Franz Schubert (1797 - 1828) |
Traduzioni italiane Viaggio d'Inverno (Winterreise) La Bella mugnaia (Die schöne Mullerin)
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Winterreise |
Viaggio d'InvernoMusica di Franz Schubert Traduzione italiana di Sergio Sciacca Per darne una qualche idea proponiamo una versione metrica, tinteggiata di arcaismi, resi necessari dalla baritonesi prevalente nella nostra lingua. Ma questo stile è familiare a chi frequenta i lirici romantici, dal Foscolo al Conte Pepoli. |
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1. Gute Nacht Fremd bin ich eingezogen, Ich kann zu meiner Reisen Was soll ich länger weilen, Will dich im Traum nicht stören,
2. Die Wetterfahne Der Wind spielt mit der Wetterfahne Er hätt' es eher bemerken sollen, Der Wind spielt drinnen mit den Herzen
3. Gefrorne Tränen Gefrorne Tropfen fallen Ei Tränen, meine Tränen, Und dringt doch aus der Quelle
4. Erstarrung Ich such' im Schnee vergebens Ich will den Boden küssen, Wo find' ich eine Blüte, Soll denn kein Angedenken Mein Herz ist wie erstorben,
5. Der Lindenbaum Am Brunnen vor dem Tore Ich schnitt in seine Rinde Ich mußt' auch heute wandern Und seine Zweige rauschten, Die kalten Winde bliesen Nun bin ich manche Stunde
6. Wasserflut Manche Trän' aus meinen Augen Wenn die Gräser sprossen wollen Schnee, du weißt von meinem Sehnen, Wirst mit ihm die Stadt durchziehen,
7. Auf dem Flusse Der du so lustig rauschtest, Mit harter, starrer Rinde In deine Decke grab' ich Den Tag des ersten Grußes, Mein Herz, in diesem Bache
8. Rückblick Es brennt mir unter beiden Sohlen, Hab' mich an jeden Stein gestoßen, Wie anders hast du mich empfangen, Die runden Lindenbäume blühten, Kömmt mir der Tag in die Gedanken,
9. Irrlicht In die tiefsten Felsengründe Bin gewohnt das Irregehen, Durch des Bergstroms trock'ne Rinnen
10. Rast Nun merk' ich erst, wie müd' ich bin, Die Füße frugen nicht nach Rast, In eines Köhlers engem Haus Auch du, mein Herz, in Kampf und Sturm
11. Frühlingstraum Ich träumte von bunten Blumen, Und als die Hähne krähten, Doch an den Fensterscheiben, Ich träumte von Lieb' und Liebe, Und als die Hähne krähten, Die Augen schließ' ich wieder,
