DOSSIER; l'acqua minerale tra business e veleni...

Cosa beviamo? Meglio l'acqua del rubinetto o la minerale? La nostra acqua non è a norma? Centinaia di marche: come scegliere la minerale giusta?

'acqua minerale.

Una volta la si beveva occasionalmente. Quando il nonno e la nonna tornavano dalle terme si portavano dietro qualche cassa di Fiuggi.

In famiglia invece si beveva l'acqua del rubinetto.

Non mi vergogno a dire che era un piccolo contributo utile a far quadrare il bilancio familiare alla fine del mese.

Solo i bambini bevevano l'acqua in bottiglia, era tutta salute ricordava la mamma, salute Sangemini.

Era uno dei primi tormentoni pubblicitari dell'acqua minerale.

Ne sarebbero seguiti altri, molto più insistenti, pronti a farti correre al supermercato ad acquistare una bella scorta di minerale.

E noi via, spinti anche dal fatto che dal rubinetto usciva acqua sempre più gialla, che nel miscelatore si trovava un residuo di calcio preoccupante: "quello lì va nei reni", sentenziava lo zio, e così, gradualmente c'è stato il boom della minerale.

Altro che Montecatini, Abano e Fiuggi, le terme si sono stabilite in casa nostra. E ogni giorno sogniamo di bere l'acqua che sgorga pura dalla sorgente, bella fresca, esce dal frigorifero, ma è come se arrivasse direttamente dal cuore delle Alpi, dalle nevi eterne o dal Gran Sasso sugli Appennini.

E te la gusti, che buona, quando poi hai sete d'estate, parte via mezza bottiglia in un attimo.

Infine cominci ad incuriosirti: residuo fisso? Residuo fisso? Manganese, Arsenico, (vecchi merletti...no per fortuna quelli ancora no), ferro, zinco, povera di sodio. Oligominerale, naturale, stragasata. Stimola la digestione, favorisce la diuresi, indicata per le diete povere di sodio.

Insomma, mi farà bene quest'acqua si o no?

Si apre un girone dantesco:

preparatevi a leggere quello che non avreste mai voluto leggere...

Sono ben 19 le sostanze tossiche che non devono essere contenute nelle acque minerali e se caso mai fossero presenti non devono superare i limiti fissati dalla legge.

Sappiamo bene che in razza di mondo inquinato viviamo, pensate forse che le falde profonde dalle quali derivano le acque minerali non siano state raggiunte dagli agenti inquinanti?

Le piogge acide risparmiano davvero le falde profonde?

Fenoli, idrocarburi, pesticidi, dovrebbero essere assenti dalle nostre acque ma lo sono veramente?

Si parla molto dell'arsenico, la cui concentrazione massima è fissata in 50 microgrammi/l; mentre l'organizzazione mondiale della Sanità raccomanda limiti di 10 microgrammi/l.

Risulterebbe inoltre che tra le acque minerali più vendute ve ne siano alcune che contengono tracce delle sostanze sopraindicate ma sull'etichetta tutto questo ovviamente non appare.

Ma vi siete mai chiesti quante marche di minerale esistono?

Beh, ci sono ben 700 sorgenti e le acque sono circa 250.

Sono 6 le aziende che controllano il 70% del mercato, le altre si accontentano delle briciole o delle "gocce".

Siamo i maggiori produttori in Europa di acque minerali, dietro di noi c'è la Germania, poi la Francia, la Spagna e il Belgio.

Siamo terzi nel mondo dopo i due colossi: Canada e States.

La fonte viene concesso dallo Stato, le aziende pagano un canone per lo sfruttamento delle acque, un canone davvero irrisorio.

Costa molto di più smaltire la plastica, miliardi, contro pochi euro di canone.

L'acqua povera di sodio aiuta contro la cellulite evitando la ritenzione idrica: ecco che le ragazze e le donne sono diventate le prime consumatrici del prodotto.

La pubblicità è martellante, al supermercato sembra che abbiano trasferito una sorgente, tanta è l'offerta.

Circa il 50% della popolazione non beve più dal rubinetto!

Ma è davvero così schifosa l'acqua del rubinetto?

Tutt'altro, ne parleremo nella seconda parte dello speciale "acqua minerale".

Il business è cominciato con la famosa crisi dell'acqua del rubinetto imputabile alla presenza di atrazina negli anni 80.

In questi ultimi anni si è fortemente accresciuto l'interesse dei media sull'argomento "acque minerali" e sono state pubblicate molte inchieste.

Non riporteremo qui nessun dato sulle singole acque minerali, sia perchè qualcuno potrebbe pensare che MeteoLive sia stato pagato per scrivere bene di una certa marca e male di un'altra, sia perchè il rischio di denunce è sempre dietro l'angolo.

Per questo ci limiteremo a consigliarvi quanto segue:

L'arsenico, di cui peraltro abbiamo giù parlato, e per il quale non vige alcun obbligo di citazione in etichetta, se ingerito con regolarità può provocare tumori alla pelle, alla prostata, ai reni e ai polmoni.

Se assumiamo acqua che contiene anche solo 20 microgrammi di arsenico per litro, andiamo incontro gradualmente a nausea, vomito, diarrea, debolezza, eruzioni cutanee.

Così come l'arsenico, anche i nitrati sono cancerogeni.

Per questo è utile cominciare a difendersi leggendo sull'etichetta (laddove riportato) l'eventuale presenza di nitrati.

Ad esempio una concentrazione da 1 a 8 mg/l è tollerabile, se superiore deve farci riflettere come adulti e ci deve fortemente sconsigliare l'acquisto per un bambino!

Poi c'è il residuo fisso che dovrebbe essere compreso tra 50 e 500 mg/l; è appena il caso di aggiungere che esistono acque minerali con oltre 1.200 mg/l.

Il residuo fisso misura la quantità di sali presenti in un litro d'acqua dopo aver fatto evaporare un litro di acqua alla temperatura di 180°.

Se è basso favorisce l'idratazione e il ricambio di liquidi. (si parla di acque oligominerali)

Controllate anche l'indice di ossidabilità: infatti più è alto tale valore e meno l'acqua risulterà pura perchè sarà piuttosto ricca di alghe e batteri che fanno "combutta" con l'ossigeno e si ossidano.

Gli studi sulla pericolosità del manganese sono invece ancora in corso.

Qualcosa di buono:

citiamo ad esempio la presenza di bicarbonato. Provenienti dalla dissoluzione di rocce calcaree e dolomitiche, le acque bicarbonate con una concentrazione di almeno 600 mg/l aiutano la digestione stimolando la secrezione gastrica.

E SE BEVESSIMO L'ACQUA DEL RUBINETTO?

Ne parleremo nella terza ed ultima puntata del nostro viaggio nel business dell'acqua...

di Alessio Grosso