con radici di mangrovia fossile, un
sub strato vegetale per rettili o il classico tappetino verde sul fondo. Un
cavetto riscaldante vi permetterà di tenere la temperatura sui 25°- 27°, il
range preferenziale per questa specie. L’illuminazione naturale di una
finestra è sufficiente, oppure può essere integrata da un neon per rettili,
peraltro molto economico. Il terrario andrà tenuto pulito e l’acqua cambiata
almeno ogni due giorni. I
giovani vanno nutriti con nascite di topo vive, delle dimensioni adeguate.
Quando il vostro serpente comincerà a crescere, andrete ad aumentare le prede e
le dimensioni fino ad un ratto di medie dimensioni ogni 20-25 gg per un
esemplare adulto. Spesso i neonati non accettano di nutrirsi, e, per evitare un
eccessivo deperimento, bisogna praticare un ingollamento forzato, pratica
sconsigliata alle persone non pratiche a causa dell’alto rischio di ferire
irrimediabilmente il vostro animale. Meglio rivolgersi ad uno specialista
veterinario o ad un allevatore. Potreste rivolgervi al negoziante che vi ha
venduto il serpente: questa è una buona occasione per verificare la competenza
dei negozianti di rettili: se non in grado di praticare un’alimentazione
forzata, probabilmente non è il negozio che fa per voi e per iniziarvi alla
terrariofilia. I
baby appena acquistati, sono spesso nervosi e mordaci: ma se il serpentello
coloratissimo che vi piaceva tanto si dimostra “cattivo”, non scartatelo a
priori: i suoi morsi sono completamente innocui, e, quando si sarà abituato
alla vostra presenza ed alle vostre attenzioni, si calmerà e creerà un
rapporto con voi che vi darà molte gratificazioni. Gli
accoppiamenti avvengono da marzo a maggio, ed il numero delle uova varia da 8 a
25, che, deposte tra la fine di maggio e luglio, si schiuderanno dopo 60-70
giorni, dando alla luce vivaci e colorati cuccioli lunghi circa 15 cm. Se
allevata con tutte le attenzioni che merita, l’elaphe guttata vi darà grandi
soddisfazioni, e vi accompagnerà per un arco di tempo che varia tra i 18 e i 25
anni. Vi
ricordo che presso di noi potrete trovare splendidi esemplari nati nel nostro
allevamento di Monza, assistenza tecnica e medica, ottimi consigli e tutto ciò
che serve per allevare questo eccellente animale. Enrico Crippa per Galapagos |