12. Einsamkeit Wie eine trübe Wolke So zieh ich meine Straße Ach, daß die Luft so ruhig!
13. Die Post Von der Straße her ein Posthorn klingt. Die Post bringt keinen Brief für dich. Nun ja, die Post kommt aus der Stadt, Willst wohl einmal hinüberseh'n
14. Der greise Kopf Der Reif hat einen weißen Schein Doch bald ist er hinweggetaut, Vom Abendrot zum Morgenlicht
15. Die Krähe Eine Krähe war mit mir Krähe, wunderliches Tier, Nun, es wird nicht weit mehr geh'n
16. Letzte Hoffnung Hie und da ist an den Bäumen Schaue nach dem einen Blatte, Ach, und fällt das Blatt zu Boden,
17. Im Dorfe Es bellen die Hunde, es rasseln die Ketten; Und morgen früh ist alles zerflossen. Bellt mich nur fort, ihr wachen Hunde,
18. Der stürmische Morgen Wie hat der Sturm zerrissen Und rote Feuerflammen Mein Herz sieht an dem Himmel
19. Täuschung Ein Licht tanzt freundlich vor mir her, Ach! wer wie ich so elend ist,
20. Der Wegweiser Was vermeid' ich denn die Wege, Habe ja doch nichts begangen, Weiser stehen auf den Wegen, Einen Weiser seh' ich stehen
21. Das Wirtshaus Auf einen Totenacker Ihr grünen Totenkränze Sind denn in diesem Hause O unbarmherz'ge Schenke,
22. Mut Fliegt der Schnee mir ins Gesicht, Höre nicht, was es mir sagt, Lustig in die Welt hinein
23. Die Nebensonnen Drei Sonnen sah ich am Himmel steh'n,
24. Der Leiermann Drüben hinterm Dorfe Barfuß auf dem Eise Keiner mag ihn hören, Und er läßt es gehen Wunderlicher Alter,
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1. Buona notte Sono giunto da straniero, Non posso, per il viaggio, Perché indugiare ancora Non vo turbarti i sogni:
2. La banderuola Il vento gioca con la banderuola, Notar dovevo invece, molto prima Lì gioca sempre il vento con gli affetti,
3. Lagrime ghiacciate Gocce di ghiaccio cadon Oh lagrime, miei pianti Eppur voi sgorgavate
4. Torpore Cerco tra i ghiacci indarno Vorrei baciar la terra Dove trovare un fiore, Dunque portar non posso Il cuor mio quasi è morto,
5. Il tiglio Al fonte, appo la porta Scrissi sulla sua scorza Oggi dovea partire, Frusciavano i suoi rami, I freddi venti in volto Sono distante adesso
6. Inondazione Quante lagrime dagli occhi, Quando lerbe spuntan fuori, Neve, sai del mio martìre: E con lui città vedrai
7. Sul fiume Tu che scrosciavi lieto, Con una dura scorza Sulla tua crosta scrivo, Il dì del primo incontro, Rivedi la tua imago
8. Memorie Mi scotta il suolo sotto i piedi Su quanti sassi già inciampai, Diversamente maccogliesti, Fioriva allora il vasto tiglio Quando ricordo ancor quel giorno
9. Fuochi fatui Nel profondo di una roccia Ben son uso andar vagando: Secchi letti di torrente,
10. Riposo Mavvedo alfin che stanco son, Mai non volean posare i pie: Fu un carbonar che mospitò Tra pugne e nembi tu, mio cuor,
11. Sogno di primavera Sognai dei fiori vari, Dei galli con il canto Ma dietro alle finestre Sognai damore puro Dei galli con il canto Se gli occhi miei richiudo,
12. Solitudine Come una nube oscura così per la mia strada Perché sì calma è laria?
13. La posta Suonò col corno il postiglion: Non uno scritto egli ha per te. La posta è qui, ma pria passò Potresti almeno interrogar
14. La testa canuta La brina ha un candido mantel Il sol lo sciolse via, però, Tra lalba e il sole del mattin
15. La cornacchia La cornacchia insieme a me O cornacchia, strano augel Andare lungi non potrò
16. Ultima speranza Qua e là sugli alberelli Guardo e appendo ad una foglia Se poi quella cade a terra
17. Nel villaggio Abbaiano i cani, rintronano i ceppi E poi, di mattina, è tutto passato. Latratemi ancora, o cani solerti,
