wim delvoye, a cui la
galleria dedica la prima mostra, nasce a Wervik (B) nel 1965, inizia la sua carriera
artistica nel 1986, espone in tutto il mondo e partecipa alle più importanti
manifestazioni culturali: Aperto, Biennale di Venezia, 1990; Documenta IX,
Kassel, 1992; Post Human, Pully (Losanna), 1992; Biennale di Venezia, 1999.
Le sue opere si trovano in importanti
collezioni private e pubbliche: Castello di Rivoli, Stedelijk Museum Amsterdam (NL),
Stedelijk Museum voor Aktuele Kunst (B).
I lavori scelti dalla galleria sono nuovi
per il pubblico italiano e ruotano attorno al tema del maiale e della pelle.
Per la prima volta in uno spazio privato
saranno ospitati Eddy e Marcel, due maiali adulti tatuati sulla schiena e
sulle zampe posteriori dallartista che con questopera rivendica il loro
diritto alla vita sottraendoli al loro comune destino di carne da macello, creandone una
icona. Essi non saranno mai mangiati, moriranno di vecchiaia e doneranno la loro pelle
forse a un museo; il loro messaggio è destinato alleternità, la loro pelle
supporto per la cultura.
Le altre opere in mostra:
i Marble floors 1999 (cibachrome,
125 x 165 cm.) e i Prosciutti cuciti 1999 (cibachrome 30 x 40 cm.) rappresentano la
pelle del maiale che tagliata in piccoli pezzi forma ora le tessere per un elegante
mosaico, ora la base di una tela decorata a piccolo punto con fili da ricamo colorati. In
questo modo elegante ed estetico ma nello stesso tempo "agro-dolce", wim
delvoye riporta il prodotto dellanimale da sterile, commerciale e
anonimo a unico, vivo e caldo .
Love Letter 1999
(20 fotografie cibachrome, 40 x 70 cm. cad.) è una lettera damore scritta con la
buccia di patata in caratteri arabici e nasce come risposta ad un lavoro precedente che
viene commissionato allartista per il nuovo Palazzo del Parlamento di Bruxelles.
1999 (20 fotografie cibachrome, 40 x 70 cm. cad.)
Lartista è noto per la sua
capacità di presentare in maniera provocatoria in un contesto artistico un oggetto comune
e addirittura banale e, aggiungendo elementi artigianali quali il tatuaggio,
lintaglio e il ricamo, va oltre il discorso intellettuale di Duchamp e riporta il ready-made
alla vita . |