|
1962, Spaakenburg (NL); Il
lavoro di Job Koelewijn ha origine da una visione romantica e catartica, declinata in una
grande gamma di possibilità espressive e materiali diversi. La
componente concettuale è spesso abbinata a riferimenti autobiografici,
e alla sollecitazione di vari stimoli sensoriali che vengono
comunicati tramite l’uso di materiali quotidiani come, sapone
verde, dadi per il brodo,
zucchero profumato alla menta
ed eucalipto. Le
sue opere hanno frequenti rimandi alla poesia e all’arte, antica e
contemporanea, sempre in accordo con l’identità del luogo nel quale
l’artista si trova ad operare. Per
la sua partecipazione alla Biennale
di Venezia in 1999, Job
Koelewijn ha coperto un muro col talco per neonati, creando una
forte immagine di freschezza e un’ambiente familiare evocando i
ricordi d’infanzia. Per
la mostra Double Dutch
l’artista presenterà una nuova installazione con tre
congelatori e più di 600 gelati con il gusto di menta e d’eucalipto
con forme di icone della nostra storia: Buddha e Gesù, Elvis
Preslej, Charlie Chaplin, Marylin Monroe, Madonna, etc. da leccare e
da inalare.
Mostre
personali:
|
||||||||||||||||||||||||||||||
|