18. Mattina di tempesta Comha squarciato il turbo E traggon rosse fiamme Nel ciel limago sua
19. Illusione Un lume danza avanti a me, Ahimè, chi è triste comio son
20. Il cartello stradale Perché mai scarto il cammino Non ho fatto ad alcun male Sulle vie stanno i cartelli, Un cartello ho visto stare
21. La locanda Dentro ad un cimitero Le sue verdi corone Ma forse in questo ostello Perché, oste spietato,
22. Coraggio! Se mi sferza il volto il gel, Quel che dice non lo so: Lieto per il mondo io vo,
23. Gli altri soli Tre soli in ciel vidi levare,
24. Il suonatore dorganetto In fondo a quel paese Sul ghiaccio, a piedi nudi, Nessun lo vuole udire, Ma lui lascia passare O vecchio misterioso,
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Die Schöne Mullerin |
La bella mugnaiaMusica di Franz Schubert su testi di Wilhelm Müller Traduzione italiana di Teresa Webhofer |
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1. Vagare Vagare è la gioia del mugnaio, Il vagare! Deve essere un pessimo mugnaio Colui al quale non venne in mente di vagare, Il vagare. Lo imparammo dall'acqua, Dall'acqua! Non conosce riposo, né giorno, né notte, È sempre intenta a vagare, L'acqua. Ciò lo insegnano anche le ruote, Le ruote! Che non amano riposare, Che non si stancano di girare tutto il dì, Le ruote. Le stesse pietre, per quanto pesanti esse siano, Le pietre! Esse ballano in allegra ridda E vogliono essere più veloci ancor, Le pietre. Oh vagare, vagare, la mia delizia, Oh vagare! Signor maestro e signora maestra Fatemi andare in pace E vagare. 2. Dove? Ho udito sgorgare un ruscello Dalla sorgente nella roccia, Scorrere giù per la valle, Così fresco e meravigliosamente limpido. Io non so che mi successe, Né chi mi diede il consiglio, Anch'io dovetti scendere Con il mio bastone da viandante. Giù e sempre giù! E seguendo sempre il ruscello, E sempre più limpido E sempre più limpido scorreva il ruscello . E' questa forse la mia strada? Oh ruscello, dimmi, dove vai? Con il tuo mormorio Mi hai inebriato i sensi. Che dico del mormorio? Non può essere un mormorio, Sarà il canto delle ninfe, In fondo, dalla loro ridda. Lascia cantare, compagno, lascia scorrere E segui allegramente! In ogni limpido ruscello Camminano ruote del mulino. 3. Fermo! Vedo luccicare un mulino Dallo sfondo degli ontani Attraverso il mormorio e il canto Risuona il rumore di ruote. Oh, benvenuto, oh, benvenuto, Dolce canto del mulino! E la casa, così accogliente E le finestre, così nette! E il sole come brilla, Chiaro nel ciel! Oh, ruscello, caro ruscello Eri tu? 4. Ringraziamento al ruscello Quindi eri tu Mio mormorante amico? Era il tuo canto, il tuo suono ? Dalla mugnaia! Questo è il senso. Vero, l'ho capito? Dalla mugnaia! Ti ha mandato lei? Oppure mi hai ammaliato? Lo vorrei sapere, Se ti ha mandato lei. Ora, come sarà mai, Io mi rassegno: Ciò che ho cercato, l'ho trovato Come sarà mai. Ho chiesto lavoro, Ora ne ho abbastanza Per le mani, per il cuore, Abbastanza! 5. Riposo Se avessi mille Braccia per lavorare! Se potessi scrosciando Muovere le ruote! Se potessi volare Attraverso tutti i boschetti! Se potessi rotolare Tutte le pietre! Affinché la bella mugnaia Potesse notare il mio sincero intento! Ahimè, come è debole il mio braccio! Ciò che sollevo, ciò che porto, Ciò che taglio, ciò che colpisco, Ogni giovane lo sa fare E qui siedi ora in questo grande cerchio In questa tranquilla e fresca ora di riposo E il maestro, a tutti dice: La vostra opera mi è piaciuta; E la cara fanciulla dice A tutti, buona notte. 6. La curiosa Io non domando alcun fiore, Io non domando alcuna stella, Tutti quanti non sanno dirmi Ciò che tanto volentieri saprei. Non sono un giardiniere Le stelle stanno troppo in alto; Voglio domandare al mio ruscello, Se il mio cuore mi ha mentito. Oh ruscello del mio amore, Quanto sei silenzioso oggi! Una cosa sola io voglio sapere, Solamente una parola. Una parolina è si, L'altra è no, Queste due parole Racchiudono per me l'intero mondo. Oh ruscello del mio amore, Quanto strano tu sei! Non lo dirò a nessuno, Dimmi, ruscello, lei mi ama? 7. Impazienza Vorrei intagliarlo in ogni corteccia Vorrei inciderlo in ogni ciottolo Vorrei seminarlo in ogni fresca aiuola Con seme di crescione, che lo rivela presto, Vorrei scriverlo su ogni foglio bianco, Tuo è il mio cuore, e sempre lo sarà! Vorrei allevare un piccolo storno, Affinché esprima puro e chiaro le parole, Affinché egli le dica per bocca mia, Con l'impeto pieno e ardente del mio cuor; Poi canterebbe con voce chiara attraverso le finestre: Tuo è il mio cuore e sempre lo sarà. Vorrei insufflarlo ai venti mattutini, Vorrei sussurrarlo attraverso il bosco animato; Oh, brilla da ogni corolla! Se portasse a lei il profumo da vicino e lontano! Voi onde, non potreste muovere null'altro che ruote? Tuo è il mio cuore e sempre lo sarà Pensai, che scritto nei miei occhi, Si dovesse veder ardere sulle mie gote, E leggere sulle mie labbra mute, Ogni respiro lo annuncia ad alta voce, Ma ella non avverte tutta la mia angoscia: Tuo è il mio cuore e sempre lo sarà. 8. Saluto mattutino Buon giorno, bella mugnaia! Dove nascondi la tua testolina Come se ti fosse successo qualcosa? Il mio saluto ti turba tanto? Il mio sguardo ti sconvolge così? Così dovrò andarmene ancora. Oh, fammi solo stare lontano Guardare la tua cara finestra Da lontano, da molto lontano! Tu testolina bionda, sporgiti! Uscite dalla vostra porta rotonda Voi azzurre stelle del mattino! Voi occhi inebriati dal sonno, Voi fiorentini coperti di rugiada, Che temete il sole? La notte è stata così generosa, Tanto da tenervi chiusi, inchinati e piangenti Dopo la sua silenziosa delizia? Orsù, scuotete via la fioritura dei sogni E sollevatevi freschi e liberi Nel mattino chiaro di Dio! L'allodola vola nell'aria, E dal profondo del cuore l'amore Chiama a sé pena e ansia. 9. I fiori del mugnaio Come piccoli fiori crescono lungo il ruscello Guardando dai chiari occhi blu, Il ruscello è amico del mugnaio, Così gli occhi azzurro del mio amore splendono, Quasi fossero fiori miei. Sotto la sua finestra, Io voglio piantare i fiori Chiamatela, quando tutto tace Quando il suo capo si china nel sonno, Voi sapete, che voglio dir E quando chiude gli occhi E dorme in dolce pace, Sussurratele come una visione di sogno: Non ti scordar di me! E' questo che io voglio dir. E quando apre la finestra di buon'ora Alzate lo sguardo pien d'amore; Saranno le mie lacrime, La rugiada dei vostri occhi Che io vorrò piangere sopra di voi. 10. Pioggia di lacrime Stavamo seduti insieme così tristi, Nell'ombra fresca dell'ontano: Insieme guardammo tranquilli Giù sul ruscello che scorre. Anche la luna s'era affacciata, E dietro di lei le stelle, Guardando insieme così tristi Riflessi nell'argenteo specchio, Non guardai nessuna luna, Nessuna luce di stelle, Guardai solo la sua immagine, I suoi occhi soltanto La vidi chinare il capo e guardare Fuori dal beato ruscello, I fiorellini azzurri della riva Chinarono il capo e la seguirono con lo sguardo. Tutto il cielo sembrò affondare Nel ruscello E volle trascinarmi giù Nelle sue profondità. E sopra le nuvole e le stelle Scorre allegramente il ruscello E cantando e suonando mi disse: Compagno, compagno! I miei occhi si riempirono di lacrime E lo specchio si fece così crespo; Ella disse: Arriva la pioggia, Addio, vado a casa. 11. Mia! Ruscello, cessa il tuo mormorio! Ruote, cessate il vostro rumoreggiare! Voi tutti, uccelletti del bosco, Grandi e piccoli. Cessate il vostro canto! Fuori e dentro, Attraverso il boschetto Risuoni oggi un verso solo: L'amata mugnaia è mia! Mia! Primavera, son questi tutti i miei fiori? Sole, non brilli più forte? Ahimè, dovrò restar solo Con la beata parola, mia, Incompreso nel grande creato. 12. Pausa Ho appeso il mio liuto alla parete, L'ho legato con un nastro verde. Non posso più cantare, il mio cuore è colmo, Non so come dirlo in versi. Potei esprimere nel canto ludico La più ardente pena della mia nostalgia, E come io piansi dolcemente e delicatamente, Credendo non piccolo il mio dolore. Quanto è grande il fardello della mia felicità, Che nessun suono al mondo può contenerlo? Orsù caro liuto, riposa al chiodo qui! E se un soffio d'aria sfiora le tue corde, E se un'ape ti tocca con le sue ali, Tremo e un brivido mi trapassa. Perché lasciai appeso così a lungo il nastro, che Sovente vola sopra le corde con suono sospirante. E' forse l'eco della mia pena d'amore? Sarà il preludio di nuovi canti? 13. Con il nastro verde del liuto Peccato per il bel nastro verde, Che sbiadisce qui alla parete, Io amo tanto il verde!" Così mi dicesti oggi, amore; Subito lo tolgo e te lo mando: Ora ella ama il verde! Essendo anche il tuo amato tutto bianco, Il verde dovrà pur sempre aver il suo prezzo, E anch'io lo amo. Perché il nostro amore è sempre verde, Perché la speranza fiorisce nella lontananza Per questo lo amiamo. Ora io avvolgo i tuoi riccioli Con il nastro verde, Perché tu adori il verde. Così io so dove verdeggia la speranza Così io so dove troneggia l'amore, Ancor di più amerò il verde. 14. Il cacciatore Che cerca il cacciatore qui al ruscello del mulino? Resta, ritroso cacciatore, nella tua riserva! Qui non c'è selvaggina da cacciare per te. Qui abita solo un capriolo mansueto, per me. E se vuoi vedere il tenero capriolo Abbandona il tuo fucile nel bosco Lascia a casa i tuoi cani abbaianti Lascia il suono del corno dietro di te Tagliati il pelo arruffato via dal mento O spaventerai il capriolo Ancor meglio se tu restassi nel bosco Lasciando in pace mulini e mugnai Che fanno i pesciolini tra i verdi rami? Che vuole lo scoiattolo nello stagno azzurrino? Resta quindi tu ritroso cacciatore nel boschetto, E lasciami solo con le mie ruote; E se vuoi piacere al mio tesoro, Sappi, amico mio, ciò che affligge il suo cuoricino: I cinghiali escono dal bosco nottetempo E irrompono nel suo orticello E calpestano e scavano nel campo Spara ai cinghiali, tu eroe-cacciatore! 15. Gelosia e orgoglio Dove scorri così veloce, così selvaggiamente mio caro ruscello Insegui rabbioso l'insolente fratello cacciatore? Torna indietro, torna indietro e rimprovera prima la tua mugnaia Per la sua leggera, libera e piccola civetteria. Non la vedesti ieri sera al portone, Col collo allungato a guardare sulla lunga strada? Quando il cacciatore torna a casa allegro dalla caccia, Nessuna fanciulla virtuosa sporge il capo dalla finestra. Su vai, ruscello, diglielo, non dir però Senti, nessuna parola del mio volto triste. Dille: Egli da una mia canna intaglia una pipa E suona ai bimbi belle danze e canti. 16. Il colore caro Voglio vestirmi di verde, In verdi salici piangenti Il mio tesoro ama tanto il verde. Voglio cercare un boschetto di cipressi Una brughiera di rosmarino verde: Il mio tesoro ama tanto il verde. Su via all'allegra caccia! Orsù attraverso brughiera e campi! Il mio tesoro ama tanto la caccia. La selvaggina che io caccio è la morte; La brughiera la chiamo la pena d'amore: Il mio tesoro ama tanto la caccia. Scavatemi una fossa nel prato, Copritemi con erba verde: Il mio tesoro ama tanto il verde Nessuna croce nera, nessun fiorellino variopinto, Verde, tutt'intorno solo verde! Il mio tesoro ama tanto il verde. 17. Il colore malefico Vorrei andare per il mondo Per il largo mondo; Se non fosse tanto verde, così verde, Lì fuori nel bosco e nei campi! Vorrei raccogliere da ogni ramo Le verdi foglie tutte Vorrei piangere tutta la verde erba Affinché divenga pallida come la morte. Oh verde, tu maligno color, Che mi guardi sempre Così orgoglioso, così audace, così maligno Me, povero uomo bianco? Vorrei giacere davanti la sua porta Sotto la tempesta, pioggia e neve. Cantando pian piano di giorno e di notte L'unica parolina: Addio! Ascolta quando nel bosco risuona il corno da caccia Tintinna la sua finestra! E benché il suo sguardo non cerchi me, Io posso guardar dentro Oh togli dalla fronte Il nastro verde; Addio, addio! E stringi la mia mano! 18. Fiori secchi Voi fiorellini tutti, Che lei mi donò Giacete con me Nella mia tomba. Perché mi guardate tutti Con sguardo tanto addolorato Come se sapeste Cosa io sento dentro di me? Voi fiorellini tutti Come siete appassiti, come pallidi? Voi fiorellini tutti Perché siete così bagnati? Ahimè, le lacrime non Rendono verde il maggio, Non fanno rifiorire L'amore morto. Arriverà la primavera, Sparirà l'inverno, E fiorellini Fioriranno nell'erba. E fiorellini giacciono Nella mia tomba Tutti i fiorellini Che lei a me donò. E se ella cammina Passando davanti la collina Forse pensa nel cuor suo: Costui fu sincero! Orsù, fiorellini tutti, Uscite, uscite, Maggio è qui, L'inverno è finito. 19. Il mugnaio e il ruscello Il mugnaio Dove un cuor sincero Si strugge nell'amore, Lì appassiscono i gigli In ogni aiuola; Lì la luna piena Deve celarsi dietro le nuvole Affinché gli uomini non vedano Le sue lacrime; Lì gli angeli Si coprono gli occhi E singhiozzano e cantano Donando pace all'anima. Il ruscello E se l'amore Sfugge al dolore, E risplende una nuova stella Nel ciel; Lì fioriscono tre rose Metà rosse e metà bianche, Che non appassiranno più Dal rovo spinoso. E gli angioletti Si tagliano le ali E scendono ogni mattina Giù sulla terra. Il mugnaio Oh ruscello, caro ruscello Vuoi far del bene; Oh ruscello, ma sai Oh laggiù, laggiù, La fresca pace! Oh ruscello, caro ruscello Continua a cantar. 20. La ninna nanna del ruscello Buon riposo, buon riposo! Chiudi i tuoi occhi! Tu viandante stanco, ora sei a casa La fedeltà è qui, Giacerai con me Fino a che il mare avrà bevuto ogni tua goccia. Vuol prepararti un letto fresco E morbido Nella cameretta di cristallo blu. Venite, venite, Coloro che sanno cullare Dondolate e cullatemi il bimbo! Quando risuona un corno da caccia Dal verde bosco, Voglio circondarti mormorando. Non guardate dentro Fiorellini azzurri! Voi turbate i sogni del mio dormiente. Via, via Dal viottolo del mulino Fanciulla malvagia, affinché la tua ombra non lo desti! Porgimi il tuo bel fazzoletto Che io possa coprire i suoi occhi Buona notte, buona notte Dormi sopra la tua gioia, dormi sopra la tua pena! La luna piena si innalza La nebbia si allontana E il cielo lì su, quant'è lontano! |